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Le alghe «verdure di mare»

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Le alghe, le più antiche forme viventi nate dal mare si rammentano perfettamente di tutti i suoi fondamentali principi vitali: sali minerali, vitamine, enzimi, proteine, carboidrati… uso in cucina e proprietà terapeutiche.

Le alghe «verdure di mare»

Sotto il cielo dei Pesci, governato da Nettuno e Signore delle acque del Pianeta, le piogge di marzo penetrano la terra fino a raggiungere le radici delle piante e i semi. Di queste acque le nuove gemme si inturgidano e i semi si gonfiano. Il loro dna comincia allora a replicarsi nelle prime cellule embrionali e l’acqua ne fissa in queste la memoria. L’acqua è il più ricettivo degli elementi, la sua molecola oscilla continuamente, al ritmo di un milionesimo di secondo, tra una forma piramidale ed una sferica. Questa grande instabilità le consente un’estrema ricettività, le permette di legarsi a qualsiasi sostanza e di veicolarne la memoria.
Le alghe, le più antiche forme viventi nate dal marino brodo primordiale, ed in lui ancora immerse e fluttuanti, si rammentano perfettamente di tutti i suoi fondamentali principi vitali: sali minerali, vitamine, enzimi, proteine, carboidrati… ne costituiscono infatti la prima sintesi vitale. Non c’è da meravigliarsi perciò che proprio queste «verdure di mare», che sono alla base della catena alimentare ed il primo anello di quella evolutiva, possano restituire memoria della loro primigenia vitalità a noi che ne siamo l’ultimo anello.
Si tratta della memoria profondamente iscritta nelle nostre cellule, che consente loro di riprodursi perfettamente, di trasmettere inalterato alle nuove il proprio codice genetico, di preservare la loro identità in modo da munirsi nei confronti di ciò che risulti loro incompatibile, avverso; è la memoria del nostro sistema immunitario.
Le alghe sono state cibo per l’uomo preistorico, lo sono state diffusamente in epoca storica anche per noi europei in periodi di carestia e continuano ad esserlo per molte popolazioni del Pianeta, soprattutto in estremo Oriente. Recentemente la diffusione in Occidente di stili alimentari tipici di quei paesi ha riportato le alghe anche sulle nostre tavole, seppure in misura limitata, come del resto è giusto che sia trattandosi di alimenti che per varietà e quantità di sostanze nutritive hanno spiccate virtù medicinali. Se ne dovrebbe infatti consumare, mediamente, un cucchiaio al giorno.
Le troviamo facilmente soprattutto nei negozi di alimenti naturali e macrobiotici con nomi in genere di origine giapponese, poiché il Giappone è il maggiore produttore. Abbiamo così le alghe Kombu, le Nori, le Hiziki, le Arame, le Wakame, oppure le Dulse, di origine atlantica. Hanno più o meno tutte proprietà rimineralizzanti, vitaminizzanti, ricostituenti, immunostimolanti e disintossicanti. Nei medesimi negozi o in libreria si trovano anche ricettari che possono suggerircene la migliore utilizzazione nei pasti.
Riportiamo qui sotto la scheda sintetica del Fucus, l’alga più usata in fitoterapia.

Fucus, Quercia marina (Fucus vesiculosus)

  • Famiglia: Fucaceae.
  • Simbologia planetaria: Nettuno.
  • Parti usate: il tallo.
  • Principali costituenti: polifenoli, mucopolisaccaridi, fucosterolo, carotenoidi ed acido ascorbico, minerali in traccia e sali minerali: iodio, potassio, sodio, magnesio, bromo, ferro, calcio ecc.
  • Proprietà medicamentose: immunostimolanti, antibiotiche, disintossicanti e diuretiche. Regolarizzanti e toniche del metabolismo, dimagranti e rimineralizzanti.
  • Impiego terapeutico: insufficienze endocrine e immunitarie, ipotiroidismo, anemia, debilitazione, tossicosi e disordini metabolici, obesità, cellulite, edemi, stipsi, dermopatie.
Come si usa
  • Capsule, contenenti ognuna fino a 300 mg, 2 capsule durante i pasti principali.
  • Tintura madre: 50 gocce tre volte al dì in un po’ d’acqua prima dei pasti.
  • Precauzioni: evitare i sovradosaggi e assunzioni troppo prolungate nel tempo, è consigliabile valutare la funzionalità tiroidea mediante controllo medico.
  • Controindicazioni: ipertiroidismo, scompensi cardiaci, ascessi polmonari e tubercolosi.
  • Avvertenza: le informazioni e le indicazioni di cui sopra non intendono fornire diagnosi e prescrizioni per casi specifici, né possono sostituire la consultazione medica.

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