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Gli interventi da fare nell’orto e in giardino a novembre

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I lavori nell’orto e in giardino non si fermano. È il momento di nutrire il terreno con fertilizzanti naturali che contengano elevte quantità di carbonio.

Rifocillare i terreni

Nel terreno, la sostanza organica si trasforma liberando elementi minerali utili alla crescita delle piante, producendo anidride carbonica che viene immessa nell’aria. Si tratta di un processo naturale (accelerato dalle lavorazioni del terreno) che determina un depauperamento dello stock di carbonio immagazzinato nel suolo.
Per compensare questa perdita ed evitare di contribuire all’aumento dei gas serra in atmosfera occorre riportare nel terreno fertilizzanti che contengono elevate quantità di carbonio, cioè letame o compost.
In un terreno lavorato, anche manualmente, si usano mediamente 3,5 kg di letame o 1,7 kg di compost al metro quadrato, ma questi valori devono essere aumentati del 30% nei suoli sciolti e sabbiosi, e diminuiti del 20% nel caso in cui si sia di fronte a suoli pesanti, argillosi.
Siccome reperire un buon letame maturo con una rilevante componente pagliosa (cioè quella che apporta carbonio) è sempre più difficile, è preferibile orientarsi sul compost. Il compost offre ulteriori vantaggi rispetto al letame: non contiene semi di piante indesiderate, pesa di meno ed è disponibile anche confezionato, quindi è più semplice da trasportare. Inoltre non emette odori sgradevoli; se li dovesse emettere significa che non si tratta di un compost di qualità oppure che non è ancora sufficientemente maturo. Per
questo è da sconsigliarne l’acquisto.

Compost fatto in casa

Il compost può essere autoprodotto a partire dai residui vegetali dell’orto, del giardino e della cucina. Siccome il compostaggio è un processo aerobico, cioè avviene in presenza di ossigeno, è meglio evitare le compostiere chiuse o, qualora si decida di utilizzarle ugualmente, bisogna provvedere a rivoltare il cumulo ogni 7-10 giorni. Quando la massa organica in decomposizione è areata e dispone di acqua a sufficienza, il compostaggio procede senza lo sviluppo di cattivi odori e consente di disporre di un fertilizzante pronto per l’orto in 9-12 mesi.
Ma il compost domestico di solito non basta per le esigenze dell’orto.
Bisognerà allora rivolgersi ai prodotti commerciali, preferendo quelli certificati, che sono controllati per il contenuto di sostanze indesiderate, come ad esempio i metalli pesanti. Se si scelgono i prodotti che portano la denominazione di «ammendante compostato verde» si è anche sicuri che nella loro preparazione non siano stati usati fanghi di depurazione.

Quando usarlo

Compost o letame possono essere sparsi nella superficie del terreno anche in novembre, procedendo poi al loro interramento con una leggera zappatura o con la vangatura.
Se si desidera incrementare lo stock di carbonio nel terreno, le dosi di compost o letame possono essere aumentate al massimo del 50-70% per evitare di creare problemi alle piante coltivate a causa dei possibili eccessi di azoto. Un aumento della sostanza organica nel terreno ha anche l’effetto di migliorarne la capacità di ritenzione idrica e quindi di permettere alle piante di sopportare meglio i periodi siccitosi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
L’impiego di questi ammendanti, e soprattutto del letame, ha solo una controindicazione: alcune colture, ad esempio aglio, cipolla e carota, possono peggiorare la loro qualità se coltivate subito dopo la loro distribuzione in campo, mentre giovano degli effetti a lungo termine della fertilizzazione organica sul terreno.
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Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Novembre 2018

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