Il presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi annuncia che l’Ordine stesso si è visto costretto a ritirare i 7000 euro di finanziamento per le analisi sul contenuto dei vaccini effettuate dall’associazione Corvelva «perché si è scatenata contro di noi una campagna infamante». E sul sito dell’OnB si apprende che sono in atto persino iniziative «tendenti a creare il blocco, presso talune università, delle commissioni di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di biologo».
Il presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi annuncia che l’Ordine stesso si è visto costretto a ritirare i 7000 euro di finanziamento per le analisi sul contenuto dei vaccini effettuate dall’associazione Corvelva «perché si è scatenata contro di noi una campagna infamante». La decisione è stata presa per «mettere fine alle polemiche strumentali che sono nate», ha spiegato all’agenzia Dire il presidente Vincenzo D’Anna.
«Io non sono certo un no-vax» ha detto D’Anna. «Io sono un uomo di scienza, e come tutti coloro che studiano la scienza so bene qual è la storia dei vaccini».
D’Anna spiega anche la revoca del finanziamento che era stato dato all’associazione Corvelva come contributo per le analisi commissionate sulla composizione dei vaccini in commercio. Corvelva restituisce il denaro all’OnB e ciò «fa trasparire anche la signorilità che contraddistingue questa associazione composta da genitori – spiega D’Anna – dei quali buona parte ha figli colpiti da eventi avversi e non necessariamente dovuti ai vaccini: loro hanno compreso che tale finanziamento è stato preso a pretesto per scatenare contro di me e contro l’Ordine dei biologi un’infamante campagna per etichettarci come ‘no vax’ per raggiungere in realtà altri strumentali traguardi. E dunque io li ringrazio e mi accingo a ritirare questo finanziamento che preciso essere di 7mila euro e non di più. In questo modo poniamo termine alla questione e porteremo allo scoperto le vere motivazioni per cui alcune università stanno sobillando i ragazzi contro altri giovani che dovrebbero sostenere l’esame di Stato per abilitarsi all’esercizio della professione di biologo».
Sono infatti in atto iniziative, come spiega lo stesso Ordine, ««tendenti a creare il blocco, presso talune università, delle commissioni di esame per l’abilitazione dell’esercizio della professione di biologo».
«E’ un gesto che non rende merito né alla scienza né all’accademia – spiega D’Anna – è una palese ritorsione. Certamente si può protestare contro di me e contro l’Ordine se ci fosse traccia di una attività scientifica svolta contro i vaccini. Ma sfido chiunque a trovare un solo gesto o passaggio che io o l’Ordine abbiamo mai fatto contro la copertura vaccinale o contro la legge dell’obbligo. Io sono stato un uomo delle istituzioni e rappresento una istituzione pubblica e dunque non mi sognerei mai di contestare o violare la legge. Posso protestare perché la legge venga cambiata, ma fin quando esiste, ogni buon cittadino ha l’obbligo di doverla rispettare. Questa protesta poi si ritorce contro i legittimi diritti dei giovani che si sono laureati e che non facendo l’esame di Stato non sono abilitati all’esercizio della professione. In questo modo viene meno la funzione di un esercizio garantito dalla Costituzione e credo che ci siano anche dei profili di illegittimità e illegalità».
L’iniziativa specifica è stata presa a Pavia, dove all’università il dipartimento di biologia, con una delibera, ha bloccato gli esami di Stato per i biologi in protesta contro le posizioni espresse sui vaccini dall’Ordine Nazionale. La delibera prevede l’astensione dei professori dell’ateneo dall’esame di Stato dell’Universita’ di Pavia.
La notizia è stata data dall’Udu, il sindacato degli studenti, ed è stata confermata anche dall’ufficio stampa dell’università.
«Io ho un dubbio – dice ancora D’Anna alla Dire – credo che la protesta derivi da buona parte di coloro che non vogliono iscriversi all’Ordine dei biologi, mentre la riforma delle professioni sanitarie obbliga chiunque esercita la professione nell’ambito sanitario a farlo. Credo che qualcuno esprima l’idea comune che iscriversi all’Ordine voglia dire sottomettersi a una autorità, ingerenza e controllo da cui, come scienziati, dovrebbero essere svincolati. Ma questa iscrizione all’Ordine non sono io a richiederla ma la legge. Io sono sotto l’egida e il controllo della Corte dei Conti poiché l’iscrizione prevede un versamento allo Stato e chi evade l’iscrizione al proprio Ordine professionale compie un reato contro lo Stato».
Sul numero di marzo del mensile Terra Nuova (disponibile a giorni) è presente un articolo che illustra i risultati delle analisi commissionate da Corvelva e che dà conto anche del sostegno espresso dall’Ordine dei Biologi; l’articolo non contiene questo nuovo sviluppo, di cui qui viene data notizia, perchè il numero era già in stampa al momento della diffusione dell’informazione.
Letture utili
Sulle vaccinazioni spesso si hanno poche informazioni e raramente sono precise, complete e trasparenti.
La scelta vaccinale rischia quindi di diventare una questione di “tifoseria”, secondo lo slogan che sulle televisioni o sui media mainstream viene gridato più forte.
Mentre è bene invece che sia una scelta ponderata e basata su dati ed evidenze scientifiche, anche quelle “scomode”, perché in letteratura ci sono. È questo il lavoro che Neil Z. Miller compie nel suo libro, in cui ha raccolto, analizzato, ordinato e presentato informazioni ad ampio spettro sui vaccini, soprattutto quelli per l’infanzia.