Un’iniziativa dal basso, con tanti riconoscimenti nazionali ed europei, per favorire la mobilità dolce casa-scuola e scuola–centro città: si tratta della “tangenziale” dei bambini, tracciato ciclabile e pedonale realizzata a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, grazie alla determinazione del Comitato Slow Town. Che però il Comune ha trascurato nel tempo. È quindi scattato l’appello: «L’amministrazione la rivalorizzi».
Un’iniziativa dal basso, con tanti riconoscimenti nazionali ed europei, per favorire la mobilità dolce casa-scuola e scuola–centro città: si tratta della Tangenziale dei bambini, realizzata a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, grazie alla determinazione del Comitato Slow Town. Un tracciato di percorsi sicuri, ciclabili e pedonali che collegano l’argine del Po al centro storico, alla scuola, alla biblioteca e ad altri punti importanti della città, il tutto con cartelli e segnaletica simile ad una “bicipolitana”. La Tangenziale dei Bambini ha ricevuto il patrocinio del Ministero dei Trasporti, che lo ha visitato da poche settimane, tessendone le lodi e poi anche del Ministero dell’Ambiente. Ma non basta: è stata riconosciuta nel 2017 come “Best Practice” europea, ha ottenuto il “Premio Buone Pratiche Legambiente 2016”, è diventata progetto pilota Ispra, caso studio Eltis. Insomma, un progetto da manuale. Che ha però scarso appoggio a livello locale. Ne abbiamo parlato con Giancarlo Simoni, uno dei volontari del Comitato.
Cosa fa Slow Town? Perché avete ideato e creato la Tangenziale dei bambini?
Il Comitato Slow Town è nato nel 2014 successivamente alla sperimentazione di una zona 30 in città, divenuta poi definitiva nel 2018 grazie al finaziamento di un istituto di credito. Alla fine del 2014 il Comitato Slow Town ha presentato in Comune anche un Piano di Mobilità scolastica mutuato dall’esperienza “Meglio a Piedi” del Canton Ticino in Svizzera. La Tangenziale dei Bambini è stata inaugurata nel maggio del 2016 attraverso la realizzazione di uno stradello di collegamento tra la scuola e l’argine maestro e l’installazione di nove cartelli informativi. Per farlo ci hanno aiutato dei genitori e delle aziende private. Il Comune ha semplicemente fornito il nulla osta per i lavori.
In questi anni quanto appoggio avete avuto dal Comune?
Nessun appoggio. Sembra incredibile ma è così. Il Comune non ha creato alcuna nuova pista ciclopedonale, anzi ne ha eliminate alcune e interrotte altre per far passare e dare la precedenza alle auto. La Tangenziale è un percorso casa-scuola e scuola-centro, al momento sottoutilizzata, perché il Comune l’ha abbandonata. Ci sono due punti del percorso che vanno sistemati per renderla utilizzabile tutto l’anno. Siamo apolitici e non abbiamo alcun interlocutore locale che ci appoggia, nonostante tutti i riconoscimenti a livello nazionale ed europeo le forze politiche locali sono più interessate a boicottarlo che a realizzarlo.
Viene utilizzata dai bambini e dalle famiglie?
E’ utilizzata dalle famiglie, ma poco dalla scuola, che sta continuando a usare i pulmini per il trasporto in centro storico che dista poche centinaia di metri, solo qualche insegnante più sensibile la utilizza durante l’anno scolastico. Al Comune evidentemente non interessa portare avanti il progetto nonostante abbia due patrocini ministeriali, oltre che quello dell’ATS Val Padana. Nel 2016, fatto gravissimo, non abbiamo partecipato al bando del Ministero dell’Ambiente sui percorsi casa-scuola, casa-lavoro e zone 30; è probabile che lo avremmo vinto. Purtroppo anche il Piedibus non utilizza la Tangenziale dei bambini, ma fa altri percorsi più lunghi e a mio parere più pericolosi in mezzo al traffico. E’ il Comune che decide i percorsi del Piedibus e dopo la nascita della tangenziale non hanno cambiato il percorso, anche perché bisognerebbe mettere in sicurezza un piccolo tratto di 30 metri e non viene ancora fatto.
Com’è la mobilità casa-scuola a Casalmaggiore? Esistono piedibus o strade scolastiche davanti alle scuole chiuse al traffico?
Abbiamo tre scuole in centro con centinaia di alunni, ma nessuna strada scolastica. Solo una strada davanti alle medie è chiusa all’uscita, dopo che un ragazzo è stato investito nel 2013… Tutte le strade vengono chiuse solo quando una volta all’anno facciamo il “tutti a scuola a piedi e in bici” usando la tangenziale dei Bambini. Quel giorno vengono un centinaio di bambini in piazza e usiamo la Tangenziale. Ci troviamo in due gruppi separati, una cosa ridicola, noi scortati dalla polizia municipale che facciamo il percorso più sicuro sulla tangenziale e il piedibus che anche quella mattina si immerge nel traffico
Cosa chiederete alla prossima amministrazione che uscirà dal ballottaggio del 9 giugno?
Chiediamo che venga ripreso in mano il
Piano Mobilità scolastica, chiediamo che vengano messi in sicurezza i percorsi tracciati nella Tangenziale dei bambini, chiediamo nuovi percorsi pedonali, “isole felici” dove progettare spazi a misura di bambino, apposite misure di moderazione del traffico come le zone30 e gli attraversamenti rialzati davanti a tutte le scuole oltre alla limitazione fisica all’accesso delle auto alla scuola durante gli orari di entrata ed uscita. La precedenza va data agli utenti deboli, a chi si muove in modo sostenibile e non inquina l’aria che respiriamo.
Il comitato ha anche avviato una
petizione che si può firmare
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