Il sole fa bene o male?
Se intendiamo passare le nostre vacanze al sole con larga parte del corpo nuda, dopo che abbiamo trascorso tutto l’anno coperti, dovrebbe essere una ovvietà che sia necessaria un’esposizione graduale. Si tratta non soltanto di evitare fastidiose «bruciature», ma di rispettare il nostro stesso corpo che non andrebbe sottoposto ad inutili stress e rispettare così il Sole stesso. Nello stesso modo, va rispettato anche il mare e la montagna: significa evitare di correre rischi inutili in rapporto alla nostra esperienza, capacità fisica e allenamento.
Oltre al sole di per sé, c’è da considerare il calore estivo che è in genere più pericoloso per chi vive in città e deve lavorare, che non per chi è in vacanza e può godersi a scelta il fresco e il caldo.
Il cosiddetto esaurimento da calore è dovuto fondamentalmente a difficoltà di acclimatazione alle alte temperature e a disidratazione. Pensiamo, per esempio, al gran calore improvviso che investe le città e che dura diversi giorni, o anche ad una vacanza in un posto particolarmente caldo.
Per un’acclimatazione completa ad un calore ambientale al quale non siamo abituati, il nostro fisico ha bisogno di circa due settimane, durante le quali è consigliabile tenere particolarmente d’occhio l’alimentazione: evitare in particolare carne, prodotti caseari, alcolici e preferire piatti a base di verdure crude e frutta di stagione. Evitare anche di bere in eccesso.
Non ci deve essere il terrore della disidratazione: il senso della sete è molto potente e, a meno che non vi siano patologie neurologiche, risponde sempre bene. Assumere semplicemente liquidi non è sempre sufficiente nel gran caldo: occorre pensare anche al reintegro dei sali minerali.
L’abitudine di bere le acque pure di montagna, povere di sali, non va bene per chi vive in pianura. Se si prevede un’escursione nel deserto o qualcosa che gli può assomigliare è bene portarsi dietro, oltre all’acqua necessaria, un po’ di sale marino integrale: quest’ultimo rappresenta il più bilanciato e completo insieme di sali minerali che ci occorrono. L’acqua marina, com’è noto, ha una composizione molto vicina a quella del plasma sanguigno, probabilmente perché la vita ancestrale ha origine proprio dal mare.
Tornando alle patologie da calore, un discorso a parte meritano i bambini e gli anziani. I primi hanno bisogno di maggiori liquidi rispetto agli adulti ed è possibile che, magari presi dal gioco, possono disidratarsi anche molto alla svelta. Sono comunque casi molto rari: come già detto, il senso della sete è potentissimo. Più frequente può essere il caso di un bambino lasciato in posteggio in un’auto al sole. Questa condizione è ben diversa e possiamo essere in presenza del cosiddetto colpo di calore, che è una vera e propria emergenza sanitaria: non si tratta tanto di disidratazione, come nell’esaurimento da calore, ma di eccessivo calore del corpo che non riesce a disperdersi adeguatamente. Il trattamento consiste nel raffreddare la persona rapidamente e con ogni mezzo a nostra disposizione: essenzialmente bagnare con acqua fredda e sventagliare. Nello stesso tempo (anzi prima ancora!) se la persona, bambino o adulto che sia, è incosciente, allertare il 118.
Riguardo agli anziani, i problemi sono vari e connessi con la minore capacità di acclimatazione, con la sovente abitudine a mangiare in eccesso in rapporto alla diminuita attività fisica, con la perdita progressiva del senso della sete, spesso dovuto ad effetti indesiderati di psicofarmaci, purtroppo molto comuni a quest’età.
Il problema predominante nell’anziano sottoposto al gran caldo estivo è la disidratazione e l’esaurimento che ne consegue. Ma non si tratta di qualcosa che può avvenire in modo rapido come nei bambini, bensì ha bisogno di alcuni giorni per instaurarsi: è legato quindi alla disattenzione, o peggio all’abbandono.
Patologie cutanee
Le patologie cutanee per le quali l’esposizione al sole è controindicata sono rare, seppure importanti: si tratta di particolari tumori maligni e di patologie genetiche. Il campo è talmente specifico che non conviene addentrarcisi: la persona interessata sicuramente avrà ricevuto esaurienti informazioni dal suo medico.
