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Legambiente: «Altro che Tav, ecco le priorità per i pendolari»

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L’associazione Legambiente ha pubblicato il rapporto “Pendolaria 2018” e al primo punto c’è la critica alle grandi opere, come la TAV, che, come spiega la onlus, non servono a migliorare la viabilità quotidiana dei tanti fruitori del trasporto ferroviario regionale in Italia.
«Altro che autostrade e Tav, le vere incompiute italiane sono 26 opere, bloccate e senza risorse, che aiuterebbero invece a migliorare la vita dei pendolari». Parola di Legambiente, che ha diffuso il rapporto “Pendolaria 2018”.
Come ogni anno, all’entrata in vigore dell’orario invernale, Legambiente lancia la campagna Pendolaria presentando una prima analisi dei dati piu’ rilevanti che riguardano la situazione del
trasporto ferroviario regionale in Italia. Questo primo bilancio della situazione racconta le ragioni di una mobilitazione a fianco di chi ogni giorno prende il treno per andare a lavorare, a scuola o all’università e che ha l’obiettivo di far capire quanto sia importante e urgente migliorare il trasporto pubblico su ferro nel nostro Paese, offrendo un’ alternativa davvero piu’ competitiva, economica e sostenibile alle persone rispetto all’automobile privata.
Sono quattro le questioni più rilevanti che si possono evidenziare:
-l’incredibile ritardo e assenza di investimenti in cui si trovano tante infrastrutture che renderebbero piu’ veloci e comodi i viaggi di milioni di persone che ogni giorno si spostano per ragioni di lavoro o di studio;
-i tagli avvenuti al servizio ferroviario regionale in questi anni. La ragione dei disagi che vivono i pendolari ogni giorno sta nel fatto che dal 2009 ad oggi, a fronte di una crescente domanda di trasporto su ferro, perché permette di lasciare l’auto, riducendo stress e spesa delle famiglie, il numero di treni in circolazione sulla rete regionale è diminuito.
-l’eta’ dei treni in circolazione, dove si vedono finalmente segnali positivi, ma anche un aumento delle differenze tra le Regioni.
-un aggiornamento della situazione che vivono i pendolari delle 10 linee peggiori d’Italia individuate lo scorso anno. Perche’ quasi ovunque, rispetto allo scorso anno, nulla e’ cambiato per le linee peggiori per i pendolari, che sono oggi il triste emblema della scarsa qualità del servizio che accomuna diverse aree del Paese.

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