Le banche che dicono addio al carbone
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Mano a mano che si avvicina il summit sul clima di Parigi, alcune banche decidono di annunciare la scelta di allontanarsi dal carbone. La pressione dei risparmiatori funziona!
L’inglese Co-operative Bank and la olandese Triodos Bank hanno confermato in questi giorni che continueranno a evitare di garantire finanziamenti per l’estrazione e gli impianti da carbone. Hanno quindi siglato il Paris Pledge di BankTrack, la ong internazionale che sta facendo pressione per modificare gli investimenti bancari.
Gli istituti di credito sottoscrittori sono quindi arrivati a 18.
Tra i più recenti ci sono:
• Alternative Bank Schweiz (Svizzera)
• Beneficial State Bank (USA)
• Ecology Building Society (Inghilterra)
• Folkesparekassen (Danimarca)
• GLS (Germania)
• JAK (Svezia)
• La Nef (Francia)
• Merkur Cooperative Bank (Danimarca)
• NewB (Belgio)
• ProCredit Bank (Germania)
• The Co-operative Bank (Inghilterra)
• Triodos Bank (Olanda)
Catalina von Hildebrand, coordinatrice della campagna di BankTrack, ha commentato: «Dopo tutta la retorica sul clima che ci siamo sorbiti alla vigilia del summit sul clima, è un bene vedere che 18 banche agiscono veramente e assumono impegni. Questo dimostra che per salvare il clima uno dei modi è dire u netto no al carbone».
BankTrack è sostenuta da oltre 160 organizzazioni nel mondo e da oltre 10.000 persone: sta facendo pressione sul sistema bancario affinché esca dal carbone.
In Italia è attivo l’Italian Climate Network che sta organizzando per il 29 novembre la manifestazione di Roma
