Il
decreto sui vaccini approvato dal Consiglio dei Ministri è per il Codacons
palesemente incostituzionale e verrà impugnato dall’associazione al fine di ottenerne l’annullamento presso la Consulta.
“La decisione del Governo, oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all’estensione dei vaccini obbligatori, presenta diversi profili problematici – spiega il presidente Carlo Rienzi – La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale, con conseguente incremento delle reazioni avverse che secondo l’Aifa solo nel 2013, per l’esavalente, sono state ben 1.343, di cui 141 gravi”.
“Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche un pesante conflitto col diritto all’istruzione, oltre alla crescita abnorme dei costi per il SSN derivante dalle decisioni del Governo – prosegue Rienzi – Resta poi l’impossibilità di ricorrere ai vaccini in forma singola e l’indisponibilità sul mercato dell’antidifterico se non abbinato ad altri vaccini. Per tali motivi ricorreremo contro il decreto del CdM per portarlo alla Corte Costituzionale e, se necessario, anche alle Corti di giustizia europee”.
“Siamo ormai al
delirio sanitario: il Parlamento intervenga”.
Dice a Il Fatto Quotidiano Antonio Affinita, il direttore generale del
Moige, l’organizzazione che da 19 anni si occupa di protezione e sicurezza dei bambini all’interno della famiglia, con quasi
50mila genitori aderenti. Parla del
decreto approvato venerdì in Consiglio dei Ministri che introduce da settembre l’
obbligatorietà di 12 vaccini per l’età scolare (0-6 interdetto l’accesso, 7-16 anni sanzioni pecuniarie) che oltre a
sanzioni salatissime contempla la più estrema: la
sospensione della patria potestà. Il decreto prevede che il genitore inottemperante venga segnalato dall’ASL al Tribunale, laddove richiami e multe fino a 7.500 euro non bastassero. Pugno fermo e mano pesante è la linea, anche se il premier Gentiloni in persona ha più volte ribadito che “non c’è uno stato di emergenza ma una preoccupazione alla quale il governo intende rispondere”. La risposta però non piace affatto all’associazione dei genitori già critica sull’obbligatorietà dei vaccini.
“La misura è colma, siamo al delirio sanitario. Il governo si mette contro 16 milioni di famiglie e la ministra Lorenzin, che mai le ha coinvolte a un tavolo per parlare di queste cose, agita lo spettro di multe superiori a quelle riservate a chi vende alcolici o tabacchi ai minori. E adesso perfino la patria potestà sui figli. Incredibile” dice Affinita. “Tutto questo per coprire anni di campagne di profilassi inefficaci e fallimentari perché non hanno voluto coinvolgere le famiglie che sono i grandi assenti delle politiche vaccinali intraprese dal Ministero della salute. Basti pensare all’ultimo tema e a come sono arrivati a certi provvedimenti, utilizzando il picco sanitario del morbillo per arrivare – in controtendenza al sistema europeo – a una misura senza precedenti e proporzioni“. Un fiume in piena: “Siamo al dirigismo statalista, arrivare a togliere i figli significa aver superato i limiti di ogni rispetto istituzionale. Come famiglie siamo a dir poco sconvolti dalle modalità di agire del governo. Lo dico senza mezzi termini: è crollato il rapporto fiduciario con le istituzioni e mi auguro che il Parlamento rimedi”. Insiste sul fatto che “le famiglie italiane possono essere trattate con questa coercizione”. Ricorda che l’Italia è nella top ten dei Paesi dove la mortalità infantile è più bassa. “I genitori italiani trattano i loro figli nel migliore dei modi. Non c’è nessuna dinamica di emergenza in termini di salute per i nostri figli, lo dice perfino Gentiloni. E allora proprio non riusciamo a capire cosa si sta facendo ma ci auguriamo che subito le forze politiche in Parlamento blocchino questo delirio”. E torna sul ministro Lorenzin. “Lo abbiamo sempre detto: sul tema delle vaccinazioni serve una grande conferenza nazionale di approfondimento che coinvolga tutte le forze in campo e si allinei su livelli europei. Per rispondere alle problematiche sui rischi da vaccinazione abbiamo chiesto di fare un’azione di sorveglianza attiva pin modo tale da rispondere in modo scientifico ai dubbi. Ma stiamo parlando di cose troppo raffinate per chi pensa di togliere i figli a quell’esigua minoranza di genitori che per motivi di principio o di libertà terapeutica decidono diversamente”.
