Dermatiti, mal di gola, acne, micosi, infiammazioni alle gengive… sono solo alcune delle applicazioni dell’olio essenziale di Melaleuca alternifolia. Ecco come utilizzarlo al meglio.
Tea tree oil: un rimedio «essenziale»
La pianta di Melaleuca alternifolia, da cui viene distillato il Tea tree oil (olio dell’albero del tè), è originaria dell’Australia e cresce nella regione del Nuovo Galles del Sud. Il nome Melaleuca deriva dalla lingua greca: ovvero da melas (nero) e leukòs (bianco), ad evidenziare il contrasto evidente tra le foglie di colore verde scuro e la corteccia chiara.
Pianta ben conosciuta dalle popolazioni aborigene locali per le sue straordinarie proprietà medicinali, veniva usata per tenere lontani gli insetti, per la pelle, per guarire dalla tosse e dal mal di testa. I primi colonizzatori britannici impararono ben presto ad apprezzare i rimedi usati dalle tribù del luogo e cominciarono a copiare gli aborigeni curandosi ferite e infezioni cutanee con le foglie dell’albero.
Pare che proprio il nome volgare «albero del tè» lo dobbiamo all’ufficiale James Cook e ai suoi marinai, che furono i primi ad arrivare in Australia e che utilizzarono le foglie della Melaleuca per farsi degli infusi in sostituzione del tè. Successivamente vennero portati dei campioni di pianta in Inghilterra per essere analizzati ed è così che iniziarono i primi rudimentali studi.
Solo nei primi anni venti del XX secolo si cominciarono ad ottenere dei risultati degni di rilievo, grazie allo scienziato australiano Arthur Penfold il quale, nel 1925, annunciò che l’essenza di Melaleuca alternifolia vantava proprietà antisettiche ben tredici volte superiori a quelle dell’acido carbolico, conosciuto come il principale agente antibatterico esistente.
Nel 1930 apparve un articolo di Morris Humphery sul Medical Journal of Australia, che descriveva il Tea tree oil come «il nuovo germicida australiano»: si evidenziava come l’olio fosse riuscito a dissolvere il pus lasciando pulite le ferite infette, dimostrando un’efficace azione germicida senza provocaredanni ai tessuti.
Se ne esaltavano inoltre le doti nella cura delle infiammazioni della gola ai primi stadi. L’interesse risvegliato dall’olio non rimase affatto confinato in Australia ed altre pubblicazioni comparvero ben presto anche negli Stati Uniti (sul Journal of the National Medical Association) e nel Regno Unito (sul British Medical Journal). Il successo crebbe a dismisura tanto che la richiesta divenne più alta dell’offerta e ancor oggi, la sua fama non accenna a diminuire.
Costituenti principali
Gli studi clinici attuali confermano e dimostrano la grande attività antibatterica e micotica della Melaleuca alternifolia e negli anni si sono scoperte frazioni sempre più interessanti dell’olio. I componenti più importanti, a detta dei moderni ricercatori, sono il terpinen-4-olo e il ?-cimene. In realtà nel 1996 la composizione del tea tree oil è stata regolata da uno standard internazionale per ben 14 componenti.
Uno dei motivi fondamentali è stato proprio quello di garantire un prodotto efficace: infatti le numerose osservazioni hanno rilevato all’interno delle stesse specie botaniche diverse composizioni chimiche. Ad esempio in Australia fra tutti gli esemplari di Tea tree presenti, ce ne sono alcuni particolarmente ricchi di 1,8-cineolo, un composto che inizialmente si è dimostrato interessante per la sua azione sulle vie respiratorie, ma che alla fine risulta molto irritante per le mucose.
Altri esemplari molto ricchi di terpinen-4-olo invece si sono rivelati estremamente efficaci in presenza di varie patologie. È proprio a questa sostanza, in sinergia con le altre, che dobbiamo la potente azione antibiotica naturale e antifunginea. Sembra che queste sostanze penetrino nello strato lipidico delle cellule funginee procurando dei danni strutturali, mentre nelle cellule batteriche pare che il meccanismo sia quello di inibire la respirazione in modo da portare l’antigene alla morte.
