Segnatevi la data: domenica 3 febbraio 2019 torna “Una balele di semi”, la fiera dello scambio delle autoproduzioni di semi, marze, piantini, bulbi, pasta madre e saperi, giunta alla sua ottava edizione. Sede della iniziativa Cascina Roccafranca a Torino.
L’ottava edizione di “Una babele di semi” sarà dedicata al tema “Semi locali e localismi”.
«Da sempre il seme è legato alla terra e al territorio in cui cresce e si evolve – spiega Luca Ferrero di Asci Piemonte, l’associazione che promuove l’iniziativa – E così è stato, almeno negli ultimi dodici mila anni, anche per gli individui che se ne cibano, che lo coltivano e che lo portano con se durante i loro spostamenti. Culture, abitudini, tradizioni, comunità sono cresciute e si sono modellate attorno al frutto dei semi, in un legame reciproco ed indissolubile. Chilometro zero, prodotti tradizionali, mercati di produzioni locali sono le parole oggi più ricorrenti che evocano quel legame. Ma assieme alla valorizzazione delle produzioni locali e del territorio si corre il rischio di prestare il fianco ai vari localismi ed identitarismi che il territorio lo pensano come fatto di muri divisori e barriere».
«Che senso ha dunque per il mondo rurale lo sforzo di recupero e di favorire l’adattamento in campo di vecchie varietà? – proseguono da Asci Piemonte – La risposta può essere il valore assoluto che la biodiversità agricola ha insita nella sua evoluzione? Ne parleremo proprio nella tavola rotonda mattutina all’interno del programma dei Laboratori dei Saperi con il contributo di Stefano Capello, Paola Migliorini, Filippo Barbera, Luca Ferrero».
L’iniziativa sarà una grande giornata di festa e di scambio di semi autoprodotti e di saperi, «perché siano i semi del futuro, per dare un valore tangibile alla biodiversità agricola in campo ed all’agricoltura contadina senza veleni nel nostro quotidiano, per una risposta concreta, nel nostro piccolo, Una giornata liberi dal denaro e ricca di umanità. Qui sotto il link di un breve video delle due ultime edizione» dice Asci.
Nell’ottava edizione, negli spazi interni ed esterni della Cascina Roccafranca (via Rubino 45, angolo via Gaidano, Torino), ci si incontrerà dunque all’insegna della biodiversità agricola in una giornata di scambio di autoproduzioni: semi, marze, piantini, bulbi e pasta madre.
Lo scambio di quanto si porta (chi parteciperà dovrà munirsi di un tavolino di 1 metro) si svolgerà in termini di
reciprocità, su
piccole quantità, con l’impegno per la riproduzione, in loco per favorirne l’adattabilità e la conoscenza delle caratteristiche, anche attraverso le
informazioni, compilando la
scheda del seme che trovate QUI , e delle migliori modalità di coltivazione.
«La biodiversità agricola non è rappresentata solo dal materiale da ciò che si riproduce ma anche dalla conoscenza ad essa associata – proseguono daAsci Piemonte – Il materiale scambiato non è soggetto ad alcun tipo di proprietà intellettuale in quanto di pubblico dominio. Non si tratteranno cioè di varietà iscritte ai cataloghi commerciali e tanto la loro riproduzione quanto il loro scambio in modiche quantità non può essere considerato atto commerciale ma piuttosto un diritto universale esercitato dalle comunità».
PROGRAMMA
h 9.30 apertura fiera dello scambio semi
LABORATORI dei saperi
h 10 tavola rotonda aperta SEMI LOCALI E LOCALISMI con il contributo di Stefano Capello, Paola Migliorini, Filippo Barbera, Luca Ferrero.
h 12 cuciniamo con CIBI SENZA FRONTIERE
h 14.30 laboratorio pratico di ULIVOCOLTURA: coltivazione in piemonte, innesti e potature
h 15 laboratorio bimbi (4-6anni) Piccoli Semi
h 10.30-15.30 La Piccola Mostra DI MELE COLTIVATE IN PIEMONTE
Mostra di GRANI TENERI ANTICHI
SPAZIO BIMBI durante tutta la giornata
PRANZO autogestito e condiviso, Al Tavolo dell’Abbondanza, portare vivande ed anche piatto/bicchiere/posate, zero denaro
Qui allegata trovate la locandina scaricabile in formato pdf e jpg