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Salviette detergenti usa e getta: meglio farne a meno

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Le super igieniche e profumate salviette lavatutto costituiscono un vero disastro per l’ambiente e non pochi rischi per la salute di adulti e bambini. Salviette detergenti sotto accusa: tutti i motivi per non usarle.

Salviette detergenti usa e getta: meglio farne a meno

Pare che un numero crescente di persone non si voglia più lavare le mani con acqua e sapone, specialmente quando si trova «in trasferta»: in macchina o in aereo, durante un picnic estivo ma anche sul luogo di lavoro, è diventata sempre più diffusa l’abitudine di usare salviette detergenti.
Negli ultimi dieci anni si è avuto un boom senza precedenti nell’uso di salviette usa e getta di ogni tipo: in tutti i supermercati ormai si possono trovare, insieme a quelle generiche o specifiche per bambini, anche salviette autoabbronzanti, deodoranti, struccanti per pelle e unghie, anti-brufoli… per non parlare di quelle per lavare l’automobile, i mobili, i pavimenti, il frigo, il forno e chi più ne ha più ne metta.

Ambiente sotto pressione

Le salviette di cui parliamo sono composte da fibre di plastica, cellulosa e poliestere pressate insieme e poi imbevute di detergenti liquidi diversi a seconda della funzione. Nel 2004 il loro valore di mercato al dettaglio era di 4 miliardi di dollari, di cui le salviette per l’igiene personale e per la cosmesi rappresentano circa il 65%.
Uno studio proveniente dagli Stati Uniti ha calcolato che se si caricassero tutte le salviette usa e getta vendute finora su dei tir a 18 ruote, il convoglio conterebbe 9000 rimorchi, sarebbe lungo 68 chilometri e trasporterebbe un carico totale di 83mila tonnellate. Ma le salviette usa e getta hanno altre controindicazioni: oltre al fatto di essere costose, non possono essere gettate nel wc e se questo avviene intasano le fognature. Sono infatti difficilmente biodegradabili: è molto probabile che quelle che abbiamo usato finora stiano ancora marcendo da qualche parte sotto terra; d’altra parte non sono state fatte ricerche approfondite sul loro impatto ambientale. Va specificato però, che oggi in commercio si trovano anche salviette usa e getta biodegradabili che cercano di risolvere le problematiche relative all’inquinamento sopra esposte.
Come se non bastasse, i pacchetti di salviette sono un ambiente ideale per la proliferazione di germi. I prodotti antibatterici presenti in alcuni prodotti dovrebbero avere un’azione efficace sulla pelle contro salmonella, listeria ed E coli. Ma dal momento in cui si apre un pacchetto e ci si infila una mano sporca, scatta il cronometro: è possibile che tutti e tre questi noti batteri patogeni possano proliferare in qualsiasi pacchetto di salviette personali – specialmente nelle grandi «confezioni risparmio» per bambini…  Per tentare di arginare il problema della contaminazione delle confezioni, i produttori fanno largo uso di sostanze conservanti ed antibatteriche.
Quello che succede a questi ingredienti quando finiscono nelle fognature non è mai stato studiato. Sulla pelle umana invece possono essere irritanti e penetrando la barriera protettiva naturale possono causare sensibilità e dermatiti.
Se usate usate durante la preparazione dei cibi, alcune sostanze contenute nelle salviette possono essere trasferite agli alimenti e quindi ingerite. Quante volte questo si possa verificare e quali siano le possibili conseguenze sulla salute umana sono aspetti finora mai presi in esame.
Tutte le salviette detergenti contengono sostanze potenzialmente irritanti per la pelle di cui potremmo tranquillamente fare a meno. Il loro potere detergente è assicurato dalla presenza di solventi come l’alcol denaturato, che può causare pelle secca e screpolature: un ambiente perfetto per le infezioni.
Alcune salviette contengono anche particolari agenti chimici ad azione solvente e in grado di superare facilmente la barriera protettiva dell’epidermide, come il propylene glicol, e una serie di altri ingredienti potenzialmente cancerogeni, inclusi un folto gruppo di emulsionanti di origine sintetica che possono essere contaminati da 1,4-dioxane, un conservante che rilascia formaldeide, e un composto Peg che può contenere sostanze cancerogene.

Le alternative

La migliore alternativa naturale alle salviette è semplicemente quella di usare acqua e sapone. Questo tuttavia non ha impedito ad alcune compagnie produttrici di cosmetici «naturali» di spacciare le loro marche di salviette usa e getta: non cedete alla tentazione. Da qualunque punto di vista lo si veda, anche senza considerare gli ingredienti irritanti per la pelle, il fenomeno delle salviette usa e getta è un disastro ambientale e rappresenta un rischio per la salute, di cui possiamo fare benissimo a meno.
Provate le seguenti alternative:
Sul lavoro: lavatevi le mani con acqua e sapone. Rimane il modo più efficace per rimuovere i germi.
In viaggio: usate i bagni pubblici. In alternativa, portatevi dietro un paio di panni umidi in un sacchetto impermeabile e richiudibile.
Per il bambino: le salviette detergenti possono irritare le pelli sensibili. Usate carta igienica e batuffoli di cotone umidificati per cambiare i pannolini.
Pulizia domestica: i panni di microfibra sono fatti di fibre densissime più sottili di un capello umano e possono pulire ogni superficie in modo efficace senza bisogno di usare prodotti chimici. Se possibile è bene acquistarli di buona qualità. Si utilizzano passandoli leggermente umidi su tutte le superfici lavabili.
(Per gentile concessione di The Ecologist: www.theecologist.org – Traduzione dall’inglese di Nicholas Bawtree)
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