Monica Di Sisto di FairWatch, insieme a un nutrito gruppo di associazioni, sindacati e movimenti, lancia l’allarme per l’intenzione manifesta dell’Unione Europea «di cedere su un trattato che disinneschi per sempre il principio di precauzione. Facciamo pressione sul governo italiano». L’11 febbraio conferenza stampa alla Camera.
Monica Di Sisto di FairWatch, insieme a un nutrito gruppo di associazioni, sindacati e movimenti, lancia l’allarme per l’intenzione manifesta dell’Unione Europea «di cedere su un trattato che disinneschi per sempre il principio di precauzione. Il TTIP è ancora vivo e vegeto e lo vogliono rilanciare. Facciamo pressione sul governo italiano, al quale chiediamo trasparenza e coerenza».
«La nuova Presidente della Commissione Ursula von der Leyen non soltanto accelera per un nuovo accordo da realizzare entro poche settimane, ma appoggia la richiesta di Trump perché si negozi sull’agricoltura, argomento escluso nel mandato conferitole dai Governi dell’UE – spiega Di Sisto – In assenza di alcun impegno concreto sui dazi già imposti da parte di Trump, l’UE sembra disposta a cedere su un trattato che disinneschi per sempre il Principio di precauzione, forzi le regole europee attualmente in vigore su pesticidi, OGM e NBT, apra – al di fuori di ogni controllo democratico e parlamentare – un canale permanente di negoziato transatlantico sugli standard di protezione sociale, ambientale e di sicurezza alimentare che sono il più grande ostacolo, attualmente, all’arrivo di merci USA nel mercato europeo. Né si pensa di procedere a una preventiva valutazione dell’impatto di un possibile accordo sulla sostenibilità sociale e ambientale e sulla quantità e qualità dell’occupazione e delle produzioni coinvolte».
«Governo non trasparente»
«Il Governo italiano precedente non ha discusso la sua posizione con le parti sociali – neanche con il Parlamento italiano – prima di concedere il nuovo mandato negoziale, e quello attuale tace sull’accelerazione presente – prosegue Di Sisto – La ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova, incontrando il collega americano Sonny Perdue, si è addirittura mossa al di fuori del perimetro del mandato europeo che esclude l’agricoltura dalle trattative. Questa mancanza di trasparenza è inaccettabile per le organizzazioni della società civile: ci appelliamo al Parlamento perché insieme a noi ottenga un vero dialogo, che tenga conto delle preoccupazioni dei cittadini e delle parti sociali, e maggiore trasparenza su temi così importanti che colpiscono il cuore del sistema dei diritti e delle regole condivise e difese nel nostro Paese».
Interrogazione di tre parlamentari
«L’accordo commerciale con gli USA, da concludere ‘entro poche settimane’, è di fatto una riesumazione di quel TTIP che milioni di cittadini, agricoltori, associazioni di categoria, politici, organizzazioni ambientaliste e dei consumatori hanno per anni contrastato. Le richieste statunitensi, riportate in Europa e in Italia dal ministro dell’Agricoltura, Sonny Perdue, sotto il ricatto di nuovi dazi, non solo sono un attacco all’agricoltura, alla salute e al territorio ma alla nostra stessa democrazia». Ad affermarlo sono Sara Cunial, Veronica Giannone e Silvia Benedetti, deputate del Gruppo misto e firmatarie dell’interrogazione al Governo in merito al nuovo trattato transatlantico..
«Il Governo statunitense ha chiesto all’Unione europea pesanti concessioni – continuano– l’indebolimento delle norme sanitarie e fitosanitarie, nonché dei limiti massimi consentiti di residui di pesticidi e altre sostanze chimiche nel cibo; il cambio della legislazione europea sugli Ogm per consentire il commercio di alimenti geneticamente manipolati, soprattutto se prodotti con le nuove tecniche di creazione varietale e, non ultimo, la promozione di una collaborazione in ricerca e innovazione sulle NBT, le New breeding techniques su cui si è già esposta recente anche la Corte di Giustizia Europea con una sentenza che obbliga di fatto queste nuove tecnologie a sottostare alle normative vigenti in tema di organismi geneticamente modificati» spiegano.«Trump ci sta chiedendo così di svendere la nostra sovranità e sicurezza alimentare e di rinunciare al nostro preziosissimo principio di precauzione che antepone gli interessi dei cittadini a quelli delle aziende. Tutto ciò è gravissimo – aggiungono le parlamentari – per questo, insieme ai colleghi Cecconi, Vizzini, Aprile, De Toma, Rachele Silvestri, Cappellani, Frate, Rospi e Fioramonti abbiamo chiesto al Governo di schierarsi contro quest’ennesimo attacco al Bene Comune, alla Terra, al lavoro e alla dignità di un intero popolo. Nell’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio, al Ministro delle politiche agricole, della salute, dello sviluppo economico e dell’ambiente chiediamo di respingere il nuovo Ttip, e con esso tutto ciò che rappresenta – concludono – pesticidi, Ogm, Nbt… più rischi e meno tutele, salvaguardando così il principio di precauzione, la salute dei cittadini e la tutela del nostro territorio».Sul tema conferenza stampa, martedì 11 alle ore 10.00 presso la Sala stampa della Camera dei Deputati insieme ad associazioni e organizzazioni «schierate in difesa dei nostri territori, per la tutela della nostra agricoltura e dei nostri agricoltori, del Made in Italye e della salute dei cittadini italiani».
Intervengono:
Associazione rurale italiana – Antonio Onorati; Associazione per l’agricoltura biodinamica – Carlo Triarico; CGIL – Giacomo Barbieri; Movimento Terra Contadina – Elisa d’Aloisio; Federbio – Maria Grazia Mammuccini; Greenpeace – Federica Ferrario; Navdanya International – Manlio Masucci; Slow Food; Terra! – Fabio Ciconte
i Parlamentari firmatari di interrogazioni e mozioni sul tema
modera
Monica Di Sisto, Fairwatch – Campagna StopTTIP/CETA Italia