Scopri che pelle hai
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Scopri che pelle hai
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Methylparaben; Ethylparaben; Propylparaben; Butylparaben; Isobutylparaben:
10 aprile 2014). Sono, invece, ancora in corso di elaborazione i rischi connessi al Propylparaben e Butylparaben.
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Methylisothiazolinone, Chloromethylisothiazolinone:
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Imidazolidinyl Urea; DMDM Hydantoin:
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Benzyl Alcohol:
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EDTA; Disodium EDTA; Trisodium EDTA:
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BHT; BHA:
Il punto di partenza è sempre la scelta di un prodotto privo di ingredienti non ecosostenibili e non ecodermocompatibili, come petrolati, siliconi, emulsionanti e solventi sintetici derivati dal petrolio, conservanti pericolosi e allergizzanti. Da evitare sono anche le formule troppo ricche di estratti vegetali, spesso causa di allergie e irritazioni; una crema ben formulata non ha bisogno di una lista interminabile di ingredienti, e come spesso accade nella vita, anche per la pelle «less is more». Anche la pelle è un ecosistema e come gli altri va preservato, ma attenti alla disinformazione cosmetica che è più dannosa di qualunque ingrediente!
– il viso non è mai lucido, neanche sul mento, sulla fronte e sul naso;
– appare poco elastica, sottile, con piccole rughe, screpolata;
– il trucco resiste a lungo;
– dopo la detersione la pelle tira, brucia, si desquama;
– la cute peggiora in presenza di vento o aria condizionata e nei climi secchi;
– non sono presenti comedoni (punti bianchi e neri, impurità).
– alla vista appare lucida, soprattutto nella zona T;
– presenta spesso imperfezioni (pori dilatati, punti neri);
– in alcune aree risulta sottile e leggermente desquamata, in altre oleosa;
– la qualità della pelle risente molto dei cambi di stagione;
– spunta qualche brufolo nel periodo premestruale.
– la zona T è lucida e oleosa (fronte-naso-mento);
– sono presenti comedoni su naso e mento, pori dilatati, microcisti, cicatrici da acne, colorito spento;
– il trucco non tiene;
– la cute peggiora in caso di umidità;
– diventa più spenta usando troppe creme idratanti o nutrienti.
– è secca, brucia, tira e si desquama;
– non sopporta l’acqua, soprattutto quella calda;
– peggiora dopo la detersione;
– il trucco, se non ipoallergenico e testato, sensibilizza ancora di più;
– la sensibilizzazione è avvenuta in seguito a una lunga esposizione al sole, all’assunzione di farmaci o ad una lunga malattia.
– il viso appare spento, opaco o privo di luminosità;
– pur essendo secca presenta piccole raccolte di sebo (cisti) soprattutto su guance e zigomi, punti bianchi e neri su mento e naso;
– appare ruvida e secca al tatto;
– la pelle tira e dà fastidio se non si applicano creme idratanti o nutrienti, ma allo stesso tempo l’aspetto peggiora con continue applicazioni;
– il trucco tiene poco.
– ci sono macchie arrossate e pruriginose in prossimità di sopracciglia e orecchie, ai lati del naso e sulla fronte;
– le condizioni cutanee peggiorano con lo stress, in seguito a disordini alimentari e nei mesi invernali;
– le chiazze spariscono o si attenuano al sole;
– le chiazzette desquamanti non migliorano con creme idratanti;
– sono presenti forfora e prurito sul cuoio capelluto
– il trucco, se non ipoallergenico e testato, sensibilizza ancora di più.
– è sensibile e reattiva agli sbalzi di temperatura, alle emozioni, ad alcuni alimenti e cosmetici;
– è arrossata soprattutto a livello del naso e delle guance;
– si possono osservare capillari rotti, con presenza di reticoli venosi di colore rosso violaceo;
– al tatto appare calda e secca.
25 g di cera d’api grattugiata
45 ml di olio di mandorle o di altro olio vegetale
30 gocce di oli essenziali
La ricetta è tratta dal libro Fare in casa cosmetici naturali: un agile manuale pratico con foto a colori, con con ricette, indicazioni utili per diventare maghe di bellezza senza usare prodotti nocivi.
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