È molto importante imparare a conoscere i termini che leggiamo sulle confezioni di cibo per animali, per assicurare ai nostri amici a quattro zampe un’alimentazione priva di elementi potenzialmente nocivi per la loro salute.
Sulle confezioni degli alimenti per animali incontriamo diversi termini di cui non conosciamo esattamente il significato. Ecco un elenco per riuscire a orientarsi meglio per una scelta più consapevole.
Carne e derivati: sono tra gli ingredienti peggiori perché non conosciamo né le specie animali di partenza, né le parti del corpo da cui la carne proviene. Di fatto, non sappiamo cosa stiamo dando al nostro gatto.
Ceneri grezze: sono i sali minerali e la loro indicazione è obbligatoria in tutti gli alimenti per animali. Il termine deriva dal metodo usato per calcolarne la quantità: il mangime viene bruciato in laboratorio a circa 500°C, rimangono solo i sali minerali che sembrano cenere.
Farina di… (nome dell’animale): la carne è macinata insieme alle ossa (e alle altre parti dell’animale). Non dovrebbe essere l’ingrediente principale di un alimento in quanto c’è una grande presenza di minerali che tolgono spazio alle proteine.
Grain free: alimento privo di cereali, ma può contenere altri carboidrati.
No carb: alimento privo di carboidrati (e non solo di cereali).
Proteina grezza: tutte le proteine digeribili e non digeribili contenute in un alimento, il metodo ufficiale adottato per rilevare le proteine non fa distinzione in base alla digeribilità.
Taurina: amminoacido essenziale per i gatti, è una componente naturale delle proteine animali e non si trova nei vegetali. Essendo idrosolubile, viene fortemente ridotta dalla cottura ma anche parzialmente dalla decongelazione.
Integratori alimentari: servono a «integrare» le sostanze nutrizionali che mancano nella dieta o di cui i gatti sono carenti a causa di alcune patologie. Devono essere prescritti dal veterinario in quanto possono avere degli effetti collaterali. Per il gatto, gli integratori più comuni sono taurina, vitamine, calcio e altri minerali.
Additivi: sostanze intenzionalmente aggiunte agli alimenti per integrarli, conservarli, colorarli, renderli più appetibili, più omogenei, meno acidi e così via. Sono chiaramente identificati nelle etichette solo quando è previsto un limite massimo d’impiego (questa la ragione per cui la taurina non viene indicata). A lungo termine, certi additivi potrebbero essere rischiosi per la salute del gatto. Alcuni antiossidanti, per esempio, sono potenzialmente cancerogeni e andrebbero evitati.
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Brano tratto dall’articolo L’alimentazione equilibrata del gatto
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