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Rete ecovillaggi: che cosa c’è “dentro” le comunità?

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Ventimiglia, ecovillaggio Torri Superiore: si è appena concluso l’incontro invernale della Rete italiana villaggi ecologici – RIVE , dedicato alla condivisione di difficoltà e punti di forza degli ecovillaggi attraverso la narrazione di storie di vita collettiva.
Ancora una volta la Rete italiana villaggi ecologici – RIVE si riunisce nella suggestiva cornice dell’ ecovillaggio Torri Superiore (Ventimiglia, Imperia), un luogo simbolo per il movimento delle comunità intenzionali e fulcro di esperienze che da oltre 25 anni, arricchiscono il panorama culturale delle comunità, diffondendo pratiche come la Permacultura e la facilitazione, e facendo da ponte con esperienze europee. Cinquantacinque persone provenienti dalla Sicilia all’alto Piemonte, si sono riunite per l’approvazione del nuovo Statuto dell’associazione che, adeguandosi alla riforma del terzo settore, trasformerà l’attuale associazione in una di promozione sociale. Alta la partecipazione delle comunità: ventuno le realtà rappresentate, tra ecovillaggi ed ecovillaggi in costruzione.

Come anche quella dei sostenitori, in particolare delle persone coinvolte nei gruppi di lavoro permanenti – Comunicazione, Cura, Internazionale, Statuto, Tecnico organizzativo dei raduni estivi. Un incontro denso di contenuti e di condivisioni oneste e profonde delle esperienze che personalmente e collettivamente vengono vissute negli ecovillaggi e che in una certa misura si riscontrano anche nella comunità “temporanea” RIVE. Come Torri Superiore, con i suoi grovigli di vicoli e scale, di archi e passaggi, di intrecci tra pietre e natura, anche il vissuto del fine settimana si può immaginare come un’intersezione di livelli, che raccontano dell’associazione e delle comunità, passando dalla responsabilità collettiva a quella personale, dal vissuto del singolo individuo a quello del gruppo di lavoro, al “gruppo” assemblea, alternando momenti di serietà e profondità a quelli di leggerezza e di allegria.

Ed è stato bello osservare e immergersi in questo contesto, permeato da un grande senso di affetto, rispetto all’ideale che ognuno applica nella propria quotidianità e nella relazione tra le persone presenti.

Chi lava i piatti nella vostra comunità?

Sembra una domanda banale, ma in fondo, è densa di aspetti che potrebbero far scattare dinamiche relazionali potenti. Avere chiarezza su una domanda del genere evita l’innestarsi di conflitti. Un atto così semplice racchiude temi di fondamentale importanza, come la parità di genere, l’uso o l’abuso di rango e quindi di potere (basti pensare a come sono considerati i lavapiatti nella nostra società!) il senso del servizio e l’autonomia, intesa come capacità di prendersi cura in modo integrale di ciò di cui ognuno ha bisogno. Tante altre domande sono sorte tra i presenti, tante risposte sono state portate in modo originale e differenziato dai rappresentanti degli ecovillaggi. Domande semplici e talvolta bizzarre e domande articolate e complesse sono state esplorate in tre sessioni interattive e dinamiche. Si è parlato di “crisi” nelle comunità: in che modo si manifestano ? In che ambiti e come ognuno vi ha risposto? Come viene vissuto in comunità il tema della coppia e della sessualità? Come vi ponete di fronte all’educazione dei piccoli?

E sul tema della proprietà individuale e quella collettiva? Che caratteristiche ha il vostro credo ideologico/spirituale? Queste e molte altre domande hanno trovato risposte articolate che non è possibile riportare in questa sede perché ci sarebbe tanti contenuti da scriverci un libro, e riportarle decontestualizzate non aiuterebbe a comprendere a pieno l’esperienza delle comunità intenzionali italiane. Molti hanno fatto notare che sarebbe oltre che utile, anche molto divertente raccogliere anche tutte le domande o le affermazioni incredibili che inevitabilmente vengono poste agli ecovillaggisti dai loro ospiti, o anche le descrizioni di tutti quei personaggi bizzarri e stravaganti che passano di comunità in comunità mettendo non poco in difficoltà i suoi abitanti ma allo stesso tempo, sprigionando un gran senso di ironia.

Se non è divertente non è sostenibile!

In pieno spirito comunitario, non poteva mancare il momento della celebrazione! Sabato sera grande festa in cui, oltre a tutti i “rivaioli” erano presenti tutti gli abitanti di Torri. Vista la location, visti i giorni corrispondenti, la serata è stata all’insegna del Festival “San Rive Remo” dove 15 performance di ecovillaggisti si sono avvicendate fino alla mezzanotte, quando è stato scelto il vincitore. Una coppia d’eccezione, la co-presidente Paola Crasso, con una bella parrucca rosa shock e la responsabile del gruppo giovani/internazionale Nicoletta Benfatti, per la serata, trasformata in “donna in verde”, hanno condotto lo show con ironia e giocosità, dimostrando di riuscire a fluire da un ruolo all’altro, passando dalla serietà alla leggerezza in uno schiocco di dita. Nonostante la bravura e la simpatia di molti soci Rive che si sono lanciati in questa sfida con canti e musiche a loro care, passando da artisti di professione a stonati improvvisati, alla fine, la “disputa” finale se la sono giocata in tre:

gli abitanti di Torri Superiore con la loro canzone sull’orto, scritta sulla base della famosa “Zombie” dei Cranberries, i trio figli degli ecovillaggi, con una canzone scritta da loro sulla base de “il gatto e la volpe” e la coppia Giovanni-Federico dell’ecovillaggio di giovanissimi “Roncadella”, che hanno vinto con una canzone ironica in dialetto, scrupolosamente tradotta.

Tutto ciò che è emerso nell’incontro è stato lo specchio della vita di comunità. L’assemblea si è trasformata in una comunità viva e pulsante in questi tre giorni, con tutte le bellezze e difficoltà che una comunità può avere. Ma è stata l’autenticità più di tutto a colpirmi positivamente e quell’intento che sta diventando sempre di più una realtà nella RIVE: raccontiamoci come stiamo, riconosciamo i nostri punti di forza, senza vergognarci di ciò che abbiamo bisogno di migliorare. Semplicemente, senza maschere e giudizio.

Vuoi saperne di più sulla Rete degli ecovillaggi e delle comunità presenti in italia e all’estero? Leggi il libro di Terra Nuova!

La vita comunitaria e la condivisione dell’abitare si stanno espandendo sempre di più, non solo all’estero, ma anche nel panorama italiano, che offre un ricchissimo e variegato arcipelago di esperienze, dall’housing sociale ai condomini solidali, dal cohousing agli ecovillaggi. Francesca Guidotti nel suo libro Ecovillaggi e cohousing mette a disposizione la sua attività di ricerca, accompagnandoci in maniera dettagliata all’interno delle varie realtà italiane, da nord a sud, fornendo una scheda dettagliata per ogni progetto, dalla personalità giuridica all’eventuale ispirazione spirituale, dall’organizzazione economica alla dieta scelta. Una guida per farsi un viaggio nelle esperienze comunitarie all’insegna non solo del risparmio economico ma soprattutto di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà. Continua a leggere!

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