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La sostenibilità prende l’autobus

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Pullman e autobus si stanno affermando come nuovo modello per viaggi sostenibili a basso costo sulla lunga distanza. Percorsi su misura in alternativa a treni e aerei, con un occhio sempre più attento all’ambiente.
Il mezzo che per eccellenza ricorda le gite fatte a scuola, le trasferte dei tifosi sportivi e i pellegrinaggi che coinvolgono giovani e anziani a ogni latitudine si sta ultimamente imponendo come nuovo trasporto low cost e sostenibile, per fare viaggi più o meno lunghi.
Dalle tratte cittadine a quelle regionali, passando per tragitti nazionali e internazionali, da qualche tempo questo mezzo, che sembrava essere stato sorpassato dai treni ad alta velocità e dagli aerei, sta vivendo una seconda giovinezza e una nuova notorietà, grazie anche a diverse compagnie che hanno immaginato la possibilità di renderlo economico e accattivante.
Mentre gli autobus scalcagnati con i sedili che cigolano e l’aria satura di odori che sanno di bibite rovesciate e cracker sbriciolati lasciano il posto a quelli più moderni, non solo il romanticismo lascia il posto alle comodità, ma i vecchi motori si fanno da parte in nome della tecnologia e dell’ambiente.

Il viaggio più leggero

Secondo una ricerca di Ce Delft, centro studi olandese specializzato in tematiche ambientali, a livello di inquinamento i pullman danno i migliori risultati nel confronto con gli altri mezzi di trasporto: fare viaggi lunghi significa infatti avere minori emissioni di CO2, paragonabili solo a quelle dei treni elettrici e, anche a livello di trasporto pubblico, utilizzare i pullman permetterebbe di avere emissioni più basse di quelle delle automobili.
Il punto di partenza è che un bus di medie dimensioni può sostituire il traffico di trenta vetture e che un passeggero, sulla medesima distanza, produce 7,7 volte più anidride carbonica usando l’auto invece del treno, e 18 volte di più utilizzandola al posto del bus.
Per avere un’idea, chiunque può fare una prova pratica grazie a Ecopassenger ( www.ecopassenger.org), il sistema di calcolo dell’Uic (Unione internazionale ferrovie) approvato dall’Agenzia europea per l’ambiente che misura il consumo di energia, le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale di aerei, treni e autobus. Il risultato è che il mezzo più ecologico è proprio l’autobus. Se consideriamo infatti il tragitto Milano-Roma, con l’aereo si produrranno 112 chilogrammi di anidride carbonica per persona trasportata, che scendono a 25 chili viaggiando in treno e a 18 sul pullman, con un consumo stimato in 3,5 chilometri per ogni litro di carburante e la presenza a bordo di 28 passeggeri in un mezzo da 50 posti.

Nuove compagnie e nuovi servizi

Dal 2016 sono diverse le compagnie che stanno sostituendo i propri mezzi con moderni pullman dotati di motori euro 6, uniti a nuovi accorgimenti per limitare consumi ed emissioni: riduzione del peso e nuovi meccanismi tecnologici e di design per essere sempre più green. Di recente il marchio Scania ha presentato il primo bus bi-articolato euro 6 alimentato a biogas, che è in grado di trasportare fino a 250 passeggeri riducendo le emissioni anche del 90% se paragonato all’utilizzo di diesel tradizionale.
Ma il futuro è rappresentato dai bus elettrici: di 12 o 18 metri, sono alimentati da batterie al litio di ultima generazione capaci di garantire fino a 300 chilometri di autonomia con una sola ricarica. Secondo un report della Uitp, l’associazione internazionale per il trasporto pubblico, la domanda di questi mezzi è destinata a decollare. La Cina sta facendo grandi investimenti e in Europa diciannove operatori di trasporto pubblico, che coprono venticinque città europee, hanno pubblicato un piano volto a incrementare la presenza di autobus elettrici entro il 2020. In Italia, le prime flotte di bus antinquinamento hanno iniziato a percorrere le strade piemontesi e lombarde nel 2017, ma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato un piano di investimenti per aumentarne il numero in tutta Italia.

Ma l’autobus è un mezzo competitivo anche per quello che riguarda i prezzi, perché, se guardiamo al portafoglio, non ci sono opzioni più vantaggiose di questa. Andare da Milano a Roma su un bus low cost può essere più economico di una pizza con gli amici, visto che con la giusta promozione si può trovare un viaggio a meno di 30 euro.
E altre novità potrebbero arrivare dalla decisione di un anno fa della Commissione europea, che ha messo nero su bianco la sua proposta di legge per liberalizzare il mercato dei pullman e degli autobus lungo le strade del vecchio continente. L’obiettivo è quello di creare sviluppo, lavoro e nuovi servizi, contribuendo allo stesso tempo ad una svolta ecologica nei trasporti.

La proposta della Commissione è di liberalizzare i servizi di viaggio in pullman che coprono distanze sopra i 100 chilometri, per non interferire con il trasporto pubblico locale. In più la proposta prevede di istituire autorità di regolazione che monitorino gli equilibri del mercato.

