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Valentina ed Edoardo: «In Umbria, dove il futuro e la sostenibilità sono già qui»

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Continuiamo a seguire il viaggio di Valentina La Cara ed Edoardo Manza, nel loro itinerario in Italia e in Europa durante il quale racconteranno realtà sostenibili ed ecologiche, ripuliranno dai rifiuti, fiumi, spiagge e strade e pianteranno alberi. È la volta della tappa che hanno fatto al PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile in Umbria. Terra Nuova li sostiene come mediapartner.
«Il PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile che si trova in Umbria, tra Amelia e Terni, è stata per noi una splendida scoperta. Questa struttura, che è insieme Centro di ricerca e sperimentazione sull’energia rinnovabile e resort ecosostenibile immerso nei boschi umbri ideale per una vacanza, ci ha incantato» raccontano Valentina ed Edoardo.
«La prima cosa che ci ha colpito è proprio il luogo in cui si trova, è immerso completamente nella natura, circondato da immensi boschi e lontano dalle industrie e dal caos cittadino. Ad accoglierci abbiamo trovato Alessandro Ronca, presidente e fondatore, Maurizio Ferrario e Maria Chiara Flugy Pepè, soci fondatori di Alessandro e due giovani volontari, Simone e Giuse, che in cambio di ospitalità aiutano i gestori nelle attività di tutti i giorni. Oltre ad essere appunto in un luogo bellissimo, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare come si vive avendo davvero un basso impatto ambientale e diversamente da quello che spesso si crede, non abbiamo dovuto rinunciare a nessuna comodità».
«Inoltre ci è stato spiegato nel dettaglio come sia possibile smettere di alimentare il consumo (ormai smisurato) delle risorse limitate del nostro pianeta, e la risposta è stata molto semplice, utilizzando le risorse che naturalmente non si consumano. Abbiamo fatto un tour dei vari impianti che alimentano il PER e tra questi troviamo:
PANNELLI SOLARI: utilizzati grazie al sole per il riscaldamento dell’acqua e delle stanze
AMPLIFICATORI DELLA LUCE DEL SOLE: semplici specchi che riflettono la luce solare al loro interno ed illuminano la stanza sottostante;
PANNELLI FOTOVOLTAICI: trasformano l’energia DEL SOLE  in elettricità
PALE EOLICHE che sfruttano il moto del VENTO per produrre elettricità;
Cisterne utilizzate per raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana, che depurata può essere utilizzata per ogni cosa riducendo drasticamente gli sprechi di acqua, l’unica accortezza è quella di non utilizzarla da bere poiché essendo senza minerali non avrebbe le sue funzioni nutritive».
«Ciò che c’è di splendido nell’utilizzo delle fonti rinnovabili è sicuramente la riduzione del sovra-consumo delle risorse limitate del nostro pianeta, punto essenziale per smettere immediatamente di prosciugare la Terra che ci ospita – proseguono Valentina ed Edoardo – Ci siamo accorti, pur essendo due persone molto affini a questo approccio, che conoscendo la provenienza delle risorse utilizzate ed accumulandole e trasformandole, ci si sente molto più connessi ad esse e ci si rende conto dell’importanza di ogni singola risorsa naturale, automaticamente emerge un senso di “responsabilità” e di controllo sullo spreco inutile, molto più forte rispetto a quello che si sente utilizzando per esempio la doccia di casa, perché si conosce la provenienza di quello che si utilizza. I punti a favore di questa oasi sono infiniti: oltre al percorso didattico, a parere nostro fondamentale per un futuro sano e consapevole, ci sono attività di ogni genere che vengono offerte dal resort. Inoltre tutta la zona circostante fa parte della più grande Lecceta d’Europa quindi luogo perfetto per trekking e passeggiate in Mountain bike immersi nella natura».
«Ogni giorno abbiamo svolto attività diverse – raccontano ancora, con entusiasmo, i due ragazzi – Edoardo, per esempio, ha attraversato il bosco con una moto completamente elettrica, ricaricata da energia pulita che offre ottime prestazioni ed è sorprendentemente silenziosa e veloce, divertendosi e rispettando completamente la natura; abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a un’esperienza di respirazione rigenerante a bordo piscina secondo il metodo Wim Hof, tecnica che insegna ad avere un approccio completamente diverso con la respirazione e con il nostro corpo, permettendo l’assimilazione di più ossigeno rispetto a quello assimilato solitamente,  guidata dal bravissimo Alessandro; i nostri pranzi e cene erano a base di prodotti km zero, coltivati proprio all’interno del Parco e la sera il cielo stellato era lo spettacolo migliore a cui si potesse partecipare».
«Questa struttura per noi rappresenta il futuro, il basso impatto ambientale e la valorizzazione delle risorse rinnovabili è essenziale soprattutto in questo periodo storico. Noi desideriamo che il mondo futuro smetta di distruggere la natura per creare ed inizi a collaborare con essa, siamo sicuri che la collaborazione con l’ambiente che ci circonda darà dei risultati nettamente migliori rispetto a quelli raggiunti fino ad ora».

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