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Morto Giorgio Tremante, voce storica dei movimenti che chiedono il riconoscimento dei danni da vaccino

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È morto Giorgio Tremante, una delle voci storiche dei movimenti che si battono per il riconoscimento dei danni da vaccino e per l’abolizione dell’obbligo vaccinale. Due dei suoi figli sono morti a causa del vaccino antipolio Sabin e un terzo è rimasto gravemente disabile.
Era malato, ma ha combattuto fino alla fine, come ha sempre fatto. Con la sua determinazione, il suo piglio, la sua voce sicura, la sua massima schiettezza. Giorgio Tremante, geometra veronese, ha perso due figli per le conseguenze del vaccino Sabin e un terzo è rimasto gravemente disabile sempre in seguito alla vaccinazione. Marco, il primogenito, è morto nel 1971 all’età di 6 anni; poi è morto Andrea, uno dei due gemelli che Giorgio e la moglie avevano avuto successivamente. Alberto, l’altro gemello, è ancora vivo ma ha riportato un danno gravissimo. Lo hanno accudito i genitori, Giorgio e la moglie Franca, finché è rimasta in vita; poi l’altro fratello, il secondogenito, fortunatamente cresciuto sano. Tremante si è visto riconoscere il nesso di causalità con il vaccino per la morte dei figli grazie alla legge 210 del 1992.
Nell’agosto del 2011 a Verona un giardino pubblico è stato intitolato ai fratelli Tremante uccisi dal vaccino. Giorgio ha proseguito la sua battaglia negli anni rilasciando anche interviste, che spesso però sono state strumentalizzate, soprattutto da quando, negli ultimi anni, si è alzato il livello di tensione e di conflitto sulle vaccinazioni.
Il cordoglio delle associazioni
A esprimere il cordoglio per la morte di Tremante sono le associazioni Amev, Assis, Auret, Comilva, Condav, Corvelva, Genitori per la Vita, il Sentiero di Nicola,  RAV reazioni avverse a HPV, Vaccinare Informati:
«Giorgio, padre della battaglia contro l’ipocrisia, l’uomo che ha avuto il coraggio di combattere affinché venisse fatta luce sulla causa della malattia prima e la morte poi, di due dei suoi quattro amatissimi figli, è venuto a mancare. Tantissimi anni fa ha iniziato un cammino costellato di ostacoli affinché tutti potessero conoscere la verità sui possibili effetti collaterali dovuti alle somministrazioni vaccinali. Ha lottato affinché esistessero libertà di informazione e di vaccinazione. Per tutti noi è stato un esempio da seguire. Il suo coraggio e il suo desiderio di giustizia hanno reso il mondo un posto migliore.
Era un uomo fiero, a volte burbero, capace di grandi passioni, per lui non esistevano mezze misure.
Il suo ricordo rimarrà sempre nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuto, specialmente nel nostro.
Desideriamo stringerci al dolore dei  suoi figli Luca ed Alberto che ha amato più di se stesso.
Ciao Giorgio, continua a combattere al nostro fianco…».

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