Il tavolo di confronto sull’omeopatia organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità è saltato. Gli omeopati si danno appuntamento al 74° congresso mondiale di Settembre.
«Poteva essere un’occasione di confronto costruttiva e propositiva, invece tutto era stato architettato come una vera e propria trappola». Non usa mezzi termini il dottor Francesco Marino, vicepresidente della Fiamo, la Federazione italiana delle associazioni e dei medici omeopati, riferendosi al tavolo di confronto che era stato organizzato alcuni mesi or sono dall’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Walter Ricciardi, dimessosi poi nel dicembre scorso dalla carica. Tavolo che, almeno per il momento, è saltato e che era «partito già zoppo nel 2018, perché la sua composizione, decisa unilateralmente dall’ISS, non lasciava presagire nulla di buono» spiega Marino. «Il sospetto che si trattasse di un tavolo la cui costituzione era funzionale a dare l’ultima bordata all’omeopatia per toglierla di mezzo l’avevamo già avuto quando abbiamo saputo che tra i membri ci sarebbero stati solo cinque rappresentanti del mondo dell’omeopatia, con il rifiuto categorico ad accettare i ricercatori universitari esperti della materia di cui avevamo chiesto l’ammissione».
L’obiettivo dichiarato era quello di far luce sulle evidenze scientifiche a disposizione che attestano la solidità e la validità di questo approccio diagnostico e terapeutico.
«Pur avendo fatto presente la vastità e la complessità delle ricerca in omeopatia, la coordinatrice del gruppo di lavoro, nominata da Ricciardi, non ha voluto sentire ragioni» aggiunge Marino. «Malgrado le avessimo inviato alcune centinaia di studi in via preliminare, non ha voluto mettere a punto un protocollo di ricerca che definisse i criteri per il loro esame, come di solito si usa in questi casi: era interessata solo alla ricerca clinica nell’uomo. Non solo: un lavoro di esame e verifica, come quello che avrebbe dovuto essere fatto, richiede mesi se non anni, eppure Ricciardi pretendeva di concludere tutto nell’arco di novanta giorni».
«Chiaramente tutto diveniva arbitrario e strumentale, finalizzato a un risultato già scritto, ovvero la condanna a morte dell’omeopatia con la firma in calce degli omeopati stessi! Per questo, per denunciare le irregolarità» prosegue Marino «abbiamo mandato una lettera alla FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), chiedendo il rinvio dell’incontro che era stato fissato per il 4 dicembre scorso. Ricciardi ha ignorato la nostra richiesta, fino a che non s’è visto arrivare una missiva analoga anche dalla stessa FNOMCeO. Di fatto, con le sue dimissioni il tavolo si è, per così dire, congelato e ora attendiamo di capire gli sviluppi. La sensazione è quella che le aziende farmaceutiche convenzionali stiano facendo grandi pressioni per soffocare l’aumento di credibilità dell’omeopatia e la sua diffusione e che questo abbia conseguenza pesanti» prosegue il dottor Marino.
Il congresso mondiale di settembre
«Ed è anche per dimostrare che ci siamo e che la nostra reazione è pronta che a settembre porteremo in Italia il 74° congresso mondiale di omeopatia» conclude Marino; l’appuntamento sarà all’Hilton Palace di Sorrento dal 25 al 28 settembre. L’evento è promosso dalla Liga Medicorum Homeopathica Internationalis e richiamerà in Italia medici e ricercatori da tutto il mondo. Il titolo dato a questa edizione è «La medicina del futuro dal cuore antico. La similitudine a tutti i livelli di conoscenza» e nel programma scientifico sono previsti interventi di relatori di caratura nazionale e internazionale su ricerca clinica, proving, agro-omeopatia, veterinaria, odontoiatria, metodologia clinica e integrazione dell’omeopatia nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. Sono aperte le iscrizioni e verranno richiesti gli ECM per i medici.
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