Nuova legge sui rifiuti in Emilia Romagna
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La legge prevede inoltre degli incentivi ai Comuni maggiormente “virtuosi”, cioè quelli che invieranno meno rifiuti in discarica rispetto al dato medio regionale. Per questo è stato pensato “un fondo a sostegno delle gestioni meritorie e a sostegno della trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare al riciclo, nonché per la realizzazione dei centri comunali per il riuso”.
La Legge, inoltre, disincentiva l’uso delle discariche e l’incenerimento senza recupero di energia. Sono quindi rivisti in aumento gli importi dell’ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale, con un primo aumento del 20% che scatterà dal primo gennaio 2017 e uno successivo al 2020.
Le associazioni ambientaliste plaudono all’approvazione della nuova norma. “Questa legge è partita come proposta di iniziativa popolare, lanciata da associazioni tra cui Legambiente e WWF, centri di ricerca come l’Ecoistituto di Faenza, Comitati, Gruppi, Amministratori locali e cittadini, e fatta propria, attraverso un voto in consiglio da 60 comuni e 1 provincia, per essere poi recepita dall’attuale Giunta regionale con cui è stato concordato un testo fra Comitato promotore e Amministrazione Regionale”.
Il presidente della Regione, Stefano Bonacini, è soddisfatto del lavoro svolto: “Questa Legge è per noi un impegno concreto, un contributo tra i più avanzati del Paese. Ora il nostro futuro parla di superamento della maggior parte delle discariche nel 2020, come chiede l’Unione europea, di politiche che permettano di raggiungere risultati inediti in termini di qualità della vita e dell’ambiente. Virtuosità che nel 2020 ci porteranno anche a cominciare a spegnere qualche inceneritore”.
“Adesso l’attenzione si sposta sulla parte a monte del filiera del rifiuto e non quella terminale – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -, affrontando i temi del contrasto allo spreco, della riduzione del rifiuto, della raccolta e dell’industrializzazione del riciclo, del passaggio a un’economia circolare in cui il rifiuto diventa realmente risorsa. La Giunta, inoltre, metterà risorse proprie per fare in modo che il Fondo a sostegno delle gestioni virtuose sia non inferiore ai 10 milioni di euro. Ora subito il Piano regionale, dove andremo a recepire e tradurre nella pratica gli obiettivi di questa Legge”.