In Francia l’inquinamento costa circa 100 miliardi di euro e il parlamento corre ai ripari. In Italia cifre non molto distanti, corrispondenti a quasi 5 punti del Pil
Quanto ci costa l’inquinamento dell’aria? In Francia hanno fatto i conti. L’inquinamento atmosferico provoca ogni anno in Francia 42mila morti e ha un costo economico di circa 100 miliardi di euro, pari a una somma compresa fra 1.100 e 1.600 euro pro capite. È quanto sostiene un rapporto di una commissione d’inchiesta del Senato francese, presieduta da Jean-François Husson e che ha come relatrice l’ambientalista Leila Aïchi.
La fetta maggiore della spesa è rappresentata dai costi per il sistema sanitario – assistenza per malattie respiratorie causate dalle polveri sottili, come l’asma e alcune forme tumorali – che oscilla tra i 68 e i 97 miliardi di euro all’anno, in cui rientrano anche i 650mila giorni di malattia prescritti ogni anno. Ci sono poi 4,3 miliardi legati alla perdita di biodiversità e alla manutenzione degli edifici danneggiati dall’inquinamento.
Il rapporto del Senato prevede una serie di misure fiscali mirate a controbilanciare questi costi e a scoraggiare l’uso delle fonti di inquinamento più dannose, come per esempio una tassa sulle emissioni di ossido d’azoto o di polveri sottili. Sul fronte sanitario, propone invece un migliore monitoraggio delle patologie in particolare su alcune malattie professionali specifiche del settore agricolo.
E in Italia? Secondo un report dell’Organizzazione mondiale della Sanità in collaborazione con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), pubblicato lo scorso aprile, l’inquinamento atmosferico causa da noi più di 32mila morti premature all’anno e danni per circa 88,5 miliardi di euro. Si tratta di quasi 5 punti di Pil.
A livello europeo il rapporto stima che i costi sanitari complessivi dell’inquinamento atmosferico nei 53 paesi presi in considerazione (ai valori registrati al 2010) ammontino a circa 1.600 miliardi di dollari e causino circa 600 mila morti premature all’anno. In 10 tra i 53 Paesi considerati, i costi valgono oltre il 20% del Pil: le situazioni peggiori sono soprattutto nelle nazioni a basso reddito dell’Est-Europa, come la Bulgaria dove i danni arrivano al 29% del Pil. In rapporto al Pil il Paese con meno danni da inquinamento atmosferico è la Norvegia (0,3%), seguita dalla Svezia (0,9%) e dalla Finlandia con lo 0,7%.
Fonte:
Eco dalle Città