Il pullman low cost

In Italia e in Europa, non senza polemiche, sono nate diverse compagnie low cost che propongono differenti percorsi. A livello europeo Flixbus propone tratte economiche e flessibili per tutti coloro che decidono di regalarsi una vacanza on the road nel vecchio continente. La possibilità più allettante, oltre alle tratte singole, è quella di scegliere il punto di partenza e quello di arrivo, per poi stabilire cinque diverse tappe per arrivarci: più di 1200 destinazioni in 24 paesi al prezzo complessivo di 99 euro. È una sorta di Interrail su gomma, chiamato appunto Interflix che ha validità complessiva di tre mesi con la possibilità di scegliere tratte nazionali o internazionali.
A tre anni dall’arrivo in Italia, i Flixbus collegano oggi oltre 300 città italiane e hanno trasportato oltre 10 milioni di passeggeri. Dopo essere approdata in diverse regioni italiane, la compagnia tedesca alla fine del 2018 è arrivata anche in Sicilia e Calabria. Altre novità per il nostro paese riguardano l’ingresso sul mercato della startup Sobus, che ha sviluppato un algoritmo che permette di incrociare i dati dei 10 mila tragitti diretti della piattaforma delle diverse compagnie, ottenendo più di 200 mila percorsi combinati in tutta Europa, per confrontare i prezzi dei biglietti e prenotare quello più conveniente. Che sia il business del momento lo dimostra il fatto che anche la startup francese Bla Bla Car, nata per offrire servizi di carpooling su lunghe tratte, ha presentato un’offerta per acquisire la compagnia Ouibus, integrando l’offerta di viaggi in carpooling con autobus di lunga percorrenza per sfidare così treni e aerei nei trasferimenti interurbani su strada.
Ouibus si occupa soprattutto di tratte lunghe, l’ideale dunque per quegli spostamenti che solitamente verrebbero a costare cifre elevate. L’azienda copre un totale di 685 città, suddivise in un totale di dieci paesi europei. Ogni giorno partono 634.790 mila autobus, con un catalogo che prevede 14.927 percorsi.
Baltour vanta autobus di ultima generazione, con sedili ergonomici, connessione Wi-Fi e prese di corrente. È inoltre possibile portare con sé il proprio animale domestico o, se si è tipi sportivi, la propria bicicletta. Ai clienti vengono proposte più di 500 destinazioni tra Italia ed Europa. L’azienda ha da poco avviato una partnership proprio con Flixbus, per offrire agli italiani una rete di collegamenti sempre più capillari e servizi innovativi a bordo e per le prenotazioni.
BusCenter garantisce i propri servizi ormai da più di 70 anni, con possibilità di modificare il proprio biglietto fino alla partenza. In Italia sono disponibili più di mille agenzie dove è possibile acquistare biglietti e chiedere informazioni sui percorsi. Le partenze sono diurne e notturne ed è possibile portare due bagagli per gli aeroporti. Coperta l’Italia quasi interamente, compresi i piccoli centri abitati, BusCenter garantisce spostamenti anche in Germania, Belgio, Francia, Svizzera, Lussemburgo e Slovenia.

Grandi e piccole destinazioni

Nel Belpaese ci sono località turistiche servite male dalla rete ferroviaria per le quali il bus potrebbe essere la soluzione migliore, soprattutto per le lunghe tratte. Una di queste città è Matera che, dopo essere stata nominata capitale europea della cultura per il 2019, sta vivendo un vero e proprio boom turistico, ma non ha una stazione ferroviaria. Si raggiunge in meno di sette ore da Roma (da 25,99 euro), mentre da Milano ci si impiegano circa dodici ore (da 57 euro). Tra le altre proposte selezionate dall’operatore Go Euro ci sono Cortina d’Ampezzo, da visitare in inverno così come in estate, collegata a Milano e Venezia con autobus diretti, Gubbio, incastonata nella campagna umbra e raggiungibile con il pullman direttamente da Perugia, Vieste, all’interno del Parco nazionale del Gargano e raggiungibile con il bus dai principali capoluoghi italiani, San Giovanni Rotondo, che non è servita dalla ferrovia, e infine Altamura, collegata direttamente con bus da Milano e Roma.

A livello europeo il tragitto più interessante è probabilmente quello che collega Edimburgo a Tarbet, ripercorrendo la Via del whisky. Al costo di circa 30 euro è possibile partire dalla capitale scozzese arroccata sulle colline viaggiando verso ovest passando prima nel Parco Nazionale dei Trossachs e poi a Campbeltown conosciuta come capitale mondiale del whisky per arrivare dopo cinque ore nel colorato borgo di pescatori di Tarbert.

In Norvegia si possono visitare i fiordi percorrendo i 250 chilometri che separano Gudvagen da Bergen, attraversando le parte più autentica della nazione, sempre con un biglietto intorno ai 30 euro. In Spagna, viaggiando da Santander a Bilbao, nei Paesi Baschi, è possibile percorrere un tratto del Cammino di Santiago per soli 7 euro, attraversando le scogliere del Golfo di Biscaglia.
In Olanda invece il pullman può essere il mezzo migliore per visitare i mulini a vento diventati simbolo della nazione, e da Amsterdam, con 10 euro, si può raggiungere Leeuwarden, il capoluogo della Frisia nel nord del paese.
Le opportunità sono diverse e l’unico limite nel costruire il proprio viaggio su misura è la fantasia. Con un mezzo economico possiamo partire alla scoperta del mondo che cambia metro dopo metro, con il viso incollato al finestrino o scambiando due chiacchiere con i viaggiatori accanto a noi, alla riscoperta di un modo più autentico di spostarsi e visitare nuovi posti, e una rinnovata attenzione all’ambiente che ci circonda.
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Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Gennaio 2019

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