Le strade di evoluzione di un progetto hanno infinite direzioni. A volte qualcosa finisce ma può trasformarsi in una nuova avventura, come sta accadendo alla Corte del vento.
“Siamo stati in silenzio per più di un anno. Un silenzio voluto e necessario, per il cammino divenuto sempre più impervio e difficile, per le scelte dolorose che ci siamo trovati ad affrontare, per l’attesa (ora concreta) che il progetto ecovillaggio potesse trovare nuova linfa” si legge nel comunicato del progetto di ecovillaggio La corte del vento (Vicenza).
Un progetto è un investimento, è un rischio, è camminare su una strada non battuta in cui ogni bivio non sappiamo dove porterà. Si può solo aver coraggio di camminare, accogliendo gli ostacoli che si pongono sulla via. Gratitudine, dolore, paure, stupore, incertezza, determinazione si fondono in quello che infine, non è altro che un percorso di crescita personale, dove mettersi in gioco ed assumere consapevolezza su ciò che si desidera essere. “Abbiamo camminato assieme per sette anni con l’intento di costruire un ecovillaggio a San Rocco del Tretto (Vicenza), un luogo dove vivere assieme i valori che ci hanno unito. Ora dobbiamo accettare che non possiamo proseguire. Le risorse personali, energetiche e finanziarie sono state tutte spese in questo coinvolgente progetto a cui ora dobbiamo rinunciare. Noi ci fermiamo qui, con la speranza che qualche altra comunità possa proseguire sulla stessa strada che noi abbandoniamo. Desideriamo ringraziare di cuore chi ci ha aiutato e sostenuto in questi sette anni espansi e intensi, fornendoci braccia cuori e menti per tentare di realizzare il nostro sogno. Al di là del risultato non raggiunto, gli insegnamenti e i momenti di crescita vissuti insieme fanno ora parte di quel bagaglio di esperienza di vita che resta memoria e testimonianza, un tesoro raccolto lungo il sentiero che ci ha sottilmente arricchito”.
Nei mesi successivi alla chiusura del progetto un piccolo gruppo di quattro persone, che facevano parte della precedente esperienza, ha compreso quanto fosse ancora vivo in loro il bisogno di comunità. Così, accordandosi col gruppo precedente, hanno riscattato il terreno dove doveva sorgere l’ecovillaggio, riaprendo tutte le possibilità.
La Corte del vento rinasce dalle sue ceneri, con un gruppo ancora più determinato a farlo diventare realtà.
Per celebrare il nuovo inizio e sostenere il nuovo gruppo di pionieri, il 14 luglio alle ore 17 si terrà un incontro a San Rocco di Tretto (Vi). Un momento per conoscere il luogo e la sua storia, le persone che lo animano, condividere con semplicità e allegria pensieri e testimonianze attorno al fuoco.
Vuoi conoscere altre esperienze di ecovillaggio?
Sono sempre più numerosi giovani e meno giovani che decidono di andare a vivere in un cohousing o in un ecovillaggio, una scelta dettata non solo da motivi economici (vivere insieme costa decisamente meno), ma anche dal crescente bisogno di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà. Il panorama delle esperienze comunitarie, in Italia e all’estero, è assai ricco e variegato. Sempre più spesso si riconosce il valore sociale oltre che ambientale del vivere insieme, tanto che anche in Italia sono in crescita le amministrazioni locali che promuovono bandi per l’assegnazione di terreni o edifici destinati al cosiddetto housing sociale; è successo in Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e altrove. L’autrice racconta la storia e soprattutto il presente di ecovillaggi e cohousing già attivi in Italia, dei numerosi progetti in via di realizzazione e aperti a nuove adesioni, e delle esperienze internazionali più significative. Quella che emerge è una mappa completa e variegata, utile per chi vuole approfondire una tematica ancora poco conosciuta oppure per chi ha già avviato una riflessione e un percorso, e che nel libro può trovare suggestioni, stimoli e contatti per proseguire il proprio cammino.