* di Adriano Cattaneo
La guida invita gli operatori e le istituzioni sanitarie “a ottemperare al loro fondamentale ruolo nel fornire ai genitori e agli altri caregivers le informazioni e il sostegno sulle pratiche di alimentazione ottimali dei lattanti e dei bambini piccoli, e ad applicare le raccomandazioni della guida”. Invita anche operatori e istituzioni a evitare conflitti di interesse (CdI). La raccomandazione N. 15 della guida afferma che le associazioni professionali non dovrebbero: accettare attrezzature o servizi da ditte che commercializzano alimenti per lattanti e bambini piccoli; accettare regali o incentivi dalle stesse ditte; permettere a queste ditte di sponsorizzare riunioni di operatori e congressi scientifici. Il manuale che accompagna la guida fornisce ulteriori informazioni e dettagli.
Un
articolo pubblicato sul BMJ Open si propone di verificare se e quanto le associazioni pediatriche seguano le raccomandazioni della guida dell’OMS. I dati riguardano 146 associazioni nazionali e 6 sovranazionali, elencate sul sito della International Paediatric Association. Due ricercatori hanno cercato i siti internet di queste 152 associazioni tra giugno e agosto del 2017, trovandone 109, più 5 pagine facebook (il 75% delle 152 iniziali). I siti sono stati poi scandagliati alla ricerca di prove riguardanti sponsorizzazioni da parte dell’industria: finanziamenti alle loro riviste e pubblicità sulle pagine delle stesse, fondi per bollettini e altre pubblicazioni, sovvenzioni per congressi e altri eventi, pagamenti per banchetti ed esposizioni ai congressi, borse di studio, assegni di ricerca, pagamenti per servizi, premi ed erogazioni di qualsiasi altro tipo.
Complessivamente, per 68 (60%) delle 114 associazioni studiate è stata trovata documentazione di un qualche trasferimento di denaro dalle ditte produttrici di sostituti del latte materno. I pagamenti più frequenti riguardavano la sponsorizzazione di congressi e altri eventi, con una prevalenza maggiore per le associazioni europee e nordamericane rispetto a quelle di altre aree geografiche. Il 27% delle associazioni aveva ricevuto pagamenti per pubblicità sulle riviste o per banchetti espositivi ai congressi. Solo 18 associazioni (16%) avevano politiche, linee guida o criteri trasparenti sui CdI.
In conclusione, nonostante le ben documentate prove di un’influenza negativa delle sponsorizzazioni sui tassi di allattamento, le associazioni pediatriche continuano ad accettare pagamenti da parte dei produttori di sostituti del latte materno, contrariamente a quanto raccomandato da risoluzioni dell’OMS approvate all’Assemblea Mondiale della Salute anche dai rappresentanti dei governi dei paesi in cui operano. I pediatri iscritti a queste associazioni dovrebbero prendere coscienza di ciò e chiedere ai direttivi delle stesse di iniziare un cammino che porti progressivamente a diminuire i pagamenti da parte dell’industria, fino a liberarsene. Esiste già un esempio da seguire, quello del
Royal College of Paediatrics and Child Health britannico.
* epidemiologo triestino, membro dell’associazione “No Grazie Pago Io”
Letture utili
“Allattare secondo natura” è un libro importante per accompagnare le mamme nel delicato periodo dell’allattamento al seno, aiutandole ad ascoltarsi e ad ascoltare il bambino.
Allattare secondo natura aiuta a superare pregiudizi e difficoltà rispetto all’allattamento al seno, stimolando il risveglio nella madre della sua parte più istintuale.
L’autrice, Veronika Sophia Robinson, è nata e cresciuta in Australia e ora vive nell’Inghilterra del Nord. Le figlie di Veronika sono state entrambe allattate al seno fino a quando non si sono svezzate da sole. La loro storia appare nel celebre documentario Extraordinary Breastfeeding.