«Finalmente, dopo un lungo iter, la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza schiacciante la cosiddetta legge sulla lettura. Norme che vanno incontro all’editoria indipendente»: a parlare è Mimmo Tringale, direttore della casa editrice Terra Nuova. Ora la legge passerà al vaglio del Senato.
«Finalmente dopo un lungo iter, la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza schiacciante (unico voto contrario quello di Forza Italia) la cosiddetta legge sulla lettura»: è il commento di Mimmo Tringale, direttore della casa editrice Terra Nuova.
Tra le numerose innovazioni introdotte dalla legge ci sono la card per l’acquisto di libri per le famiglie più disagiate, il fondo per la formazione degli addetti alle biblioteche scolastiche, l’istituzione dell’albo delle librerie di qualità e il raddoppio dei fondi per il tax credit per le librerie.
«Il tax credit è un incentivo che riconosce alle librerie un credito d’imposta su Imu, Tasi, Tari e affitto, che per le librerie indipendenti oggi arrivava fino a un massimo di 20.000 euro – spiega Tringale – Ma la novità più importante della nuova legge è l’allineamento dell’Italia alla maggioranza dei paesi europei, a cominciare da Germania, Francia e Spagna, per quanto riguarda la normativa sul prezzo del libro. In pratica si istituiscono nuove regole che permettono il prezzo fisso del libro e limitino fortemente il ricorso a sconti e promozioni. Questa decisione, che in apparenza sembrerebbe andare contro l’interesse dei consumatori, in realtà rappresenta una norma di tutela per consumatori, librerie e piccoli editori. La ragione è semplice: la grande concorrenza delle librerie online, in prima linea Amazon, che impone una sorta di sconto fisso su tutti i libri di almeno il 15%, da una parte ha creato un meccanismo per cui tutti gli editori per sopravvivere aumentano il prezzo di copertina in modo da assorbire lo sconto “obbligatorio”, dall’altro le piccole librerie che acquistano dai grossisti i libri con uno sconto che è mediamente del 30% non sono in grado di sostenere uno sconto del 15% su tutti i libri e quindi perdono clienti in continuazione. Porre un limite agli sconti dovrebbe quindi riequilibrare oggi un mercato che vede penalizzati piccoli editori e librerie indipendenti a favore dei grandi gruppi editoriali, delle librerie online e delle librerie di catena».
«La legge è valutata favorevolmente dall’Associazione degli editori indipendenti (Adei) e dall’Associazione librai italiani (Ali) che insieme si sono battuti per una nuova legge sulla promozione della lettura e a sostegno della piccola editoria e delle librerie indipendenti. Certo, fa pensare che l’unica voce contro la legge arrivi dall’Associazione italiana editori (Aie) che ancora una volta sembra avere a cuore, più che la lettura, gli interessi dei grandi gruppi editoriali».
Ora il disegno di legge dovrà passare al vaglio del Senato.
E Terra Nuova cura la filiera con il proprio Manifesto di impegno “Non un libro qualunque”