«Gentiloni ha permesso che passasse un decreto folle. L’allargamento a 12 vaccini obbligatori non esiste in nessun paese del mondo. Siamo in balia di interessi economici fortissimi e mentre non c’è alcuna emergenza è stata creata ad arte una campagna mediatica per terrorizzare la popolazione. Ci riuniremo e dirameremo le azioni da prendere per contrastare questa deriva autoritaria. Con l’unione potremo esprimere le ragioni del ‘Movimento per la libertà di scelta’. Siamo in cammino. Una strada difficile, mentre sembra ormai impossibile avere ancora fiducia nello Stato in seguito a queste misure che non prevedono alcuna scelta consapevole, ma una acritica adesione alle decisioni imposte da una ministra incapace e responsabile della mancanza di studi scientifici sul carico vaccinale e della farmacovigilanza necessaria».
«Un decreto legge che introduca la coercizione vaccinale per 12 vaccinazioni e arrivi a prevedere l’apertura di un procedimento per la sospensione della patria potestà dei genitori è da considerare un atto di fascismo sanitario»
prosegue Zaccagnini.
«Siamo in balia di interessi economici fortissimi, alle case farmaceutiche verrà garantito un mercato in regime oligopolistico senza alcun rischio d’impresa e senza dover sostenere investimenti in ricerca indipendente per la sicurezza dei vaccini che, va ricordato, contengono adiuvanti come i metalli pesanti e che hanno sempre una dose di rischio nella loro assunzione. Tutto questo accade mentre non c’è alcuna emergenza che legittimi la decretazione di urgenza. È stata invece creata ad arte una campagna mediatica per terrorizzare la popolazione e creare il contesto comunicativo e gli allarmismi per arrivare a questo decreto. Le istituzioni democratiche repubblicane hanno compiuto un passo scellerato verso la compressione di fondamentali diritti costituzionali. È un ulteriore passo verso uno stato tecnocratico totalitario che censura l’autonomia di scelta dei cittadini, dei medici e nel caso specifico dei genitori. Un passo che porterà alla definitiva perdita di fiducia nelle istituzioni democratiche da parte di migliaia di persone.”
«1) Le vaccinazioni obbligatorie diventano 12 (senza alcuna ricerca, studio, esame preventivo… niente di niente : 12 vaccini)
2) Saranno condizione di ammissione alle comunità infantili, ovvero asili nido e scuole materne
3) Saranno richieste anche per le scuole elementari e sino alla seconda superiore. Chi non le avrà effettuate sarà ammesso, ma i genitori saranno sottoposti ad una sanzione di diverse migliaia di euro. Quindi : la scuola pubblica sarà solo per obiettori molto RICCHI . Del tutto INCOSTITUZIONALE (come il resto)
4) Quindi non pare proprio questo il modo di fare effetto gregge, ma di fare “cassa”, spaventando i cittadini ed i bambini, e demolendo Scuola e Costituzione.
5) Il Governo non propone queste leggi illiberali al Paese attraverso un approfondimento da parte della società civile, o del Parlamento, per una doverosa discussione che questi temi così delicati, relativi alle persone, e di rango costituzionale, meriterebbero. Procede dritto con DECRETO e colpi di fiducia. W la democrazia parlamentare !
6) Il Governo, deliberatamente, senza alcuna discussione parlamentare, ha deciso di andare allo scontro con milioni di cittadini e attaccando le Libertà costituzionali. Ha di fatto creato una frattura enorme nella popolazione. E sconcerto nei giuristi.
