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Processionaria: un pericolo per il cane

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Con l’inizio della primavera le processionarie escono dal loro nido e migrano. La loro presenza può risultare molto pericolosa per il cane. Ecco qualche consiglio utile per poter intervenire tempestivamente in caso di contatto o ingestione accidentale.
La presenza della processionaria è facile da notare grazie al suo nido, che assomiglia a un grande batuffolo di cotone bianco fissato ai rami dei pini. All’inizio della primavera, queste larve migrano per colonizzare altri alberi formando delle “file indiane” lunghe svariati metri (da cui il loro nome).
I cani curiosi possono essere attratti da questo strano fenomeno e avvicinarsi per fiutarle o addirittura assaggiarle, senza sapere che la processionaria possiede dei peli urticanti e necrotizzanti molto pericolosi.

Trattamento locale

In caso di contatto o ingestione accidentale, sciacquate immediatamente l’interno della bocca (cavità orale) con della tintura madre di Calendula sp. con diluizione 1:5, facendo molta attenzione a non sfregare ed evitando che il cane ingerisca troppo prodotto.
Dovrete poi consultare un veterinario il prima possibile ma, nonostante tutte le cure prodigate, succede spesso che la punta della lingua si stacchi.

Trattamento generale

Appena vi accorgete dell’incidente, alcuni rimedi omeopatici pluralisti possono aiutare a contenere la distruzione dei tessuti. Procurateveli se fate delle passeggiate col vostro cane in zone infestate, soprattutto durante la migrazione della processionaria:
Apis 4 o 5 CH, Urtica urens 5 CH: da somministrare ogni 2 ore per 2 giorni, poi 3 volte al giorno i 3 giorni successivi.
Thaumetopoea processionnea 5 CH, 3 granuli 4 volte al giorno: un rimedio specifico da ordinare al farmacista.
Inoltre, per alleviare il dolore, potete somministrare alcune capsule rigide contenenti estratto secco di curcuma o di regina dei prati.
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Articolo tratto dal libro Curare il cane con i rimedi naturali

La prima parte del volume esplora le fondamenta della salute – l’alimentazione e lo stile di vita – e illustra le principali medicine non convenzionali adatte ai canidi: fitoterapia, gemmoterapia, aromaterapia, idrolatoterapia, omeopatia, elisir floreali, agopuntura e osteopatia.

La seconda parte è invece dedicata alla cura dei disturbi più comuni. Sono proposti rimedi naturali in caso di parassiti interni, esterni e di punture di insetto, per affezioni cutanee, traumi, disturbi digestivi, patologie dei reni e della vescica, disturbi nervosi e del comportamento e tanto altro ancora. Ampio spazio è destinato al giusto dosaggio e alla preparazione casalinga di tisane, macerati oleosi, oli aromatici, gel, creme e shampoo.
L’obiettivo del libro non è sostituire il veterinario ma offrire delle soluzioni per prevenire le malattie e curare in modo ragionato e non dannoso i nostri amici cani.
 

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