Rilassa, tonifica, regola la postura e allevia i dolori; utile anche per il controllo della pressione arteriosa e per ridurre i dolori del parto. Sono solo alcuni dei tanti benefici di questa metodologia, che contribuisce al benessere olistico.
Un’autoterapia basata sulla respirazione e la postura che utilizza i fondamenti della chiropratica e dello yoga: è il metodo Zilgrei, ideato dal chiropratico Hans Greissing nel 1978 e oggi in fase di «riscoperta» anche in Italia, soprattutto grazie all’attività dell’Associazione Zilgrei Italia.
È indicato per il trattamento dei dolori articolari e muscolari, per le patologie ortopediche e le dipendenze con componente psicosomatica, mentre è controindicato in presenza di inabilità motorie o di situazioni in cui una respirazione addominale potrebbe presentare un problema per il soggetto.
«Questo approccio ha conosciuto maggior fortuna in Germania, Svizzera e Austria» spiega Charlotte Rogers, compagna e prima collaboratrice di Greissing (scomparso nel 2002), «dove sono attivi, complessivamente, quasi un migliaio di operatori, mentre in Italia per qualche ragione ha faticato maggiormente ad affermarsi, malgrado gli studi condotti all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna sotto la guida del professor Piergiorgio Marchetti e della dottoressa Margherita Magazzini, presidente dell’Associazione Zilgrei Italia, e sotto la supervisione del professor Giovanni Agostini, direttore della Scuola di specializzazione in idrologia medica della Facoltà di medicina dell’Università di Pisa». Ora però l’interesse pare riaccendersi.
Respiro ed energia
Uno dei principi base del metodo è quello della cosiddetta «direzione opposta», in base al quale si stabilisce in quale direzione di movimento compaiono il dolore o il disturbo, per poi eseguire esercizi nella direzione o posizione opposta. Inoltre il metodo prevede una respirazione cosiddetta dinamogenica, in grado di favorire la ricarica energetica, tratta dalla respirazione diaframmatica dello yoga.
«L’obiettivo è quello del ripristino dell’armonia strutturale attraverso l’eliminazione di squilibri muscolari, con particolare attenzione a colonna vertebrale e bacino, cosa che spesso porta anche al miglioramento di disfunzioni organiche» spiega Charlotte Rogers. «Il metodo Zilgrei comprende inoltre esercizi messi a punto per la gestante per rendere meno doloroso e più veloce il parto e permettere alla donna di gestirlo con maggiore autonomia e partecipazione attiva».
Autotrattamento e benefici
«Grazie alle istruzioni fornite dagli operatori esperti, il soggetto impara a correggere nel tempo anche da solo i disallineamenti della propria struttura, spesso connessi ad alterazioni funzionali e patologiche degli organi» prosegue Rogers. «Si ottengono anche la mobilizzazione delle articolazioni, il rilassamento e la tonificazione della muscolatura. I benefici si riflettono inoltre sul piano mentale, poiché gli esercizi agiscono come una sorta di strumento antistress, e sul piano biochimico, per esempio con la regolazione del metabolismo.
In cardiologia il metodo Zilgrei permette un miglior controllo della pressione arteriosa ed è indicato sia nei disturbi ipertensivi e ipotensivi che nelle aritmie; nella medicina dello sport viene utilizzato come prevenzione di traumi e nella riabilitazione, e risulta efficace nel mantenere costanti i battiti cardiaci durante gli allenamenti.
In gastroenterologia e urologia contribuisce alla risoluzione di spasmi addominali e stipsi, mentre nella medicina termale ne è stata verificata l’efficacia nella riabilitazione respiratoria di pazienti affetti da broncopneumopatie croniche ostruttive e restrittive».
Per maggiori informazioni
Nicolas Greissing, Zilgrei International, tel 339 1922280 –
info@zilgrei.itMargherita Magazzini, Associazione Zilgrei Italia, presidente@zilgreitalia.it