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Frutta e verdura prima dei pasti: una pratica utile ma poco diffusa

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Una pratica molto utile per perdere peso e per mantenere la salute è quella di mangiare frutta e verdura prima dei pasti. I consigli della nutrizionista Elisa Cardinali.
Una delle abitudini più utili a tavola, purtroppo ancora poco diffusa in Italia, consiste nel mangiare qualcosa di “crudo, fresco e colorato”, come un piatto d’insalata o un pezzetto di frutta, prima di iniziare un qualunque pasto della giornata, colazione compresa.
Questa pratica si dimostra utile sia per perdere peso sia per curare e ridurre i sintomi d’eventuali intolleranze riscontrate.
Nel primo caso, infatti, l’assunzione di un frutto circa quindici-venti minuti prima del pranzo e della cena, magari mentre stiamo cucinando, e della verdura prima della seconda portata del pasto, consente di raggiungere un buon senso di sazietà limitando l’introduzione di porzioni eccessive di cibo. Inoltre le fibre introdotte “anticipatamente” consentono di ridurre l’assorbimento dei grassi e dei carboidrati che andremo a introdurre successivamente, consentendo un miglior controllo della glicemia e limitando i picchi d’insulina.
Per quanto riguarda la riduzione dei sintomi da intolleranza, il motivo va ricercato in un vero e proprio reset del sistema immunitario indotto da questa semplice prassi. L’intestino rappresenta la maggior superficie di contatto del sistema immunitario con l’ambiente esterno e attivare le cellule immunitarie intestinali con qualcosa di “sano e vivo” prima di esporlo ad ogni altro alimento permette all’organismo di affrontare e di difendersi meglio da qualunque sostanza potenzialmente nociva introdotta con il cibo. In un certo senso il sistema immunitario viene “rinforzato e rinvigorito”. Anche i principali sintomi delle intolleranze, come colite, meteorismo, crampi e gonfiori addominali, reflusso gastroesofageo, vengono notevolmente ridotti perché l’assunzione della frutta prima dei pasti è in grado di migliorare la digestione attraverso una riduzione dei fenomeni di fermentazione.
Ma quali frutti è meglio consumare? Tutti i tipi di frutta fresca e di stagione, comprese arance e mandarini che al palato sembrano un po’ più aspre, hanno il potere di disintossicare e di neutralizzare i residui acidi all’interno del corpo. Se la frutta è stata elaborata o alterata dal calore, come nel caso di mele al forno, conserve, salse e torte di frutta, i benefici purtroppo non saranno gli stessi. Inoltre è importante che il frutto sia il più possibile integro in quanto nei succhi e nelle spremute le fibre vengono distrutte.
Il piatto d’insalata da consumare, invece, prima della seconda portata dovrebbe contenere verdure di foglia, come radicchio, rucola e insalata, di radice, come carote, rape e cipolle, e di gambo, come cetrioli, sedano, finocchi e zucchine.
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ELISA CARDINALI

Elisa Cardinali, classe 1978, è laureata in scienze biologiche e svolge attività di biologa nutrizionista.
Elabora piani alimentari per persone che vogliono migliorare, attraverso l’alimentazione, il proprio stato di salute e stati patologici come diabete, obesità, ipertensione, reflusso, stipsi, colite.
Si è specializzata in nutrizione e integrazione sportiva e segue atleti di ogni livello.
Il punto cardine della sua professione è quello di accompagnare le persone in un percorso di educazione alimentare senza abbandonare il piacere dello stare a tavola. Si aggiorna costantemente con corsi, seminari e congressi.
È coautrice, insieme a Laura Gogioso, dei libri La dieta vegetariana e vegana per chi fa sport e Acidità di stomaco addio! editi da Terra Nuova edizioni.
Per contatti: elisacardinali78@gmail.com
 
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