Vai al contenuto della pagina

Tempesta di tweet per dire no al TTIP

homepage h2

Erano in 250mila a Berlino contro il TTIP, il trattato transatlantico che cancella i diritti di popoli e Stati. E il 15 ottobre tweetstorm, tempesta di tweet in occasione del Consiglio Europeo. Twittate anche voi!
Oltre 250 mila persone provenienti da tutta Europa hanno sfilato per le strade di Berlino contro il TTIP. Migliaia di dimostranti sono scesi in piazza anche ad Amsterdam, raduni a Londra, in Lussemburgo e a Milano.
E ora ci si prepara al tweetstorm internazionale in occasione del Consiglio europeo di giovedì 15 ottobre e alla giornata di chiusura, sabato 17 ottobre, quando nel pomeriggio a Bruxelles si raduneranno tutte le reti internazionali in un presidio contro il Trattato transatlantico ( TTIP), quello fra Ue e Canada (CETA) e l’accordo TiSA per la liberalizzazione dei servizi. Una data dalla grande importanza simbolica, in quanto giornata mondiale della lotta contro la povertà. L’Italia parteciperà con un flashmob a Roma, nei pressi dei Fori Imperiali, che coinvolgerà diverse organizzazioni.
Partecipa anche tu al tweetstorm, invia dal tuo account twitter i messaggi che ti proponiamo qui sotto, ma se vuoi puoi anche fare di più: unisciti ai comitati locali della Campagna, posta informazioni e documenti sui tuoi social, attivati sul tuo territorio per organizzare eventi e iniziative Stop TTIP.
Data 15 Ottobre dalle ore 12 (Riunione del Consiglio Europeo a Bruxelles)
hashtags: #Trade4People and #NoDirtyDeals
indirizzi da aggiungere ai tweet: @StopTTIP_Italia–@EUCouncil –  @matteorenzi
Tweets:
#NoDirtyDeals @EUCouncil i cittadini europei chiedono #StopTTIP e #Trade4People @StopTTIP_Italia @matteorenzi
#NoDirtyDeals @EUCouncil più di 3.2M di firme #StopTTIP consegnate, vogliamo #Trade4People @StopTTIP_Italia @matteorenzi
#NoDirtyDeals @EUCouncil i cittadini europei vogliono #StopTTIP e #Trade4People @StopTTIP_Italia @matteorenzi
#NoDirtyDeals @EUCouncil ascolta i cittadini europei: nessun accordo è meglio di un pessimo accordo  #StopTTIP #Trade4People @StopTTIP_Italia @matteorenzi
«Siamo solo all’inizio – dichiara Monica Di Sisto, portavoce della campagna Stop TTIP Italia – La straordinaria risposta dell’opinione pubblica dimostra che le politiche di austerità e liberalizzazione sfrenata predilette dall’Unione europea sono al capolinea. Le persone chiedono una completa inversione di rotta e una reale trasparenza sui contenuti del TTIP, un accordo dai potenziali effetti catastrofici sulle nostre piccole e medie imprese, gli standard alimentari e i servizi pubblici».
«La mobilitazione di Berlino – aggiunge Marco Bersani, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia – dimostra che un’altra Europa è scesa in campo: quella dei diritti, dei beni comuni, della democrazia. Le grandi lobby vogliono consegnare l’intera vita delle persone agli interessi finanziari, saranno le mobilitazioni sociali a impedirglielo».
«La grande crescita delle mobilitazioni è frutto del costante lavoro delle campagne Stop TTIP di tutto il continente – afferma Elena Mazzoni, coordinatrice della Campagna Stop TTIP Italia – Lo dimostrano i 3,2 milioni di firme consegnati il 7 ottobre alla Commissione europea. Nonostante il silenzio della maggior parte dei media italiani, anche nel nostro Paese i rischi del trattato hanno fatto breccia nell’opinione pubblica e nelle amministrazioni locali. Il governo non potrà evitare il confronto pubblico ancora per molto. Il tweetstorm di giovedì 15 in occasione del Consiglio europeo e l’evento in programma a Roma sabato 17 serviranno a ribadire con forza che le nostre istanze non possono essere ignorate».

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!