Alcune Regioni hanno annunciato che ricorreranno alla Corte Costituzionali contro la norma che posticipa di un anno l’esclusione da nidi e materne dei bambini non in regola con le dieci vaccinazioni. Pensano anche ad approvare leggi che mantengano l’obbligo.
Alcune Regioni sono pronte a ricorrere alla Corte Costituzionale contro il posticipo di un anno dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per materne e nidi pena l’esclusione. Ad annunciarlo è stato Antonio Saitta, assessore alla Sanità della Regione Piemonte e Coordinatore della Commissione Salute della conferenza delle Regioni.
Il Lazio, l’Umbria, le Marche e la Toscana sono anche pronte ad approvare leggi che vanno in senso opposto alla norma approvata da M5Stelle e Lega Nord; anche in Emilia-Romagna si sta ragionando su come reagire dopo avere studiato ciò che è passato in Parlamento.
Intanto un altro scontro si consuma in Puglia. Questa volta a muoversi è il Governo, che ha impugnato la legge regionale 27 che introduce l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.
Il Consiglio regionale pugliese nel giugno scorso aveva approvato a maggioranza una proposta di legge avanzata da Forza Italia, in base alla quale tra i requisiti di idoneità lavorativa nelle strutture sanitarie c’è anche quello di aver assolto gli obblighi vaccinali, incluse le vaccinazioni raccomandate per soggetti a rischio per esposizione professionale.
La presa di posizione contro l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari è arrivata nel corso dell’ultima riunione del consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, la leghista Erika Stefani. Il Governo impugna la legge pugliese in quanto, secondo l’Esecutivo, “imponendo obblighi di vaccinazione, eccede dalle competenze regionali e interviene in un ambito nel quale sono prevalenti gli aspetti ascrivibili ai principi fondamentali in materia di tutela della salute e di profilassi internazionale, riservati alle competenze legislative dello Stato, ai sensi dell’articolo 117, comma terzo, e comma secondo, lettera q), della Costituzione”. Chiara la posizione del Governo, secondo cui la norma impugnata lede “il principio di eguaglianza, nonché il principio della riserva di legge in materia di trattamenti sanitari” e, a riguardo, si fa riferimento agli articoli 3 e 32 della Costituzione. Ora la parola passa alla Corte costituzionale.
Il manuale propone e raccoglie una enorme mole di dati provenienti dalla letteratura scientifica che permettono al lettore di esercitare il proprio senso critico sui benefici e i rischi delle malattie e delle vaccinazioni. Il lavoro del giornalista americano ha riscosso plauso e riconoscimenti; la prefazione è del neurochirurgo Russell Blaylock.
Nell’edizione italiana sono stati integrati dati nazionali ed europei, grafici e tabelle e indirizzi utili per fornire riferimenti alle famiglie che volessero chiedere aiuto e suggerimenti nel percorso effettivo di scelta nel nostro paese.