L’iniziativa europea che chiede l’abolizione delle gabbie negli allevamenti animali è giunta a un traguardo importante: metà delle firme necessarie per la validità della petizione è già stata raccolta e sono già 7 i paesi qualificati per numero minimo di firme, altra condizione necessaria perchè l’iniziativa sia valida. Terra Nuova fra i promotori.
Sono 500.000 i cittadini europei che hanno firmato l’iniziativa contro le gabbie negli allevamenti, lanciata lo scorso settembre a Bruxelles e a ottobre a Roma. Perchè la petizione sia valida è necessario raccogliere un milione di firme. A oggi è già stata raggiunta l’altra condizione per la validità dell’iniziativa e cioè che 7 paesi raccolgano un numero minimo di firme.
L’iniziativa ha adunato la più grande coalizione mai riunitasi per un’iniziativa di questo genere. Più di 140 organizzazioni, di cui 20 italiane, stanno lavorando incessantemente per informare i cittadini europei di questa grande opportunità che potrebbe portare al divieto dell’uso delle gabbie in tutti gli allevamenti europei. Le associazioni e le realtà italiane che hanno aderito all’iniziativa sono Animal Law, Animal aid, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Lega Nazionale Difesa del Cane, Legambiente, Amici della Terra, Il Fatto Alimentare, Terra Nuova, Confconsumatori, Lega per l’abolizione della caccia, Jane Goodall Institute, Terra! Onlus, Animalisti Italiani, ENPA, LAV, Partito animalista, LEIDAA, OIPA, LUMEN.
Negli ultimi 5 mesi decine di eventi si sono succeduti in tutta l’Unione Europea, testimonial importanti hanno sostenuto pubblicamente l’iniziativa e, recentemente, il corto M6NTHS, vincitore del prestigioso Panda Award, ha contribuito alla raccolta firme grazie a uno streaming in esclusiva su tutti i siti della coalizione.
Annamaria Pisapia, membro del comitato dei cittadini che hanno presentato l’iniziativa e Direttrice di CIWF Italia Onlus, ha dichiarato: “Siamo vicini alla vittoria. L’iniziativa europea per mettere fine all’uso delle gabbie nell’UE è sostenuta dalla più grande coalizione mai riunitasi in questa generazione. 500.000 cittadini hanno già dimostrato di credere che gli animali meritino una vita migliore. Stiamo lottando per loro. Una vita trascorsa in una gabbia non può essere chiamata vita.”
Oltre 300 milioni fra suini, galline, conigli, anatre e quaglie vivono la loro vita rinchiusi in gabbia. Molte delle gabbie sono anguste o estremamente affollate e negano agli animali la possibilità di muoversi liberamente. Se l’iniziativa raggiungesse il milione di firme, scatenerebbe un vero terremoto nel sistema di produzione del cibo nell’ UE, potenzialmente migliorando la vita di centinaia di migliaia di animali ogni anno. Si tratterebbe di un passo fondamentale per mettere fine all’allevamento intensivo.