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Green Gate: l’alternativa sostenibile alla plastica.

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Packaging alimentare, monouso, biodegradabile e compostabile per un futuro più verde: Green Gate Bio Packaging offre un’alternativa agli imballaggi in plastica, amica del pianeta, realizzata unicamente con materiali di origine vegetale.
Green Gate: l’alternativa sostenibile alla plastica.
Dal 2021, si sa, sarà vietato l’uso di tutti gli oggetti monouso in plastica: una rivoluzione che è già iniziata da tempo e che a breve interesserà tutto il mondo della ristorazione e dell’alimentari, a partire dalle industrie produttrici.
Le misure rientrano nella più generale “Strategia europea per la plastica” adottata dalla Commissione Europea, che punta a ridurre in modo drastico l’inquinamento dei mari alla luce delle tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono nelle acque devastando gli ecosistemi e provocando danni anche alla catena alimentare.
Se si pensa che le posate monouso in plastica resistono 450 anni e si utilizzano per meno di 20 minuti si capisce, infatti, la portata del problema.
Le alternative ecologiche alla plastica ci sono e sono tante: Bio Green Gate è stata tra le primissime aziende in Italia a puntare sul packaging biodegradabile per l’industria alimentare.
Il fondatore Adriano Ferrari, che per lavoro viaggiava in tutto il mondo, vide che in diversi Paesi si usavano bioplastiche e decise di importarle.
Da quando nel 2016 è mancato, è la moglie Maura Chiesa a portare avanti l’azienda, insieme alle figlie Elena, che si occupa dell’amministrazione, e Caterina, la più giovane, responsabile della comunicazione e dei social.
“ Come famiglia siamo sempre stati amanti della natura, del mare. Mio marito è stato lungimirante e i tempi ci stanno dando ragione” dice Chiesa.
Tra i clienti ci sono realtà alimentari, diverse amministrazioni, ma anche famiglie: Green Gate si rivolge, infatti, sia ai privati che alle aziende.
L’idea vincente del progetto imprenditoriale parte dai prodotti eco-sostenibili per alimenti,
considerati tra i più ecologici e quindi a minor impatto ambientale.
La bioplastica, infatti permette di diminuire di molto i livelli di inquinamento perché non deriva dal petrolio.
Alcuni esempi di materiali? L’amido di mais, la polpa di cellulosa derivata dalla canna da zucchero o l’amido di patata e fibre vegetali ricavate dagli scarti della lavorazione dei cereali grazie a cui vengono confezionati i diversi prodotti “usa e getta” che, una volta utilizzati non vengono inviati alle discariche ma possono essere raccolte con l’umido per la trasformazione in siti di compostaggio.
“ Non consideriamo il nostro lavoro solo un’attività di tipo economico, ma anche un modo di comunicare i valori su cui basiamo il nostro operato. Si tratta di un progetto e una filosofia per noi fondamentali.
Vogliamo sostenere le risorse rinnovabili in modo da poter agire nel rispetto del pianeta e del suo equilibrio naturale.
Scegliendo i nostri prodotti, quindi, non solo vi opporrete all’inquinamento ma sarete parte attiva di un progetto di respiro più ampio: un respiro di aria sana e pulita.
Un obbiettivo che non è più solo un sogno, ma che cresce ad ogni passo che compiamo insieme”.
+39 3711532612
Via Torre, 37 Trescore B. 24069 (BG)

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