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Un’occhiata al giorno, leva il medico di torno

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Alcuni semplici suggerimenti per conoscere il nostro stato di salute attraverso i segnali del corpo…basta un’occhiata al giorno.

Un’occhiata al giorno, leva il medico di torno

Una volta individuati i cibi più adatti a noi, quali sono i parametri che ci permettono di valutare la giustezza di certe scelte, di una pratica alimentare o, più in generale, d’uno stile di vita?
In realtà, ogni giorno il nostro corpo esprime il suo stato di salute attraverso segnali ben precisi. L’aspetto generale, la qualità dell’epidermide, il tono fisico e mentale, l’umore, i vari appetiti, la qualità del sonno, il nostro odore e le deiezioni sono tutti segnali importanti.

Esaminare l’urina

È un tema un po’ ostico, ma come sanno tutte le neomamme, le deiezioni rappresentano una degli indizi più utili da prendere in considerazione: osservarle può aiutarci a valutare quotidianamente lo stato generale di salute. Se per esempio, siamo costretti ad alzarci di notte per fare pipì, è segno di una probabile debolezza renale e di un’eccessiva assunzione d’acqua – attraverso le bevande o il cibo. Un uomo adulto sano, in buona forma fisica, dovrebbe orinare circa 3-4 volte nelle 24 ore, la donna, fisiologicamente più forte, anche soltanto 2-3.
Quando si supera questa frequenza, bisognerebbe fare attenzione ai liquidi che si assorbono, sia nella quantità, che nella qualità. In particolare, le bevande fredde sono deleterie per tutto il sistema digerente, ma soprattutto per i reni; così pure quelle gassate. Il consumo di troppa frutta e insalata cruda può dilatare i reni, così come il vino (e gli alcolici in generale), i pomodori, le bietole e le poligonacee (acetosa, barbe rosse, rabarbaro, grano saraceno), lo zucchero, il cioccolato e il caffè.

Il ruolo dei reni

Secondo la medicina tradizionale cinese e la macrobiotica, i reni svolgono un ruolo di primo piano per il buon funzionamento dell’organismo, perché oltre a fungere da deposito d’energia, contribuiscono a costruire e a mantenere una buona struttura ossea (da loro dipende il metabolismo del calcio), governano la crescita e la capacità riprodutiva, determinano lo stato di salute generale. Di conseguenza, il loro indebolimento si ripercuote su tutto l’organismo.
I reni eliminano le scorie del metabolismo e i costituenti solubili in eccesso nell’organismo, regolano il contenuto globale di acqua e sali, l’equilibrio idroelettrolitico e quello acido-base; inoltre intervengono nella regolazione nel tono della muscolatura vasale e quindi della pressione arteriosa. Quando però si assume acqua in eccesso, con bevande o cibo, sottoponiamo questi organi ad uno superlavoro che in molti casi può superare la loro capacità filtrante. In queste condizioni, l’acqua rallenta il suo corso e inizia a ristagnare, accumulandosi localmente nel corpo con spiacevoli conseguenze di natura fisiologica ed estetica.
L’urina è il veicolo più importante per la rimozione dei materiali in eccesso, residui metabolici, minerali e scorie azotate derivanti dalla degradazione delle proteine (urea). Dovrebbe essere di colore giallo, abbastanza marcato e avere un odore piuttosto intenso, ma non sgradevole. Quando si consumano grassi e prodotti animali in eccesso, l’odore è forte, persistente e spesso acido. L’urina di colore giallo pallido, inodore, è anch’essa segno di assunzione eccessiva di liquidi o di una ridotta capacità dei reni.

Le feci dei vegetariani

Le emissioni solide testimoniano la condizione dell’apparato digerente e dell’intestino in particolare. Una persona sana dovrebbe sempre e in qualunque situazione evacuare una volta al giorno, a volte due. Le feci di chi mangia in modo sano e naturale, escludendo o limitando molto il consumo di prodotti animali, dovrebbero essere compatte, non dure, uniformi e di consistenza spugnosa, avere un odore moderato e non sgradevole, colore marrone/arancio. Inoltre dovrebbero contenere una discreta quantità di fibra, quindi galeggiare e non sporcare il water.
Se invece le feci sono molli, prive di consistenza, di odore aspro, ciò è dovuto con molta probabilità a debolezza digestiva e a una condizione acida dell’intestino; segno di fermentazioni in atto – accompagnate spesso da gas – e ancora una volta di un eccesso di liquidi. L’intestino crasso ha il compito di riassorbire l’eccesso di acqua presente nei materiali di rifiuto per formare feci della giusta consistenza, quando queste sono molli è segno che il bolo alimentare è stato diluito troppo dall’ingestione di liquidi. In pratica, si è verificata una sproporzione fra la frazione solida degli alimenti e quella liquida. In queste condizioni, tutto l’intestino è inondato e dilatato, e la sua capacità di assorbimento delle sostanze nutritive dai cibi appare notevolmente ridotta. È come aggiungere costantemente acqua nel sottovaso di una pianta: stando continuamente a bagno, le radici, la cui funzione è assimilabile a quella dell’intestino, perdono la capacità d’assorbimento e di conseguenza la pianta si ammala.
Le feci di chi consuma carne e altri prodotti animali in quantità, tendono ad essere scure, pesanti, dure e collose. Il loro odore è sgradevole o peggio, nauseabondo e molto insistente, ma soprattutto, è irregolare la frequenza delle emissioni, la costipazione è frequente e spesso si alterna ad episodi di forte acidità.

