L’agenda di dicembre: Riscoprire l’essenza

Nel periodo più freddo e buio dell’anno, assistiamo in natura a una fase di stasi e quiescenza dove tutto pare fermarsi, cristallizzato dal gelo. In realtà però dal solstizio invernale (21 dicembre) la luce inverte la sua tendenza e le giornate tornano lentamente ad allungarsi.

Celti e Germani celebravano in quel giorno il rituale di Yule per festeggiare il ritorno del dio Sole. In tale circostanza si era soliti bruciare nel camino un ceppo, emblema del vecchio che lasciava spazio al nuovo, retaggio rimasto nel tradizionale ceppo natalizio, simbolo dell’albero della vita che rinasce e si trasforma. Dicembre è un mese che ci richiama al silenzio interiore, alla sostanza e all’essenza delle cose.

Sostanza e nutrimento
Questo è il tempo di concentrare le forze e riscaldare l’organismo con alimenti sostanziosi e semplici, propri della tradizione antica. Tra i cereali riscopriamo la polenta taragna, un mix di farina di mais e grano saraceno, e l’avena, da consumare sotto forma di zuppe e porridge per combattere la stanchezza psicofisica. Ottimo l’abbinamento con i legumi, in particolare con le lenticchie, ricche di acido folico, vitamine B e sali minerali, un toccasana per il nostro cervello.

Continua naturalmente il processo depurativo già avviato nei mesi autunnali, pertanto via libera a: carciofi, che aiutano la secrezione biliare combattendo l’eccesso di colesterolo nocivo; cardo mariano, di cui possiamo utilizzare anche foglie e radici sotto forma di infuso da bere prima dei pasti per stimolare il fegato e rafforzare il sistema immunitario; e tutte le crocifere, dall’azione antisettica e antibatterica.

Chiodi di garofano, zafferano e cannella  
L’inverno è il momento ideale per apprezzare le proprietà di alcune spezie corroboranti. Dai boccioli non ancora fioriti dell’Eugenia Caryophyllata, prodotti dalla pianta per difendersi dall’attacco di funghi e parassiti, ricaviamo i chiodi di garofano. Possono essere consumati sotto forma di infuso – 4-5 chiodi in una tazza di acqua bollente in infusione per 3-4 minuti – da bere tiepido al mattino per una spiccata azione battericida.

Anche lo zafferano, grazie alla presenza di crocetina, crocina, picrocrocina e safranale, rappresenta un potentissimo antiossidante naturale, scudo contro virus e batteri. La tisana di zafferano – una puntina di polvere in una tazza tiepida – bevuta appena svegli, rafforza le difese immunitarie, protegge la mucosa intestinale e combatte la stanchezza.

Infine, per alleggerire stomaco e intestino dopo le abbuffate festive e regolare i livelli di colesterolo e trigliceridi, ricorriamo al decotto di cannella – un bastoncino medio in mezzo litro di acqua a bollire per 10 minuti – bevuto in caso di febbre esso provoca intense sudate e facilita la guarigione.

Eucalipto, mirra e benzoino
Per combattere i mali di stagione riscopriamo le essenze antiche, a cominciare dall’eucalipto. La presenza di eucaliptolo, rutina, quercetina e iperoside rendono questa pianta un balsamo per tutte le alte vie respiratorie. Possiamo sfruttarne le proprietà attraverso bagni di vapore – porre un pugno di foglie, o in alternativa 4 gocce di olio essenziale, in una pentola di acqua bollente – o sotto forma di tisana – una manciata di foglie in infusione per 10 minuti.

In caso di faringiti e tonsilliti è invece ottima la mirra, una resina ricavata da un arbusto diffuso in Africa e Medio Oriente; possiamo porre un cucchiaino di grani in mezzo litro di acqua bollente, lasciamo in infusione per mezz’ora, filtriamo e usiamo fresco per sciacqui.

Anche la resina di benzoino ha un ottimo effetto corroborante, antisettico ed espettorante utile in tutte le affezioni respiratorie, inevitabili in questo periodo.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Dicembre 2014.

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