L’alleanza, coordinata da Terra Nuova, che ha lanciato la campagna per chiedere una moratoria per il 5G e l’applicazione del principio di precauzione sta compiendo ulteriori passi: è stato infatti richiesto un incontro-audizione con i presidenti delle Commissioni Affari Sociali e Territorio e Ambiente della Camera, delle Commissioni Ambiente e Sanità del Senato e con i ministri della salute e dell’ambiente.
La campagna promossa da Terra Nuova per richiedere una moratoria per il 5G in piena applicazione del principio di precauzione ha fatto un altro passo avanti.
È stato infatti richiesto un incontro-audizione urgente ai ministri dell’ambiente e della salute e alle quattro Commissioni competenti di Camera e Senato per sollecitare una moratoria per il 5G visti i rischi potenziali per la salute pubblica.
Intanto, grazie a un crowdfunding, è stato finora possibile pubblicare un appello su una pagina de
Il Fatto Quotidiano (la raccolta fondi prosegue
QUI per approdare su altri media mainstream) e si proseguirà con le iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di pressione sui decisori politici.
Ecco di seguito la richiesta che è stata inviata.
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All’attenzione di
Ministro della Salute
Ministro dell’Ambiente
presidente e membri della Commissione Ambiente della Camera
presidente e membri della Commissione Affari Sociali della Camera
presidente e membri della Commissione Igiene e Sanità del Senato
presidente e membri della Commissione Territorio e Ambiente del Senato
OGGETTO: Moratoria per il 5G, SI APPLICHI IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
URGENTE RICHIESTA DI INCONTRO/AUDIZIONE
Gentili ministri/presidenti di Commissione,
dall’1 gennaio 2019 saranno disponibili le nuove radiofrequenze per la tecnologia wireless di quinta generazione, il cosiddetto 5G. Scienziati, medici e ricercatori hanno già lanciato moniti e appelli per contenere questa avanzata, poiché mancano valutazioni preliminari del possibile rischio per la salute della popolazione.
Si prevedono wi-fi dallo spazio attraverso satelliti in orbita e l’installazione di milioni di nuove mini-antenne a microonde millimetriche, anche sui lampioni della luce, che andranno a sommarsi agli oltre ventimila wi-fi pubblici e alle decine di migliaia di antenne per telefonia mobile 2G, 3G e 4G. Ciò comporterà un’esposizione massiccia della popolazione all’inquinamento elettromagnetico e si preannuncia un innalzamento delle soglie limite per i valori di irradiazione. Non va dimenticato che nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo(1).
Peraltro, l’1 novembre 2018 il National Toxicology Program ha diffuso il rapporto finale(2) di uno studio su cavie animali; è emersa una «chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore». Il rapporto aggiunge che esistono anche «alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali». E qui si sta parlando ancora di 2G e 3G, ma ora si vuol introdurre in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G.
Nel marzo 2018, inoltre, sono stati diffusi i primi risultati dello studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini di Bologna (Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni)(3), che ha considerato esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio sui telefoni cellulari del National Toxicologic Program, riscontrando gli stessi tipi di tumore. Infatti, sono emersi aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP: iperplasia delle cellule di Schwann e gliomi maligni (tumori del cervello) alla dose più elevata. In aumento è anche il numero di persone colpite da elettrosensibilità, malattia ambientale altamente invalidante.
Sono quasi duecento gli scienziati indipendenti che, guidati dal professor Lennart Hardell, hanno sottoscritto l’appello(4) per una moratoria del 5G. Un altro appello internazionale ha già raccolto le adesioni di ricercatori, cittadini e organizzazioni di 96 paesi(5) e mette a disposizione una bibliografia ricchissima, che attesta numerosi rischi biologici da elettrosmog.
In Italia, una petizione ha già raccolto migliaia di firme(6) e l’associazione ISDE Medici per l’Ambiente ha chiesto al Governo «un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari e una moratoria per l’esecuzione delle sperimentazioni 5G su tutto il territorio nazionale sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario» (7).
TUTTO CIO’ PREMESSO
CHIEDIAMO UN INCONTRO/AUDIZIONE CON LE S.V. DA FISSARE CON URGENZA
E DEL QUALE VI INVITIAMO A DARCI COMUNICAZIONE
E AVANZIAMO ALTRESI’ LE SEGUENTI RICHIESTE AGLI ORGANI DI GOVERNO:
– Si fermi l’avanzata del 5G, in piena applicazione del principio di precauzione, finché non si potranno escludere danni a carico della popolazione.
– Non si innalzino i valori limite previsti dalla legge per l’esposizione all’inquinamento elettromagnetico.
– Si promuova uno studio epidemiologico a livello nazionale sui campi elettromagnetici.
L’iniziativa nazionale di sensibilizzazione della popolazione (approdata finora anche su Il Fatto Quotidiano) è promossa dalla rivista Terra Nuova, con la collaborazione di: Associazione Italiana Elettrosensibili, Associazione Elettrosmog Volturino Foggia, Associazione Obiettivo Sensibile, Comitato Oltre la MCS, Comitato No Wi-Fi Days, dott.ssa Fiorella Belpoggi (Istituto Ramazzini), Maurizio Martucci (giornalista e autore del libro Manuale di autodifesa per elettrosensibili), Oasi Sana, Alessandro Quadretti (regista del docu-film Sensibile).
ESPERTI, RICERCATORI E ASSOCIAZIONI DI MALATI HANNO GIA’ DATO LA LORO DISPONIBILITA’ PER ESSERE PRESENTI IN SEDE DI INCONTRO INSIEME AI NOSTRI RAPPRESENTANTI.