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Isolare il tetto al naturale

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Coibentare bene il tetto conviene al portafogli e all’ambiente. Ma attenzione ai materiali traspiranti: quelli naturali sono i migliori per isolare il tetto.
Isolare il tetto al naturale
In termini assoluti, avere un tetto sopra la testa può essere già considerata una fortuna.
Se poi vogliamo superare lo stadio primitivo di prima necessità e permettere a tutti gli abitanti del Pianeta, comprese le generazioni future, di poterne avere uno, prima o poi si dovrà cercare di rendere il proprio tetto un pò più coibentato ed efficiente.
Se non siete convinti eccovi una prima spiegazione: il 35% del calore e dell’energia consumata per il riscaldamento scappa via proprio dal tetto che, per contro, rimane la prima causa del surriscaldamento degli ambienti nel periodo estivo.
Non possiamo più permetterci tetti poco o per nulla isolati, perchè potremmo vanificare tutti gli sforzi che facciamo per avere una vita più sana, giusta e attenta agli sprechi. Tanto più oggi che passiamo sempre più tempo all’interno di uffici e abitazioni.
Come intervenire
Purtoppo alle nostre latitudini, se si escludono alcune aree montane, non c’è una grande tradizione nell’isolamento dei tetti. Sopra la struttura portante siamo stati per lungo tempo abituati a posizionare direttamente il mando di copertura, intervallato magari da una gettata di cemento, che in Italia non ci facciamo mai mancare.
Il freddo invernale ci costringe a stringere i denti e a mettere la caldaia a pieno regime, senza tuttavia godere mai di un vero comfort. In estate si ripropone invece il problema del caldo, che ci rende insonni, e che da alcuni anni ci ha fatto salire la febbre folle ed energivora dei condizionatori, che portano al massimo i consumi elettrici nazionali proprio nel periodo estivo.
Quale dunque il tetto migliore?
Difficile rispondere. In termini strutturali i tetti in legno offrono già una buona base di partenza, ma non è detto che non si possa costruire un buon tetto anche in latero-cemento.
Per le case nuove non ci possiamo comunque esimere dall’applicare degli strati di isolante, peraltro ce lo impone la legge stessa. In ogni caso non dobbiamo necessariamente scoperchiare le tegole e montare un ponteggio, con tutti i costi del cantiere: un buon margine di miglioramento è possibile anche attraverso piccoli interventi di fai da te.
Nel caso in cui sia presente un sottotetto, si potranno stendere dei rotoli di materiale isolante sul solaio sottostante. Oppure, nel caso in cui il sottotetto non sia nè abitabile nè calpestabile si può procedere, con l’aiuto di un esperto, ad un isolamento per insufflaggio di cellulosa.
Se si deve rimettere mano sul tetto e rivedere la tenuta complessiva della struttura e delle tegole, si consiglia invece di rivolgersi a un esperto, tenendo a mente qualche nozione base: una casa collocata in zona particolarmente fredda ha semplicemente bisogno di uno spessore adeguato di isolante per ottenere un buon valore di coibentazione…
La versione completa dell’articolo “Isolare il tetto al naturale” è disponibile nel numero cartaceo del mensile Terra Nuova Aprile 2013, anche come eBook.

Terra Nuova Edizioni ha pubblicato molti libri di Bioedilizia e Fai da te, ecco alcune proposte:

 

 

 

 

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