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Antenne: rivolta contro l’innalzamento dei limiti

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E’ allarme elettrosmog in Italia:con i decretiper la crescita digitale e per la bandaultralarga in fase di approvazione in questi giorni il governo intende aumentare di 10 volte i livelli di emissione tollerati.L’appello di associazioni e ricercatori che denunciano: «Un attentato alla salute della popolazione».
La rete elettrica, la telefonia cellulare, il wi-fi immettono nell’ambiente un numero sempre maggiore di radiofrequenze,classificate nel2011dalla IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, come possibili cancerogeni per l’essere umano.
Malgrado il monito del Consiglio d’Europa di abbassare i limiti di emissione, anche in vista diun numero sempre crescente dipersone elettrosensibili, il governo italiano mira ad un innalzamento da 6 volt al metro quadro a 61,grazie alla strategia per la crescita digitale e per la banda ultralarga che mira ad agevolare gli investitori delle telecomunicazioni.
Sarebbe come «versare dell’inchiostro in un acquario» afferma Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Bologna e membro fondatore dell’ICEMS che prosegue:«Siamo sottoposti di continuo e senza rendercene conto a una serie di esposizioni e i nostri studi stanno dimostrando che ogni frequenza attiva un meccanismo di interazione con i sistemi biologici».
«Purtroppo sembra che la politica sia troppo condizionata dagli interessi economici e non è lungimirante nel valutare le esigenze ambientali di tutela della salute e i suoi costi». Afferma Francesca Romana Orlando, giornalista e vicepresidente dell’associazione Amica.Se si continua ad investire sulle tecnologie senza fili è chiaro che avremo non solo un aumento dei tumori alla testa, come già sta avvenendo, ma anche di una serie di patologie quali l’elettrosensibiità che, non essendo riconosciutedallestrutture sanitarie pubbliche, ricadranno, con costi proibitivi, sul singolo individuo».
L’associazione Amica e il professor Marinelli sono due dei firmatari e promotori dell’appello per la difesa della salute dalle radiazioni a radio frequenza e microonde, una raccolta firme con termine il 30 marzo,che associazioni e ricercatori rivolgono al governo per fare sì che i decreti non vengano definitivamente ratificati.
Scarica il testo dell’appello dall’allegato Pdf

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