Idrocarburi off-shore: il mare non vada ai petrolieri

Si farà la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) transfrontaliera italo-croata relativa alle dieci zone (1 in Alto Adriatico e 9 nel Medio e Basso Adriatico) per la ricerca e lo sfruttamento di idrocarburi offshore individuate dal Governo croato.  E’ il frutto della pressione del WWF che, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 7 della Direttiva comunitaria sulla VAS transfrontaliera, aveva chiesto l’8 gennaio scorso e ribadito in una lettera del 3 febbraio la richiesta di attivazione da parte del Ministero dell’Ambiente, che ha assunto le positive, iniziative istituzionali conseguenti.

“L’auspicio è che questa azione sia una nuova pagina anche per l’Italia, che a differenza della Croazia, apre nuove zone allo sfruttamento dell’industria fossile, senza applicare neanche la VAS-Valutazione Ambientale Strategica-, come è stato anche per l’ultima apertura della zona E di fronte le coste sarde – ha detto Fabrizia Arduini, referente energia del WWF Abruzzo – Sia dunque un momento di riflessione globale delle regioni che si affacciano sull’Adriatico, poichè questo splendido mare già ferito, potrebbe collassare definitivamente  sotto i colpi di un attività serrata dei petrolieri da tutte le “sponde”. Basta guardare le due cartine italiane e croate per rendersi conto che microscopici brandelli di mare  sfuggiranno ai petrolieri. Adriatico o Adrifossil?”.