Guardarsi allo specchio

Ogni mattina ci troviamo davanti allo specchio per qualche minuto o per delle ore – dipende, magari abbiamo un’immagine da salvare, qualche restauro da compiere… Questo ci permette di valutare rapidamente la nostra condizione e d’applicare, volendo, accorgimenti più efficaci del semplice ritocco delle apparenze.
I nostri occhi, oltre che specchio dell’anima, lo sono anche di certi organi importanti. La condizione dei reni si manifesta anche nella zona sotto gli occhi: se si formano delle borse, è segno che essi sono inondati e dilatati. L’energia, quindi, sarà rallentata e il ritmo vitale più pesante; anche in questo caso, è segno che bisogna assumere meno liquidi.
Gli occhi cerchiati sono a volte l’icona di notti di passione e piaceri: denunciano, infatti, una carenza d’energia da parte dei reni, che il più delle volte però è dovuta al ristagno del loro metabolismo o a disturbi dell’apparato genitale femminile, troppo sale o alimenti yang, contrattivi, cotti al forno o fritti; ma possono dipendere anche dal consumo eccessivo di derivati della soia, frutta o verdure crude, specie se il colore scuro è associato al gonfiore.
Se nell’occhio, il bianco della sclera è arrossato e presenta capillari espansi, è indice di fegato in cattive condizioni, accade spesso a chi consuma frequentemente prodotti animali; se il bianco prende un tono giallastro, è segno d’un eccesso di grassi e disturbi epatici e biliari; se invece tende al grigio è segno di un ristagno delle funzioni organiche, ghiandolari, digerenti, respiratorie e linfatiche.
L’iride dovrebbe essere ben centrata e non lasciar intravedere il bianco sotto di essa; se questo accade, è ancora l’azione del fegato a ristagnare, la sua vigilanza è allentata, quindi le nostre difese carenti.
Sintomi questi che l’organismo ha bisogno di cibi più concentrati: più cereali, ma ben masticati; maggior uso di sale nella preparazione delle verdure o più condimenti salati; cotture più intense: verdure saltate, stufate, al forno, qualche frittura, purché accompagnata da qualcosa di acido – come ad esempio gli insalatini o altre verdure fermentate – in grado di stimolare la vescicola biliare e la digestione. Di contro è necessario ridurre gli alimenti con effetto «espansivo», cibi conservati, dolci, caffè, gelati, frutta, insalate, succhi e bevande in genere, e in particolar modo le bibite di produzione industriale e tutti i cibi freddi (sotto i 37°C).

Che lingua hai?

La lingua dovrebbe presentare un colore rosa e una superficie un po’ granulare. Se appare ricoperta da una patina bianca, è lo stomaco ad essere in disordine; se è giallastra è segno di grassi in eccesso, probabilmente derivati del latte, uova o pollame d’allevamento. Una lingua livida è segno di consumo esagerato di cibi espansivi (yin): zucchero, frutta, succhi, latticini, bevande gassate o bibite, alimenti contenenti prodotti chimici e additivi, droghe.
Una lingua molto rossa, liscia e traslucida, segnala possibili disturbi al cuore. Anche il colore delle labbra è un buon segnale per conoscere lo stato di salute. Una persona sana dovrebbe avere labbra rosso/rosato; se sono più scure significa che il sangue ristagna e tutti gli organi principali ne risentono nella loro funzionalità. Questo può dipendere da proteine e grassi saturi consumati in eccesso e forse, in combinazione, con troppo sale.
Le labbra pallide possono essere indice di scarsa emoglobina nel sangue, di un rallentamento della circolazione sanguigna o di una condizione anemica; in questi casi potrebbe essere necessario tonificare l’intestino e il fegato con cibi che migliorino la funzionalità del primo – come crauti, insalatini, miso e altri alimenti fermentati con sale – e aiutino il secondo a scaricarsi delle tossine che si producono durante le digestione come la prugna umeboshi; per entrambi può essere d’aiuto una bevanda a base di kuzu e umeboshi e il consumo di cereali yang come grano saraceno, miglio o riso tondo. In entrambi i casi sarà utile evitare le farine, specialmente quelle lievitate e cotte in forno e ridurre o escludere temporaneamente tutti gli alimenti contenenti troppo potassio (solanacee, banane e frutta tropicale, caffè). Eventuali macchie bianche sulle labbra segnalano, invece, l’eliminazione in corso di latticini consumati in precedenza.
Se il labbro superiore è gonfio, testimonia uno stato dilatatorio dello stomaco, mentre il gonfiore di quello inferiore è causato dall’espansione dell’intestino, se è cadente e la bocca tende a restare aperta, bisogna occuparsi in fretta dei propri visceri, cioè di ciò che si mangia.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Febbraio 2005.

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