Greenpeace ha inviato spedizioni in tre continenti per verificare la presenza di perfluorati nelle acque. Queste sostanze sono impiegate nella fabbricazione di abbigliamento sportivo. Sotto accusa marchi come The North Face, Salewa e Patagonia
In Italia 24mila scuole sono in zona sismica, 28.500 i beni culturali e 8 milioni e mezzo di persone sono esposte ad alluvioni. E’ l’allarme che lanciano i geologi che, stufi di non essere ascoltati e di vedere accadere tragedie, manifestano in piazza domenica 6 settembre.
In primo piano: Vogliamo… Tutta un’Altra Scuola! – TTIP: tutti a Bruxelles – Il vero volto della caccia – Un’orto senza chimica – L’eccellenza nel bio: segreti e limiti di un successo… Leggi il sommario completo.
Parte questo mese di settembre “ Nativi Ambientali”, la campagna nazionale che vuole sensibilizzare alla racconta differenziata dei rifiuti. Poi però il decreto del ministro Galletti rilancia alla grande gli inceneritori!
Dal 24 settembre nelle sale cinematografiche italiane arriva “Un mondo fragile”, la storia di una famiglia colombiana che vede la propria terra mangiata dalle piantagioni di canna da zucchero.
Arriva in anteprima anche in Italia, grazie a Essere Animali, il film documentario “Cowspiracy. The Sustainability Secret”, che il premio Oscar Louie Psihoyos definisce «il più importante documentario realizzato come ispirazione per salvare il pianeta».
Terra Nuova ha aderito alla lettera aperta che è stata inviata dal Coordinamento Nazionale No Triv a tutti i Consigli regionali affinché venga chiesto il referendum per abrogare le norme che danno il via libera alle trivelle nei mari italiani (scaricabile nell’allegato Pdf la lettera integrale).
Da Sidney al Bresciano 23mila tonnellate di rifiuti avvelenati che hanno contaminato il ciclo dell’acqua.
E’ prevista per il 9 Settembre 2015 a Roma una mobilitazione generale a Roma per la proposta di “Legge Rifiuti Zero”.
Il largo uso di pesticidi prodotti da Bayer CropScience e Syngenta mette a rischio le api: è la conclusione cui è giunta l’Efsa a sostegno dei precedenti studi.
Oltre all’enorme impiego di fertilizzanti chimici, i campi di mais hanno un altro “effetto collaterale”: rilasciano protossido di azoto, un gas serra che trattiene il calore 300 volte di più dell’anidride carbonica.
E’ stato reso pubblico l’accordo tra Regione Emilia Romagna e le multiutility Hera ed Iren. Di fatto la politica dei rifiuti diventa mercato a spese della salute dei cittadini e dell’ambiente. Gli inceneritori diventano “infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale” che pitranno bruciare di tutto e da dovunque fruttando molti soldi agli azionisti. Facciamoci del male, bruciamoci il futuro…
La Città metropolitana di Firenze ha rilasciato anche l’ultima autorizzazione per l’inceneritore della piana fiorentina. Mamme No Inceneritore, Coordinamento Comitati della piana, Assemblea della Piana e Medicina Democratica annunciao battaglia.
Il Mare Nostrum e gli altri mari sono sempre più caldi. A pagarne le conseguenze, nel lungo o nel breve termine, sono sempre i pesci e gli altri organismi marini.
E’ stato Walter Palmer, un dentista americano, fedelissimo della caccia ad animali rari, ad uccidere il leone simbolo dello Zimbabwe di nome Cecil. La notizia ha fatto il giro del mondo e ora la rete chiede giustizia.
L’Italia subisce maggiormente le conseguenze del clima impazzito rispetto ad altri paesi. Il Ministro Galletti legge i dati e annuncia il programma contro il dissesto idrogeologico.
Un nuovo studio del Cnr (Centro nazionale delle ricerche) pubblicato sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health sostiene che la centrale Federico II di Cerano, a Brindisi, provocherebbe fino a 44 morti all’anno nel brindisino e nei territori tra Lecce e Taranto. Scarica lo studio dall’allegato Pdf.
Le trivelle nel basso e medio Adriatico, nel mar Ionio e nel Canale di Sicilia, mettono a rischio i nostri mari e la fauna marina. Goletta verde consegna al premier Matteo Renzi la bandiera nera
La capitale verde europea del 2015 è Bristol, quella del 2016 è Lubiana e ora è stato assegnato anche il titolo per il 2017: va alla città di Essen in Germania.
In Francia l’inquinamento costa circa 100 miliardi di euro e il parlamento corre ai ripari. In Italia cifre non molto distanti, corrispondenti a quasi 5 punti del Pil