L’utilizzo dei bus elettrici può portare notevoli miglioramenti nel livello di inquinamento da polveri sottili. Vediamo quanto è stato fatto in Italia e l’ulteriore passo in avanti dell’Inghilterra, dove si progettano bus che addirittura riescano a pulire l’aria.
I bus elettrici potrebbero essere una soluzione per combattere l’inquinamento da polveri sottili nel nostro paese, che è costato all’Italia un deferimento alla Corte di giustizia europea. L’annuncio era stato fatto a giugno dal Ministro dell’ambiente Sergio Costa, che aveva già individuato le risorse necessarie per mettere in moto il progetto. L’idea era quella di destinare gli acquisti dei primi mezzi alle regioni più colpite dallo smog, come la pianura Padana, una delle zone più inquinate d’Europa.
L’Italia ha oggi in corso due procedure di infrazione a livello europeo per aver violato i limiti sul particolato PM10 e i valori limite del biossido di azoto.
I primi passi verso il cambiamento sono stati fatti nel 2017, con 19 autobus elettrici acquistati dalla Regione Piemonte e prodotti dalla cinese Byd. A Bergamo è stata fatta una progettazione organica di linea di autobus elettrici concepita come un sistema, con una gara per 12 mezzi a zero emissioni e relative infrastrutture di ricarca in 16 pensiline dotate di connessione Wi-Fi e mappe interattive.
A Milano invece, dove nel 2017 era stata bandita una gara per 20 autobus elettrici vinta dalla polacca Solaris, il progetto è quello di arrivare entro il 2030 ad avere solo bus elettrici per tutta la città. A Messina i 13 bus elettrici arrivati in città inizieranno a girare nel 2019.
In Inghilterra, invece, pensano di fare un passo in più: non solo stimolare il trasporto su autobus per ridurre il traffico dovuto alle automobili, ma farlo con pullman che siano in grado di ripulire l’aria mentre girano per le città. È l’idea di The Go-Ahead Group, uno dei più grandi operatori britannici di autobus e ferrovie, che ha già lanciato il prototipo Bluestar per le strade di Southampton con il sistema di filtraggio dell’aria fissato nella parte superiore del veicolo progettato per intrappolare le polveri sottili mentre l’autobus è in movimento, rendendo l’aria più pulita.
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Brano tratto dall’articolo La sostenibilità prende l’autobus
Leggi l’articolo completo sul numero Terra Nuova Gennaio 2019