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Come funziona la stufa in muratura ad accumulo

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Sono funzionali, esteticamente curate e consentono di risparmiare denaro per il riscaldamento. Ecco come funzionano le stufe in muratura ad accumulo d’energia.
Come funziona la stufa in muratura ad accumulo
La stufa ad accumulo si accende una o due volte al giorno e scalda per 12 o 24 ore anche quando il fuoco è spento. La si accende prima di andare al lavoro e la si trova calda la sera. Si accende di sera ed è ancora calda al mattino. Il concetto chiave è l’inerzia. Facciamo un esempio preso dalla vita quotidiana per spiegarci meglio: se versiamo del tè bollente in una tazza di terracotta, anche se dopo due minuti il tè è finito, la tazza rimane calda per
altri dieci minuti. Questo è possibile grazie alle proprietà di alcuni materiali.
L’argilla, in tutte le sue forme (terra cruda, terracotta, mattoni refrattari ecc.) e alcune pietre (pietra ollare, granito, basalto) riescono a resistere alle alte temperature del fuoco e dei fumi e a incamerare calore nella massa, restituendolo lentamente. Più è grande la massa, più il calore viene trattenuto a lungo. Inoltre i raggi infrarossi partono dalla stufa come se fossero dei raggi di sole e colpiscono i corpi che incontrano caricandoli di energia termica. Dopo alcune settimane, con questo tipo di riscaldamento tutta la casa
diventa un corpo radiante e rimane tiepida anche senza accendere la stufa per alcuni giorni.
Ci sono due fasi fondamentali nel funzionamento di queste stufe: la produzione del calore, che consiste nel bruciare il combustibile in maniera efficiente ad alta temperatura, e l’estrazione del calore dai fumi. La zona della camera di combustione, viste le alte temperature, normalmente immagazzina e rilascia circa la metà del calore prodotto, il resto viene dato dai giri-fumo. Durante il processo di combustione, la temperatura dentro una camera di combustione ben fatta va come minimo oltre i 700° C e questo consente di incendiare alcuni gas che normalmente, in un caminetto o in una stufa in metallo a bassa efficienza, non vengono bruciati. Se la legna è secca e l’aria in entrata è ben calibrata, la combustione diventa un processo virtuoso che consente di estrarre gran parte della potenza che c’è dentro ogni chilogrammo di legna.
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Le informazioni sono tratte dal libro Stufe in muratura

Le stufe in muratura consentono di risparmiare denaro per il riscaldamento, hanno un impatto ambientale contenuto e sono belle a vedersi. Andrea Magnolini perora con passione e competenza la causa di questo tipo di riscaldamento che sta meritatamente tornando «di moda».
L’autore, pagina dopo pagina, ci accompagna in un viaggio che parte dal passato e dalle diverse tipologie di stufe presenti in Europa per arrivare ai giorni nostri, con esempi di stufe costruite recentemente nel nostro paese.
Nel libro sono spiegati la progettazione e la costruzione, le variabili da tenere in considerazione a seconda del clima, delle abitazioni e delle esigenze di chi le abita, il funzionamento, l’utilizzo e la manutenzione, la scelta della legna e la sicurezza, e tanto altro ancora.
Una vera e propria guida pratica, pensata per aiutarci a scegliere e a dialogare con competenza con costruttori, fumisti, commercianti di legname e bioarchitetti. Le splendide fotografie di Enrica Magnolini arricchiscono il testo e rendono il libro molto bello anche da sfogliare.

DELLO STESSO AUTORE

È nota a tutti la differenza tra un pane o una pizza cotti in forno elettrico o in forno a legna. Il risultato è ancora migliore e più stupefacente se la cottura viene effettuata in un forno in terra cruda.

Il libro, un vero e proprio manuale di autocostruzione, guida alla riscoperta di un materiale tra i più antichi utilizzati dall’uomo: la terra cruda, oggi ampiamente rivalutato dalla bioedilizia per la grande duttilità d’impiego e l’impatto zero sull’ambiente.
Per offrire una più ampia possibilità di scelta, il volume presenta quattro esempi di forni realizzati in concreto dall’autore con modalità e strutture differenti: con cupola intrecciata; in massone; con volta di mattoni crudi; con volta di coppi vecchi e terra cruda.
Ogni esempio è accompagnato da un ricco corredo di foto e disegni che ne illustrano la costruzione in tutte le diverse fasi in modo da facilitare al massimo la realizzazione. L’ultima parte del manuale è dedicata alla protezione e all’utilizzo del forno, con consigli preziosi sulla manutenzione e il mantenimento.
Una guida pratica imperdibile per chi ama l’ecobricolage, e la condivisione dei saperi e dei sapori.

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