I microorganismi ricoprono un ruolo fondamentale per la vita del suolo. Ecco un breve elenco dei principali attori della biocomunità del terreno.
Batteri. Sono il gruppo più numeroso degli organismi presenti nel suolo, e sono concentrati principalmente nei primi 15 centimetri. Il loro peso complessivo va dai 400 ai 5.000 kg per ettaro. Esistono migliaia di specie non ancora descritte. Hanno caratteristiche e compiti molto diversi: fissazione dell’azoto atmosferico (Azotobacter sp., Rhizobium sp., Frankia sp.), ossidazione dello zolfo, degradazione della cellulosa (Bacillus subtilis, Pseudomonas fluorescens), decomposizione delle sostanze tossiche.
Possono vivere usando fonti di energia esterne (eterotrofi) o impiegare l’energia luminosa per sintetizzare il proprio nutrimento (autotrofi).
Possono essere aerobi, anaerobi o facoltativi, anche se questa divisione sembra superata perché possiedono un’adattabilità elevata in ambienti avversi che si è scoperta solo poco tempo fa.
Funghi. Rappresentano la biomassa più importante del suolo: in un ettaro se ne trovano dai 1.000 ai 15.000 kg. Anch’essi si concentrano nei primi 15 centimetri di suolo. I generi più diffusi sono Fusarium, Aspergillus e Pennicillum. Sono capaci di degradare sostanze complesse come le cellulose e le emicellulose e altre molto complesse, come la lignina. Hanno un ruolo fondamentale nella formazione dell’humus. Molte specie di funghi possono formare delle micorrize entrando in simbiosi con le radici delle piante.
Attinomiceti. Sono uno stadio intermedio tra funghi e batteri. Sono organismi unicellulari, generalmente aerobi ed eterotrofi. Sono molto presenti in suoli ricchi di humus. Hanno un ruolo importante nella degradazione della sostanza organica liberando i nutrienti in essa contenuti. I generi più diffusi sono Streptomyces e Nocardia. Producono antibiotici e geosmine, che generano il caratteristico buon odore di terra bagnata nei boschi.
Alghe. Sono organismi autotrofi che usano l’energia luminosa per sintetizzare le proprie necessità nutrizionali. Sono concentrate negli strati superficiali del suolo dentro ai pori occupati dall’acqua. In associazione con i funghi possono formare i licheni, entità che provocano la disgregazione di formazioni rocciose.
Protozoi. Sono le forme più semplici di vita animale, e pesano dai 20 ai 200 kg per ettaro. Vivono predando alghe, batteri, attinomiceti e nematodi, e quando muoiono rilasciano una gran quantità di elementi minerali utili per la nutrizione delle piante.
Nematodi. Sono di solito predatori che si nutrono di funghi, batteri e alghe, ma possono attaccare anche altri nematodi, protozoi e larve di insetti. Alcune specie sono fitofaghe, cioè si nutrono delle radici delle piante, provocando notevoli danni alle colture.
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