7) Come ci si coordinerà con i Paesi europei in cui questa legislazione repressiva e infondata non esiste ?
8) Il decreto legge viene emanato dal Governo in caso d’urgenza, senza delega parlamentare, ma proprio per questo il decreto legge deve essere ‘convertito in legge’ (cioè trasformato in una legge ordinaria) dal Parlamento entro 60 giorni : in caso contrario ‘decade’ e cessa di essere in vigore. (artt. 76 e 77 Cost.)
9) Non sussisteva alcuna emergenza normativa, poichè al momento non c’è alcuna emergenza sanitaria. Questo è un dato perentorio e indiscutibile
10) Vedremo cosa dirà la Corte Costituzionale allorquando il Decreto sarà convertito in legge. Se sarà convertito.
11) Ora la Scuola pubblica è divenuta il luogo principe della “discriminazione per censo e reddito”
12) Le comunità infantili ora saranno il luogo dei virus e delle malattie da reazione avversa, senza avere attivato alcuno studio o ricerca su rischi e benefici dei vaccini
13) Rimedi legali : Esame da parte della Corte Costituzionale – Esposto per procurato allarme – Impugnazione delle sanzioni irrogate ai genitori Sarà residualmente possibile, salvo diverso parere, attivare il Giudice ordinario territoriale (Tribunale), per la lesione dei dirtti alla persona (Cost.) e altri, confidando che il Giudice sollevi il conflitto di costituzionalità. Perde di importanza ogni Ricorso al TAR, salvo casi particolari
Queste riflessioni “a caldo”, sono aperte ai contributi di colleghi, di magistrati e di cittadini».
«L’obbligo vaccinale proposto dalla Lorenzin è da Stato terapeutico illiberale ed esprime una mentalità fascista e autoritaria» afferma il
Comitato Organico Potenziamento, gruppo all’interno della scuola.
«Una precisazione preliminare di carattere logico: se ammettiamo che i vaccini siano efficaci, i genitori che hanno figli vaccinati non dovrebbero preoccuparsi di nulla in quanto i loro figli non dovrebbero poter contrarre nessuna delle malattie per le quali sono vaccinati; se invece i vaccini sono inefficaci, allora è inutile imporre l’obbligatorietà dei vaccini. Questa è anche la logica di quei tanti paesi civili (come Austria, Danimarca, Svezia, Olanda) che non impongono alcun obbligo vaccinale»
dice il gruppo.
«Fantomatiche epidemie e veri o presunti pericoli per la sicurezza sono gli strumenti che alimentano enormi profitti, compresi quelli del medical industrial complex, e che vengono utilizzati dagli Stati per sopprimere le libertà senza che i cittadini possano esprimere alcuna forma di dissenso. Con un provvedimento liberticida, la Lorenzin “in nome della salute” vuole impedire a dei cittadini italiani (che con le loro tasse hanno pagato nel tempo le scuole italiane e oggi si ritrovano anche a pagare lo stipendio della Lorenzin) di fruire del sistema di istruzione pubblico: un fatto di una gravità inaudita, e non solo per quei genitori che decidono di non vaccinare i propri figli, ma per tutti i cittadini, nessuno escluso. Senza voler approfondire in questa sede i principi costituzionali della questione, diciamo che è lo stesso principio personalista, che caratterizza la Costituzione e che, per usare le parole di Valerio Onida, «esprime soprattutto una priorità di valore: non la persona è per lo Stato (o per la nazione, o per qualche altra entità collettiva), ma lo Stato è per la persona», a impedire ogni strumentalizzazione della persona umana per finalità eteronome e assorbenti, fossero anche il benessere e l’ordine sociale: la persona è un valore etico in sé, è un fine e non un mezzo dell’azione dei pubblici poteri. Se dimentichiamo tale principio apriamo la strada allo Stato terapeutico illiberale. La Scuola pubblica italiana dovrebbe avere il coraggio di dissentire dalla Lorenzin e di non applicare il suo decreto, ricordando il coraggio di quei docenti che in tempi difficili rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo».