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Pace e diritti umani: ottobre di mobilitazioni

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Pace in Israele e Palestina: lo hanno chiesto e continuano a chiederlo i tanti movimenti, associazioni e cittadini che sono scesi in piazza e che scenderanno anche nelle prossime settimane per manifestare affinché si fermi la violenza. E il 25 ottobre l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) e Amnesty International Italia presenteranno una iniziativa per il rispetto dei diritti umani, la protezione dei civili e lo stop alla violenza. E per il 27 ottobre annunciate manifestazioni silenziose in tutta Italia.
Pace e diritti umani: ottobre di mobilitazioni
«Sono già state numerose (e tante ancora sono in previsione) le iniziative promosse in tutta Italia a sostegno di percorsi di Pace per la Palestina e Israele, convocate sui contenuti e le prospettive del documento “Israele-Palestina: fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la Pace”, promosso dalla Coalizione “Assisi Pace Giusta”che sta raccogliendo numerose adesioni. Le prossime iniziative in programma serviranno dunque a rafforzare le richieste della società civile italiana: la pressione sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiedendo intervento per attivare un cessate il fuoco, fermare le violenze e garantire aiuto umanitario (oltre alla convocazione Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione Palestinese applicando la formula dei “due Stati per i due Popoli) e lo stimolo a realtà sia palestinesi sia israeliane ad attivarsi congiuntamente per rendere evidente la loro contrarietà rispetto a chi agisce con violenza contro la Pace»: lo fa sapere in una nota la Rete Pace e Disarmo.
«Per rafforzare questo percorso anche Rete Italiana Pace Disarmo e la coalizione “Assisi Pace Giusta” daranno il proprio contributo alla iniziativa per il rispetto dei diritti umani, la protezione dei civili e lo stop alla violenza in Palestina e Israele che verrà presentata il prossimo mercoledì 25 ottobre dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) e da Amnesty International Italia – scrive la Rete – In questi giorni di continuo insopportabile orrore, Amnesty International Italia ha deciso di lanciare insieme ad AOI e a tante altre realtà della società civile un appello alle istituzioni italiane per chiedere di rimettere al centro dell’azione politica il rispetto dei diritti umani e della vita delle persone. Al fine di rilanciare i contenuti di questo appello verranno organizzate in tutta Italia per il pomeriggio di venerdì 27 ottobre manifestazioni silenziose in cui poter ribadire tutta l’urgenza di attivare percorsi di nonviolenza e pacificazione per i popoli israeliano e palestinese. Iniziative cui si aggiunge la proposta di giornata di digiuno e preghiera per lo stesso 27 ottobre indetta da Papa Francesco, nell’anniversario dell’Incontro interreligioso del 1986 di Assisi». 
«La società civile italiana condanna ogni atrocità, ogni forma di violenza, terrorismo e guerra, chiedendo con forza che si cessino le ostilità e si rispetti il diritto internazionale. Occorre rimettere al centro la mediazione e il dialogo: stiamo anche questa volta dalla parte delle vittime perché sono loro il punto di partenza per superare la spirale di morte che si sta vivendo in Israele e Palestina» conclude la nota della rete.
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LETTURE UTILI

Pensato come un vero e proprio atlante, dove ogni conflitto ha pari dignità, è un annuario aggiornato delle guerre in atto sul Pianeta. Vengono analizzate e spiegate le ragioni di tutti gli scontri armati in corso: chi combatte e perché, qual è la posta in gioco e le ragioni che muovono al conflitto.

Senza prendere posizione a favore di qualcuna delle parti in causa, l’Atlante è uno strumento fondamentale di informazione e di costruzione di una coscienza civile.
L’IX edizione dell’Atlante ha il suo focus sulle conseguenze della guerra in Ucraina.
Contiene dossier tematici su:
– crisi alimentare generata dal conflitto Russia-Ucraina
– riarmo e nuovo pericolo nucleare
– pandemia da Covid19: a che punto siamo?
– il dramma dei civili in zona di guerra e le evoluzioni del diritto umanitario (in collaborazione con Anvcg e Intersos)
– schede conflitto e infografiche generali
Ass. Culturale 46° Parallelo
L’Associazione 46° Parallelo è nata a Trento. È nata per la voglia di affrontare alcuni temi, o forse di agire. Si è chiamata Associazione geografica, perché di geografia – intesa come conoscenza dei luoghi, delle persone, delle storie – si parla sempre meno. Si è detta culturale, perché suona bene. Soprattutto, però, l’associazione cerca di usare gli strumenti che ha disposizione – legati ai mestieri dei fondatori – per raccogliere fondi da investire in progetti di solidarietà e culturali.
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Sono oltre 30 le guerre in corso sul Pianeta. Gli Stati si affidano alle armi per trovare soluzioni, mentre sarebbe urgente investire sull’emergenza climatica, sui diritti umani, sulla democrazia.
Crocco e Giordana invitano a guardare il Mondo con occhi differenti, abbandonando le logiche armate della geopolitica a favore di una “geografia dei diritti umani”, che ponga al centro delle relazioni tra Stati la cooperazione e il rispetto dei diritti.

Non si tratta di un approccio teorico o ideale, è semplicemente realistico, forse l’unico che può fermare questa pericolosa corsa alle armi.
Gli autori
Raffaele Crocco è direttore responsabile dell’ Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, dei siti atlanteguerre.it, atlasofwars.com, ed è direttore editoriale di Unimondo. È stato giornalista RAI, collaboratore delle trasmissioni Est Ovest e Mediterraneo. Ha lavorato come inviato di guerra, è autore di libri e documentari.
Emanuele Giordana, giornalista e asiatista, già docente di Cultura indonesiana, direttore di Ecoradio e del mensile Terra, insegna giornalismo ed è cofondatore di Lettera 22. È presidente dell’associazione Afgana e ha scritto saggi, curato collettanee di geopolitica. Scrive per diverse testate ed è direttore editoriale del sito atlanteguerre.it.

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