Una zuppa vegetariana molto particolare, a base di birra e formaggi, da preparare per stupire i vostri ospiti. Adattissima a chi è intollerante o allergico al nichel.
Una zuppa vegetariana molto particolare, a base di birra e formaggi, da preparare per stupire i vostri ospiti. Adattissima a chi è intollerante o allergico al nichel.
Tempo di preparazione 60’
Ingredienti
• 800 ml di brodo vegetale
• 180 ml di birra
• 100 g di formaggio fresco cremoso a temperatura ambiente
• 250 g di cheddar grattugiato
• 200 g di latte
• 1 carota
• 1 costa di sedano
• 1 cipollina
• 2 spicchi di aglio
• 30 g di farina
• 1 cucchiaino di senape di Digione
• alcune gocce di salsa di soia
• 1 noce di burro
• sale
Procedimento
Fate fondere il burro in una pentola. Unite un trito preparato con carota, cipollina e sedano. Soffriggeteli a fuoco dolce per 8 minuti. Unite l’aglio affettato e, dopo 2 minuti, la farina setacciata. Cuocetela per altrettanto tempo. Versate gradualmente il brodo caldo, rimestando per sciogliere i grumi. Portate a ebollizione a fiamma media, abbassate e cuocete per 30 minuti.
Incorporate, nell’ordine: la birra, il formaggio cremoso, il cheddar grattugiato. Sbattete continuamente con una frusta per disfare i latticini. Attenzione a non raggiungere mai il bollore, altrimenti la zuppa “impazzisce”.
Proseguite ora con il latte, la senape e la salsa di soia.
Lasciate sobbollire ancora per poco, regolate di sale e servite con pane tostato.
SEI INTOLLERANTE AL NICHEL? SCOPRI IL RICETTARIO CHE FA PER TE
Allergie e intolleranze sono in costante aumento negli ultimi decenni e un posto sempre più rilevante è occupato dalla
reazione avversa al nichel. Ma questo metallo è ovunque, nel terreno così come nelle monete da 1 e 2 euro, nei contenitori alimentari così come nei cibi, soprattutto di origine vegetale. Che fare, quindi? Innanzitutto
armonizzare i tre pilastri della salute: mente, corpo e nutrizione.
L’autrice soffre di celiachia e, per alcuni periodi, è stata intollerante al nichel. Parte quindi dalla propria esperienza personale e professionale per suggerire un percorso di guarigione a trecentosessanta gradi. Nel libro sono indicati i cibi “no” (grassi idrogenati e prodotti industriali in primis) e quelli che è possibile reintrodurre dopo un primo periodo di disintossicazione. Fondamentale è una corretta dieta di rotazione, cioè il cauto reinserimento, dopo un periodo di disintossicazione, di alcuni alimenti vegetali contenenti nichel.
Le oltre 90 ricette combinano, in un equilibrio perfetto, salute e sapore, perché l’allergia al nichel non sia solo sacrificio a tavola.