Vi sono invece svariati farmaci che possono portare a reazioni allergiche o diventare altamente tossici con una esposizione solare. Tra questi, alcune categorie di antibiotici, alcuni diuretici, i farmaci per il diabete, un diffuso farmaco per le aritmie cardiache e alcuni psicofarmaci. Anche in questo caso va sempre consultato il proprio medico di famiglia, se la persona sta assumendo qualcosa.
Allergie da contatto che vengono scatenate dall’esposizione solare stanno diventando sempre più comuni. Possono comparire anche con comuni cosmetici e detergenti sintetici, come shampoo o bagnoschiuma. In genere riguardano persone che già mostrano particolare sensibilità alle sostanze chimiche di sintesi e quindi costoro è bene che facciano particolare attenzione: in spiaggia come mamma ti ha fatta, senza trucco, lavarsi con l’acqua del mare e la doccia solo con acqua pura; cosa che sarebbe bene fare di abitudine.
La cute andrebbe sempre rispettata: è un vero e proprio organo che rispecchia lo stato interno generale di salute e che produce da sé la propria crema di bellezza tramite le ghiandole sebacee e sudoripare. L’alterazione di questo delicato equilibrio, tramite detergenti e cosmetici, porta sempre con sé dei danni, non solo cutanei. Ma questo è un altro discorso.
A meno che non siano provocati dai farmaci, i fenomeni allergici quali eritemi, orticarie o altro, sebbene molto fastidiosi, sono comunque sempre benigni e scompaiono dopo poco tempo. Anzi probabilmente «tirano fuori» tossine accumulate nel sottocutaneo che non vediamo e quindi portano a maggiore salute. Se anche qui un consulto medico è sempre opportuno, è anche bene diffidare di prodotti a base di cortisone spesso sbrigativamente prescritti per qualsiasi malanno cutaneo.
Tolti questi casi particolari, in generale la cute trae giovamento dall’esposizione solare e determinate patologie, come psoriasi, herpes, eczema, acne e foruncoli, possono migliorare il loro decorso o addirittura scomparire.
Anche per l’intero organismo direi che in generale è benefico il «bagno di sole», meglio e più efficace se unito a salutare attività fisica.
Scottature e zanzare
Ricordiamo infine che un ottimo rimedio per le scottature solari (ma non solo quelle) è il semplice olio di oliva, che può essere usato anche come prevenzione in chi sa di avere (soprattutto le donne) una cute particolarmente chiara e delicata. L’olio però deve essere necessariamente biologico ed estratto a freddo, altrimenti non funziona: è proprio l’oliva che di per sé ha proprietà ricostituenti per l’epidermide. Ancora di più l’oleolito di iperico (o Erba di SanGiovanni) che, chi possiede del buon olio di oliva, è bene che prepari da sé. Quest’ultimo non va usato però come prevenzione, ma solo in caso di ustione.
Infine, per le immancabili zanzare, ma soprattutto per vespe e api, un vecchio rimedio è una goccia di ammoniaca sulla parte colpita: è un antidoto rapido ed efficacissimo che converrebbe sempre avere con sé nello zaino o in borsa.
Sole: fonte di vita
Rileggendo quanto scritto sopra, ho la netta e spiacevole sensazione della mancanza di qualcosa di essenziale e ancora di più di non aver reso giustizia alla fonte di vita che appunto il Sole rappresenta per ogni essere vivente sulla Terra. Vorrei qui porre rimedio in qualche modo.
Rispetto innanzitutto e insieme riconoscimento di quanto siamo piccoli di fronte alla Natura, dalla quale continuamente ci difendiamo con case chiuse, riscaldate, condizionate, disinfettate. Ricordiamoci che la paura è sempre cattiva consigliera e fonte primaria di patologia.
Occorre non dimenticare che siamo fatti da e per la Natura stessa e che le malattie provengono oggi essenzialmente da tutto ciò che di artificiale ha costruito l’uomo.
Qualche semplice accorgimento, quindi, e via a goderci e farci abbracciare dal nostro amico Solleone!
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