Dedicarsi alla coltivazione biologica è una scelta che ripaga sotto tanti punti di vista. Naturalmente occorre valutare bene molti aspetti, a cominciare dall’ambito economico. E tra le competenze più importanti da affinare ci sono senza dubbio la conoscenza del terreno, la scelta di cosa coltivare e con quali obiettivi.
A parlarne è il canadese
Jean Martin Fortier, autore del libro
“Coltivare bio con successo” il
primo manuale di orticoltura biologica per piccole aziende (Terra Nuova Edizioni), che sta già avendo un ottimo riscontro di interesse.
Dopo gli studi di sviluppo sostenibile, Fortier e la sua compagna Maude-Hélène Desroches hanno fondato Les Jardins de la Grelinette, una piccola azienda agricola biologica nei pressi di Montreal (Canada). L’azienda è diventata presto un punto di riferimento a livello internazionale per i sorprendenti risultati agronomici, il rispetto dell’ambiente, l’impegno all’interno della comunità locale e la creazione di un circuito di vendita a chilometro zero. L’autore conduce regolarmente seminari e corsi di formazione in Italia, dove cominciano a essere numerose le aziende agricole che applicano i suoi metodi di coltivazione.
«L’idea che la maggior parte della gente si è fatta riguardo al nostro mestiere è che siamo persone invasate, che lavorano sette giorni su sette, senza sosta, per guadagnare a malapena ciò che basta per sopravvivere» spiega Jean-Martin Fortier. «Questa è un’idea fondata probabilmente sui problemi reali di gran parte degli agricoltori convenzionali, intrappolati nella morsa dell’agricoltura moderna» prosegue Fortier.
«La nostra stagione inizia gradualmente a marzo per terminare a dicembre. Sono in tutto nove mesi di lavoro e tre mesi di vacanza. La nostra attività ci permette di vivere in campagna, di conciliare lavoro e famiglia all’interno di un ambiente naturale e di avere un’occupazione assicurata».
L’autore canadese mette l’accento sull’importanza di una scelta di vita autentica, tuttavia, «coltivare più di quaranta tipi diversi di ortaggi richiede competenze e un’etica che non si possono paragonare ad altre professioni. È opportuno avere una buona preparazione» sottolinea Fortier. E il manuale fornisce proprio questi strumenti di conoscenza.
L’esperienza di Jean-Martin Fortier insegna che è possibile puntare su un modello di agricoltura diverso senza investire grossi capitale e producendo comunque una grande quantità di ortaggi per la vendita diretta. Con meno di un ettaro, su una superficie totale di quattro, Fortier e la compagna nutrono centocinquanta famiglie grazie all’agricoltura sostenuta dalla comunità, quella che viene chiamata Community supported agriculture (Csa).
Il libro è disponibile nelle librerie e
QUI
Dopo il successo in
Canada, Germania, Francia e Regno Unito,
questo libro è diventato
il manifesto della nuova agricoltura per le piccole aziende biologiche, in grado di stimolare un circuito economico virtuoso a livello locale, assicurare un reddito decoroso all’agricoltore, creare posti di lavoro per i giovani e un rapporto diretto tra produttore e consumatore.
Nel libro, l’autore condivide le
strategie agronomiche ed economiche che hanno decretato il successo della sua azienda nonostante un budget iniziale molto contenuto: la vendita a chilometro zero, l’organizzazione degli spazi secondo
i principi della permacultura, l’impiego di attrezzi e macchine innovativi, la riduzione delle lavorazioni del terreno, il metodo di coltivazione bio-intensivo, senza dimenticare le schede pratiche per coltivare oltre 25 ortaggi. Una vera e propria
guida pratica per le piccole aziende agricole, ma anche per i giovani neo-agricoltori che vedono nell’agricoltura biologica uno spazio per il loro futuro e un contributo concreto per la salvaguardia del Pianeta.
L’edizione italiana è stata curata da
Myrtha Zierock, orticoltrice trentina che ha lavorato presso l’azienda dell’autore e che ha adattato le indicazioni tecniche al nostro clima e contesto.