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Cellulare intelligente o pericoloso? Sotto accusa la “pubblicità” dei ministeri

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L’Alleanza Italiana Stop 5G critica la nuova campagna lanciata dai ministeri di Salute, Istruzione e Ambiente e che utilizza lo slogan “Il tuo cellulare è intelligente”. «Non assolve all’obbligo di informazione imposto dal Tar, è fuorviante e strumentale perché non punta sui veri pericoli dell’elettrosmog» spiegano dall’Alleanza. Che lancia l’appello: scriviamo ai dicasteri e il 1° Agosto aderiamo allo Stop 5G – Disconnessi Day.
E’ stata lanciata dai ministeri di Salute, Istruzione e Ambiente la campagna informativa dal titolo Il tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza con uno spot sulle reti televisive RAI e quattro video e infografiche sui social network. La campagna, secondo quanto riportato dalla nota stampa congiunta diramata dalle componenti di Governo, fa seguito alla sentenza emessa dal TAR del Lazio (numero 500/2019) e pubblicata il 15 gennaio scorso. La sentenza accoglieva le ragioni dell’Associazione per la prevenzione e lotta all’Elettrosmog, riconoscendo l’illegittima inerzia dei dicasteri soccombenti, inosservanti da quasi vent’anni su un obbligo di legge previsto dal 2001 nell’attuazione di una campagna informativa sui pericoli dell’elettrosmog per la salute nell’uso di tecnologie per le comunicazioni senza fili.
«L’Alleanza Italiana Stop 5G denuncia l’inadeguata osservanza della sentenza per il concepimento della campagna di informazioneIl tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza”, perpetrata per mezzo di un vero e proprio stravolgimento nella mission ricevuta dai giudici – spiega il movimento di pressione in una nota – Alla luce dei contenuti e delle modalità comunicative usate nella campagna informativa, l’Alleanza Italiana Stop 5G ritiene infatti distonici e fuorvianti contenuti e messaggi lanciati dai ministeri di Salute, dall’Istruzione, Università e Ricerca e dall’Ambiente e tutela del territorio e del mare, in quanto non corrispondenti agli obiettivi e finalità contenuti nella sentenza del Tar Lazio».

«Questa non è informazione su rischi per la salute»

Si legge ancora nella nota dell’Alleanza Stop 5G: «Si continua a non informare l’intera popolazione sul fatto che possono esservi pericoli per la salute umana se il cellulare è usato in modo inadeguato a causa dalle emissioni di radiazioni elettromagnetiche – onde non ionizzanti (possibili agenti cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro) così come affermato e stabilito invece nella sentenza di condanna emessa dal TAR Lazio. Inoltre, non si pone l’attenzione della popolazione sul rischio sanitario delle emissioni riguardo a cancro e gravi patologie croniche altamente invalidanti, ovvero il motivo reale per cui l’Associazione per la prevenzione e lotta all’Elettrosmog è ricorsa al TAR Lazio».
«La campagna informativa “Il tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza” mette in primo piano questioni come lo smaltimento di vecchi telefoni cellulari o la guida di automobili a mani libere (“non distrarti col cellulare alla guida o quando cammini”), informazioni certamente utili, rilevanti e importanti, ma completamente fuori target e fuorvianti perché fuori contesto rispetto ai contenuti della sentenza emessa dal TAR Lazio, visto che la necessità di una campagna informativa sui rischi per la salute e l’ambiente derivabile dall’uso di cellulari, Smartphone e cordless per le comunicazioni senza fili si riferisce all’art. 12 della L. 36/02 sulla protezione della popolazione dall’inquinamento elettromagnetico e non certo allo smaltimento di vecchi cellulari o alle modalità della guida in automobile» spiega ancora l’Alleanza.
«Infine la campagna dei ministeri si presta perfino a essere diseducativa in quanto lascia apertamente intendere che il cellulare è intelligente invece che pericoloso (un evidente richiamo all’Intelligenza artificiale e al 5G?), come se appunto fosse privo di pericoli per la salute – prosegue la nota – E finisce addirittura per santificarne unità e commistione col possessore (“non ti butterò mai“), evidentemente valutando in modo arbitrario le ripercussioni sull’uso compulsivo e da parte di minori e svilendo il fondamento individuato dai giudici amministrativi che avevano espressamente richiamato la necessità di tutelare la popolazione da pericoli socio-sanitari e non certo di incentivare l’uso del cellulare».
L’Alleanza Italiana Stop 5G invita quindi tutti i cittadini «a manifestare il proprio dissenso attraverso scrivendo email direttamente alle segreteria dei ministeri dei dicasteri interessati, servendosi di queste caselle pubbliche di posta elettronica
Per l’1 agosto è stato anche indetto il DISCONNESSI DAY, GIORNATA EUROPEA DI SCIOPERO DIGITALE. «Si tratta una 24 ore di disobbedienza civile – spiega ancora la nota dell’Alleanza Stop 5G – pensata per rinnovare al Governo la richiesta di moratoria sul 5G, evidenziando i pericoli sanitari nell’uso di tecnologie wireless: con una campagna sociale dal basso patrocinata dal Movimento Consumatori e del Centro Tutela Consumatori Utenti, per ogni primo giorno del mese l’Alleanza Italiana Stop 5G invita i cittadini-utenti a fare a meno per una giornata intera dell’uso di Smartphone, cellulari, Tablet, Wi-Fi e qualsiasi connessione wireless».

Il manuale per difendersi dall’elettrosmog

Su questo argomento una lettura estremamente utile è senza dubbio il libro “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” (Terra Nuova Edizioni), un manuale di inchiesta fondamentale per una corretta informazione e per una presa di coscienza dei rischi dell’elettrosmog in nome del Principio di Precauzione.

Il libro offre una panoramica dei rischi prodotti dai campi elettromagnetici dei più moderni strumenti tecnologici.
L’autore indica i confini e le linee guida dell’elettrosensibilità, una nuova forma di malattia ambientale altamente invalidante e tipica dell’Era Elettromagnetica, patita da un numero sempre più grande di cittadini invisibili, costretti alla fuga da città e modernità.
Nel libro sono raccolte le testimonianze dei malati, le storie di suicidi e dell’insorgenza di patologie tumorali, e le sentenze shock che stabiliscono il nesso tra l’utilizzo del telefonino e il cancro; vengono raccontati i lati oscuri dell’elettrosmog e svelate le incongruenze, le distorsioni metodologiche e i conflitti d’interesse alla base del cosiddetto fronte negazionista.
Capitoli molto importanti sono inoltre dedicati alle più efficaci terapie elettrodesensibilizzanti, che vengono in aiuto per cercare di ridurre l’impatto dei campi elettromagnetici sugli esseri umani.

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