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Violetta africana: come coltivarla

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La violetta africana è una delle piante da appartamento più popolare, per la sua duratura fioritura e per le sue piccole dimensioni. Ecco alcuni consigli per coltivarla nel migliore dei modi assicurandoci fiori belli e colorati tutto l’anno.
Violetta africana: come coltivarla
Le violette africane (Saintpaulia spp.) sono senza dubbio le piante da appartamento più popolari al mondo. Le persone le amano perché fioriscono tutto l’anno offrendo un arcobaleno di colori, ma il loro fascino è grande anche quando non sono in fiore. Inoltre sono piante di piccole dimensioni, compatte e facili da coltivare. Ciò che distingue le centinaia di cultivar esistenti sono le dimensioni della pianta, il colore e tipo di fiore e le dimensioni, il colore e il tipo di foglia. Tutte, però, sono in grado di rallegrare ogni davanzale.
Le violette africane assomigliano alle vere e proprie violette, ma appartengono a tutt’altra famiglia, quella delle Gesneriaceae. Sono state scoperte nel 1892 dal barone Walter von Saint Paul-Illaire in Tanzania. Il nome dato al genere è infatti un tributo nei confronti della loro terra d’origine.
I fusti delle violette africane sono molto corti, solo 7,5-10 cm nelle varietà standard, e sono dotati di foglie disposte a rosetta sulla loro sommità. Le dimensioni dipendono dal diametro della rosetta e sono usate per suddividere le piante in categorie: micro-miniature (meno di 7,5 cm), miniature (da 7,5 a 15 cm), standard (da 20 a 40 cm) e grandi (più di 40 cm). I piccioli sono lunghi e succulenti e alla loro estremità è attaccata una lamina fogliare a forma di cuore, piuttosto spessa e ricoperta da una soffice peluria, quasi come le zampe di un gatto. Il picciolo delle foglie alla base della rosetta è più lungo, mentre quello delle foglie nella parte superiore è più corto. In questo modo, nessuna foglia getta ombra su quelle sottostanti, secondo una struttura detta imbricata.
Le foglie delle violette africane possono essere molto diverse tra loro. La semplice foglia verde della versione standard viene chiamata “boy” per via della famosa varietà “Blue Boy”, mentre la foglia “girl”, derivante dalla varietà “Blue Girl”, è verde, con i margini ondulati e una macchia bianca alla base della lamina fogliare. Inoltre, esistono foglie variegate con chiazze o puntini di colore giallo, panna o bianco, foglie simili a quelle della quercia e foglie frangiate. Così come vengono coltivate per i propri piccoli e graziosi fiori, molte cultivar vengono scelte anche per via delle proprie foglie.
I fiori, posti sugli steli che emergono dalla parte centrale della rosetta, sovrastano le foglie, e una pianta coltivata correttamente e in piena fioritura è come un piccolo e perfetto mazzo di fiori. I fiori possono essere di un’ampia varietà di colori, tra cui blu, rosa, bianco, viola, magenta, rosso e mix di due colori. Così come le foglie, i fiori possono avere forme assai diverse. I fiori singoli hanno cinque petali, i cui due superiori sono più piccoli dei tre inferiori, e sono quelli che assomigliano di più alle vere e proprie violette. I fiori semi-doppi hanno più di cinque petali, mentre quelli doppi hanno almeno dieci petali. I petali dei fiori increspati hanno i bordi ondulati, altri sono color pastello e con i bordi scuri, mentre quelli dei

fiori a forma di stella sono tutti alla stessa distanza e hanno le stesse dimensioni.

CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI

LUCE MEDIA. Non esponete le piante direttamente alla luce solare ma fornite una luce filtrata. Queste piante dalla crescita lenta crescono molto bene anche sotto delle lampade fluorescenti poste 30 cm al di sopra di loro.
TEMPERATURE MODERATE. 20-25°C di giorno e 15-20°C di notte.
ACQUA MEDIA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 2,5 cm. Evitate di bagnare direttamente foglie e fiori.
UMIDITÀ. Le violette africane amano molto l’umidità, ma non nebulizzatele, perché la peluria posta sulle foglie le farebbe rimanere bagnate troppo a lungo. Se l’aria di casa vostra è secca, potete aumentare il livello di umidità mettendo il vaso dentro a un sottovaso o a una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che il vaso poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua. Non immergete mai le vostre violette africane direttamente nell’acqua, così da evitare che si impregnino completamente di acqua.
TERRICCIO. Biologico, altamente drenante e di buona qualità, specifico per violette africane. I tipi migliori contengono fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Con le violette africane standard, usate un fertilizzante organico bilanciato, ovvero un fertilizzante i cui valori di azoto, fosforo e potassio siano praticamente identici (es. 14-12-14). Agli esemplari in miniatura piace invece una formulazione leggermente diversa (es. 7-9-5). Usate un fertilizzante in polvere o liquido e applicatelo ogni tre mesi durante tutto l’anno. In alternativa, diluite metà dose consigliata di fertilizzante liquido e applicatene un po’ al momento dell’irrigazione della pianta.
INVASATURA. Quando la vostra pianta deve essere rinvasata, trasferitela in un contenitore dal diametro 2,5 cm più grande di quello attuale. Le violette africane preferiscono i vasi piccoli e bassi, quindi evitate di metterle in vasi troppo grandi. Il loro piccolo apparato radicale non è in grado di ricavare acqua da una grande quantità di terra.
PROPAGAZIONE. Le violette africane si propagano facilmente mediante talee fogliari.

PROBLEMI PIÙ COMUNI

Macchie chiare sulle foglie, cocciniglie farinose e muffa grigia.
 
Credits image: Wikimedia Commons
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