Vi proponiamo un intervento di Emanuela Bottoni, Presidente dell’ODV Giubbe verdi di San Martino dall’Argine, che ci illustra con entusiasmo l’attività dei volontari. Che anche Terra Nuova ringrazia per l’impegno e la determinazione!
In regione Lombardia sono presenti 20 specie di insetti, tra farfalle, libellule e coleotteri, protetti a livello europeo dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Per la loro conservazione è molto importante conoscere la distribuzione di questi insetti sul territorio, ma ad oggi i dati a disposizione sono molto lacunosi. Vista la vastità del territorio da esplorare, il contributo che i volontari possono dare alla raccolta dei dati diventa in questo caso di fondamentale importanza.
Il progetto Life IP Gestire2020, finanziato dalla Commissione Europea, che opera a livello di Regione Lombardia, ed il progetto InNat, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, collaborano per la raccolta dei dati di presenza di queste specie.
I volontari dell’Associazione Giubbe Verdi di San Martino dall’Argine ODV e alcune GEV del Parco del Mincio e del Comune di Milano, hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, partecipando da ben due anni al monitoraggio delle libellule. Il progetto è coordinato dalla Dottoressa Serena Corezzola (Collaboratrice per la Fondazione Lombardia per l’Ambiente al progetto Life IP Gestire 2020 -LIFE14 IPE/IT/000018). Il monitoraggio consiste nella raccolta annuale di esuvie lungo alcuni transetti individuati lungo le sponde di corsi d’acqua idonei, seguendo un protocollo standard.
Le esuvie sono i resti dell’abito larvale che le libellule lasciano dietro di sé quando compiono la metamorfosi passando allo stadio adulto. Dall’osservazione di questi resti è possibile riconoscere la specie, e quindi certificare la sua presenza sul territorio, senza ricorrere all’osservazione diretta degli adulti che, per queste due specie, sono più difficili da incontrare in quanto prediligono stazionare in alto sulle chiome degli alberi. Nel territorio mantovano i volontari dell’Associazione Giubbe Verdi e del Parco del Mincio si sono cimentati dunque in questa attività, “adottando” alcuni transetti lungo le sponde dell’Oglio (San Michele e San Martino dall’Argine) e del Po.
Nel periodo estivo i volontari si sono impegnati a percorrere ogni due settimane questi tratti, cercando e raccogliendo le esuvie. Nonostante le difficoltà incontrate (ad esempio non sempre il transetto è percorribile, viste le fluttuazioni naturali del livello idrico, che vanno a sommergere periodicamente gli argini) la raccolta è stata finora un successo. Tra il 2017 e il 2018, i volontari hanno raccolto 75 esuvie lungo i transetti sull’Oglio, e 103 lungo il Po, riconfermando per entrambi gli anni la presenza del Gonfo zampegialle in questi siti. Questi dati andranno quindi ad arricchire il database regionale, e verranno utilizzati nell’ambito del Rapporto nazionale che i Paesi della Comunità Europea hanno l’obbligo di redigere e trasmettere alla Commissione Europea ogni 6 anni per riferire lo stato di conservazione delle specie protette nel proprio territorio nazionale. Il 4° Rapporto nazionale scade quest’anno, e riguarda il periodo 2013-2018.
Tutti i cittadini possono dare il loro contributo a questa azione, inviando osservazioni di questi insetti protetti (libellule Gonfo zampegialle e Gonfo serpentino (Gomphus flavipes e Ophyogomphus cecilia) ed il Cervo volante (Lucanus cervus), segnalandoli per mezzo del portale del progetto InNat (www.innat.it), dove è possibile inoltre reperire le schede descrittive delle specie target, e per mezzo dell’app InNat, disponibile per Android e iPhone. Tutti i dati raccolti per le specie target afferiranno alla banca dati nazionale e alla banca dati dell’Osservatorio per la Biodiversità di Regione Lombardia, e forniranno una base conoscitiva per la conservazione di questi rari insetti.
Il progetto Life Gestire 2020 si propone infatti di individuare e valorizzare quella parte della società civile sensibile ai temi della conservazione e della tutela della biodiversità, organizzata spesso in forme di associazionismo o impegnata nel volontariato in campo ambientale, e molte volte detentrice di specifiche e preziose conoscenze e competenze riguardo le specie e gli habitat protetti. Le Giubbe Verdi di San Martino dall’Argine, volontari per la protezione ambientale e animale, da qualche anno hanno spostato progetti di tutela in favore delle api selvatiche, costruendo e piazzando casette nel territorio e organizzando giornate divulgative per sensibilizzare la popolazione. Come ad esempio la giornata del 15 settembre, dedicata ad erbe spontanee e api, presso la Biblioteca Comunale di San Martino dall’Argine.