In un momento storico di grande crisi sta emergendo una cultura comunitaria e collaborativa che aspira a gettare le basi per un futuro più giusto e più sostenibile. Fare comunità, tuttavia, non è facile. Il programma di incubazione CLIPS si propone di raccogliere le pratiche e i saperi che hanno determinato il successo delle comunità consolidate e favorirne il trasferimento. Dal 3 al 6 gennaio, presso l’Ecovillaggio Torri Superiore, CLIPS tornerà in Italia. Un’opportunità da non perdere per gli attivisti e gli operatori che vogliono apprendere come sostenere il cambiamento e le proprie comunità.
Viviamo in un contesto storico e culturale di grande crisi – ambientale, economica e sociale – ma anche di grande trasformazione. A fianco della crisi, infatti, sta emergendo una cultura comunitaria e collaborativa che aspira a gettare le basi per un futuro più giusto e più sostenibile.
Ecovillaggi, co-housing, ONG, iniziative civiche, imprese sociali, scuole comunitarie, banche etiche, gruppi di mutuo aiuto e cooperative sono solo alcuni dei numerosi progetti comunitari emersi negli ultimi anni. Sempre più spesso gruppi di persone accomunate da visioni e sensibilità simili uniscono le forze al fine di sperimentare e dare vita ad alternative concrete, che possano rispondere alle sfide della nostra epoca.
Fare comunità e gestire progetti di natura collettiva, tuttavia, non è sempre facile. Per esempio, come evidenziato da Anna Fazi, facilitatrice di CasaPace e partecipante al CLIPS, “tanto più forte è la promessa di un altro mondo possibile, tanto più – nella ricerca di una coerenza – scatta un rigorismo che avvelena ciò che è stato fino ad allora realizzato”. Così, poste di fronte a questa e ad altre sfide, molte iniziative entrano in sofferenza nel giro di un paio d’anni – vanificando gli sforzi e l’entusiasmo di coloro che vi avevano investito il proprio tempo e le proprie energie.
Sensibili a queste difficoltà, gli sviluppatori del CLIPS – programma di incubazione di progetti comunitari – sono attivi dal 2015 per raccogliere le pratiche e i saperi che hanno determinato il successo delle comunità consolidate e favorirne il trasferimento.
“Il programma CLIPS è nato dall’esperienza decennale delle reti europee, ed offre un approccio logico alle fasi cruciali della vita dei gruppi, basato sulle esperienze personali dei comunardi di lunga data e alle competenze acquisite nel campo della facilitazione e gestione dei conflitti. Grazie a due progetti Erasmus + finanziati dall’Unione Europea abbiamo sviluppato molti metodi di lavoro innovativi, una guida di 60 pagine disponibile online, un sito web e adesso anche un gioco”, racconta Lucilla Borio, formatrice CLIPS e membro del GEN Council of Elders.
Con un approccio innovativo e olistico, CLIPS mira a fornire sia strumenti autovalutazione e verifica dello stato di salute del gruppo – individuando punti di forza e criticità – sia degli opportuni “piani d’azione” – sostenendo il progetto nei passi da intraprendere al fine di raggiungere una maggiore sostenibilità, longevità ed efficacia.
Il modello si basa su 4 livelli correlati: si parte dall’io (l’individuo) e dalla sua collocazione nel gruppo / progetto, si passa quindi al noi (comunità), al gruppo visto come un insieme, un’energia che si aggrega e si muove verso un unico obiettivo; quindi si affronta l’intenzione comune e la capacità di trovare accordi e gestire i conflitti, per passare alla struttura con gli accordi interni, anche di natura economica, le questioni legali e amministrative, le modalità per prendere decisioni e il piano strategico e operativo.
Ad oggi, CLIPS ha proposto in Italia tre corsi di formazione per facilitatori di comunità, coinvolgendo più di 60 attivisti ed operatori. Dal 3 al 6 gennaio il corso di formazione tornerà in Italia, presso l’Ecovillaggio Torri Superiore.
L’attuale equipe di facilitatori italiani del CLIPS è composta da Genny Carraro, Manager Director GEN-Europe, Lucilla Borio, membro del GEN Council of Elders e residente presso l’Ecovillaggio Torri Superiore, Riccardo Clemente, co-presidente RIVE e membro del Consiglio Direttivo del GEN e Giorgia Lattuca, membro del Consiglio Direttivo RIVE. Accomunati da un’esperienza diretta e duratura nel campo della facilitazione e della vita comunitaria, i formatori accompagneranno i partecipanti ad apprendere e approfondire il modello sviluppato – alternando teoria e pratica, esercitazioni, condivisioni e giochi di ruolo. Durante il corso verranno presentate alcune delle novità sviluppate dal gruppo internazionale, dunque nuove metodologie di lavoro con i gruppi e perfino un gioco da tavolo. Nuovo anche il percorso di accreditamento per diventare operatori ufficiali CLIPS: già dopo il primo corso verrà infatti fornito il certificato di “Ambasciatore CLIPS”, primo passo per essere riconosciuti facilitatori e poi formatori CLIPS.
Il corso è aperto a tutti coloro che abbiano una formazione di base sulla facilitazione e/o esperienza nella cura e gestione di gruppi, associazioni, comunità. Sono dunque benvenuti i nuovi arrivati, ma anche coloro che hanno già seguito un corso CLIPS e intendono continuare il proprio percorso.
Per candidarsi è necessario inviare una mail e un breve curriculum con le esperienze nel campo della facilitazione e gestione di gruppi a
clips.rive@gmail.com
Costruire comunità è una capacità senza prezzo che dovrebbe essere coltivata nel contesto di una società contemporanea. La nostra speranza è che CLIPS possa fungere da valido supporto per questo importante processo.
La vita comunitaria e la condivisione dell’abitare si stanno espandendo sempre di più, non solo all’estero, ma anche nel panorama italiano, che offre un ricchissimo e variegato arcipelago di esperienze, dall’housing sociale ai condomini solidali, dal cohousing agli ecovillaggi.
Francesca Guidotti nel suo libro
Ecovillaggi e cohousing mette a disposizione la sua attività di ricerca, accompagnandoci in maniera dettagliata all’interno delle varie realtà italiane, da nord a sud, fornendo una scheda dettagliata per ogni progetto, dalla personalità giuridica all’eventuale ispirazione spirituale, dall’organizzazione economica alla dieta scelta.
Si tratta di una guida per farsi un viaggio nelle esperienze comunitarie all’insegna non solo del risparmio economico ma soprattutto di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà.