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Genova: famiglie resilienti ed esempi di buone pratiche

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A Genova numerose famiglie si sono alleate per dare il via a un progetto di scambio di oggetti usati con un risparmio che negli anni ha raggiunto cifre più che ragguardevoli. E l’associazione nata con lo spirito della sostenibilità ha anche avviato un progetto di mobilità a due ruote nel tragitto casa-scuola.
A Genova succedono cose piccole, resilienti e meritevoli di essere raccontate.
Federico Re, genitore e volontario, con la sua associazione “tRiciclo-Bimbi a basso impatto”, ha avviato da settembre il progetto “Toorna-di nuovo è meglio che nuovo” : un portale per le famiglie genovesi, con lo scopo di scambiare, prestare gratuitamente oggetti e indumenti per bambini da 0 a 12 anni.
Così quotidianamente un nutrito gruppo di genitori si scambia oggetti usati ma ancora utili, salvandoli dalle discariche: dai giochi usati, ai pannolini lavabili, alle teglie per le pizze, agli arredi per camerette, alle scarpe e vestiti per bambini o premaman. Un portale realizzato con il contributo del Comune di Genova, dell’Amiu e dell’associazione Open Genova: “in questi anni abbiamo scambiato almeno tremila oggetti, con un valore risparmiato di 50-100.000 euro.
Non solo a basso impatto ambientale, ma anche a basso impatto economico!
Racconta Federico: “Toorna è un sito dove l’utente può registrarsi, mettere in circolo beni o trovare quello di cui ha bisogno. La registrazione è utile sia per un’azione di controllo degli utenti sia per tracciare le persone e monitorare la quantità di beni riusati”.
I volontari sottolineano che si sta pensando a un sistema per applicare sconti o assegnare premia chi lo utilizza. “La filosofia di Toorna” continua Federico ”è quella dell’economia circolare basata sul baratto. Un risparmio economico che genererà contemporaneamente benessere e riduzione di rifiuti solidi”.
Per agevolare gli scambi, si possono utilizzare i numerosi punti “ToornaQui”, una rete di trentuno negozi sparsi per la città, che sono punti di appoggio in cui consegnare o ritirare la merce. Il progetto è stato premiato da Legambiente come “campione di economia circolare”. La cosa ancora più interessante è che l’associazione promotrice si rende disponibile a donare l’intero pacchetto di programmazione della app a qualsiasi realtà, associazione o istituzione che abbia voglia di portare il progetto nel proprio territorio.
L’associazione Bimbi a basso impatto non si ferma qui. In una città sali e scendi, soffocata da traffico, che deve inevitabilmente fare i conti con la sfida per una mobilità più sostenibile, i volontari dell’associazione promuovono l’uso quotidiano della bicicletta nei tragitti casa-scuola. Chi l’ha detto infattti, che a Genova in bici non si può andare?
Di recente, un grande bicibus, in versione Critical Mass, di circa 400 bambini e genitori ha percorso Genova, “per dire alla città che una mobilità sostenibile è già possibile, educativa e divertente; e per chiedere alle istituzioni misure urgenti per proteggere e incentivare il popolo delle biciclette” racconta Federico Re.
Momento apice è stata la fotografia collettiva davanti a Palazzo Tursi con la consegna al Sindaco Bucci di un documento che ha raccolto le richieste trasversali e i progetti per l’area centro storico.
“Chiediamo ciclo-posteggi antifurto davanti a tutti gli asili, le scuole e le piazze. Chiediamo corsie ciclabili sulle strade principali per la sicurezza di genitori e figli. Chiediamo mezzi pubblici che permettano e incentivino il trasporto bicicletta”, si leggeva sul documento.
Richieste quanto mai attuali che associazioni e gruppi continuano a portare avanti con convinzione.

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