Sono passati oltre due mesi dalla quinta edizione del Terra Nuova Festival ed è tempo di bilanci. Ecco le nostre riflessioni e soprattutto i commemnti dei nostri lettori…
La 5ª edizione del Terra Nuova Festival ha segnato un altro importante successo. Tanto interesse di pubblico, tanti stimoli utili e un’ottima occasione di divertimento, al di là degli sforzi compiuti.
La scelta del centro storico di Camaiore come location ha rappresentato una sfida importante, quella di fare breccia nella quotidianità, di lasciare un segno positivo nella coscienza di chi c’era, di genitori, educatori, agricoltori, operatori del benessere…
Abbiamo lasciato una traccia e lanciato dei semi, che torneremo a raccogliere. Terra Nuova si conferma come un punto di riferimento imprescindibile per chi ha a cuore il valore della natura, della salute, dell’alimentazione, dell’educazione e della crescita personale.
Un sentito grazie a chi ci ha sostenuto e ha condiviso con noi questa ulteriore tappa del nostro cammino.
Ecco i commenti a caldo di alcuni dei presenti:
→ Sono ormai un visitatore abituale del Festival, e anche quest’anno posso dire che ne è valsa la pena. Mi è piaciuto molto il taglio informale degli incontri culturali, sempre molto vivaci e ricchi di quei contenuti che non capita spesso di sentire in giro. Credo che il centro storico sia stata una scelta vincente, soprattutto per chi non conosceva ancora il mondo Terra Nuova.
Peccato per il gran caldo; il contesto urbano non permetteva le situazioni di bivacco e relax nel verde a cui ci avevate abituato. Ovviamente non si può avere tutto, ma di nuovo complimenti agli organizzatori!
Felix A.
→ Come al solito siete riusciti a organizzare qualcosa di bellissimo; è sempre un piacere venirvi a trovare.
Interessanti i dibattiti e accurata la scelta dei «banchini». Ancora una volta ho avuto la sensazione che Terra Nuova sia formata da belle persone.
Mi permetto un’unica nota, che non vuol essere una critica, ma un suggerimento costruttivo: a Villa Le Pianore, dove il festival si è svolto negli anni passati, l’atmosfera che si respirava era ancor più favolosa. Ambiente più raccolto e assenza di attività commerciali che stonano un po’ con l’ideologia etica… Comunque grazie di tutto!
Tommaso G.
• Risponde Gabriele Bindi, direttore artistico del Festival
Grazie Felix e grazie Tommaso per il riscontro. È vero, a Villa Le Pianore si respirava un’atmosfera magica e confortevole che per molti versi creava una condizione ideale. È anche vero che il centro storico rappresenta una soluzione di confronto, non sempre facile, con quella fetta di mondo «convenzionale» che ancora non ci segue, o non ci rappresenta.
È stata una scelta condizionata dal fatto che la Villa, allo stato attuale, non è più a disposizione del Comune di Camaiore. Abbiamo cercato di cogliere questa soluzione come un’opportunità… e a giudicare dal vostro commento direi che ci siamo riusciti. La situazione è comunque in evoluzione, così come la società con cui cerchiamo sempre di dialogare. Un cammino che continueremo a fare insieme.
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