Tra i numerosi studi clinici ce n’è uno in particolare che dimostra l’efficacia della Melaleuca contro la Candida albicans. Sono state prese in considerazione 28 giovani donne con un’infezione vaginale dovuta a questo fungo e per 30 giorni sono state trattate con una capsula vaginale contenente tea tree oil. Alla fine della sperimentazione 23 pazienti erano guarite e non avevano più i comuni sintomi quali perdita di muco e bruciore.
Altri recenti studi hanno valutato l’azione del rimedio su patologie dermatologiche e del cavo orale. In ultima analisi, ma non di importanza, si è riscontrato che la Melaleuca alternifolia agisce come antivirale.
Indicazioni
Il tea tre oil è risultato molto attivo su vari batteri: Saccharomyces cerevisiae, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus e Streptococcus pyrogens. Per quanto riguarda i funghi invece ricordiamo la Candida glabrata e albicans. È utile in svariati disturbi dermatologici come la tinea pedis che provoca il cosiddetto «piede d’atleta».
Molti studi hanno dimostrato l’efficacia del tea tree in caso di acne e ascessi. È un ottimo rimedio per i piccoli incidenti domestici come tagli e scottature. Valido in caso di cistite cronica e infezioni vaginali.
Applicato puro sull’Herpes simplex ne avvia la guarigione e come antibiotico nelle affezioni delle vie respiratorie diventa un SOS immancabile.
Cosa si trova in commercio
A base di questo olio troviamo svariati prodotti: dentifrici, shampoo, saponi, gel, colluttori, detergenti intimi e per il viso, creme e unguenti per il corpo. Non sempre, però, è consigliabile usarli per lungo tempo. Ad esempio a seconda delle percentuale di olio di Melaleuca avremo un detergente intimo più o meno aggressivo rispetto alla carica batterica delle mucose. Nel caso di un’efficace quantità sarà bene usare il detergente solo in caso di manifestazioni sintomatiche e non quotidianamente.
Bisogna invece ricordare, soprattutto per l’olio puro, che la Melaleuca è un antibiotico naturale a tutti gli effetti e che quindi elimina batteri sia buoni che cattivi, indistintamente; ciò vuol dire, nel caso di un detergente intimo usato per molto tempo senza un motivo preciso, che ci sarà il rischio di scombinare la flora batterica delle mucose.
Questo vale anche con i saponi per la pelle acneica. Se questo è vero per i prodotti con minima percentuale di Tea tree, lo è assolutamente di più per l’olio puro preso oralmente.
Premesso che gli oli essenziali in generale devono essere presi oralmente solo sotto stretto controllo di un professionista, è bene sapere alcune piccole ma fondamentali regole per scegliere un olio di qualità. Prima di tutto deve essere puro al 100% e ci deve essere scritto sulla confezione; come pure dovete trovare la dicitura «distillato in corrente di vapore». Infine bisogna accertarsi della qualità della pianta di provenienza e ciò risulta un po’ più difficile.
Secondo gli standard internazionali pare che uno dei migliori oli di Melaleuca sia quello della Thursday Plantation e delle foreste limitrofe, in Australia.
Questa piantagione di Melaleuca è stata la prima ad essere creata ed è diventata la più famosa. Test di laboratorio esterni all’azienda hanno dimostrato che l’olio estratto contiene oltre il 40% di terpinen-4-olo e meno del 4% di cineolo.
Controindicazioni
L’ingestione accidentale di una notevole quantità (1.9 g per kg di peso corporeo) di olio risulta tossica. Possono esservi casi di allergia o dermatite da contatto subito reversibili con la sospensione
del rimedio. Da non usare in gravidanza e in allattamento.
Posologia
Posologia indicativa che deve essere confermata dal parere del professionista al quale ci si rivolge: olio essenziale puro 100% , terpinen-4-olo 30-60%, 1,8- cineolo 5-15%, ?-cimene 3%:
• uso interno: 2-5 gocce per 2-3 volte al dì
• uso esterno: puro su piccole superfici oppure diluito al 10% in olio vegetale
• inalazioni: 2-4 goccie in una tazza di acqua bollente
• Gel al 5%: da applicare più volte al dì in caso di acne
• Crema al 10%: come sopra per infezioni funginee
• Ovuli vaginali al 2%: 1 la sera
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